𝗢𝘀𝗮𝗛𝗶𝗻𝗮 – 𝗿𝘂𝗯𝗮𝗿𝗲 – 𝘀𝗺𝘂𝘁


"'Sa-Samu non-" la voce interrotta da un gemito.
"Zitto!"
"Sa-Smuuuu" prova ancora, senza successo.
Il suo ragazzo che spinge rudemente. Un ritmo incostante e furioso.
Non che gli dispiaccia la cosa di per sé, ama quanto essere legato ad Osamu gli permetta di sentirsi libero.
È qualcosa che non aveva mai creduto possibile, uno dei motivi per cui in passato aveva sempre rifuggito ogni relazione stabile, ma con 'Samu...
Con lui tutto è diverso.
Ha scoperto un mondo in cui tutto è equilibrato, in cui loro sono sempre pari.
Con 'Samu sa di poter prendere e dare quanto, quando e come vuole, sia nella vita che nel sesso.
Hanno scoperto di poter avere fame, di poter essere egoisti insieme.
Questo però è diverso, questo è il suo ragazzo che apparentemente prende ciò che vuole, dandogli ciò che brama, ma in realtà sta solo sfogando una gelosia immotivata e questo a Hinata non piace.
Non gli piace perché non è passione, non è sesso arrabbiato, né riconciliazione, questo è 'Samu che gli da accidentalmente ciò di cui ha bisogno, mentre lui soffre.
Pensa di mordere in risposta, graffiargli la schiena, ribaltare le posizioni, cavalcarlo con la stessa furia, o magari... no!
Non va bene.
Non ora.
Sarebbe bello, divertente, eccitante, ma non risolverebbe il problema, no ora servirebbe...
Allunga una mano, ponendola con ferma delicatezza sulla sua guancia, costringendolo a guardarlo dritto negli occhi.
Le spinte si fermano.
Osamu si blocca, immobile.
Sepolto dentro di lui.
Sprofondando dentro i suoi occhi.
"'Samu nessuno sta provando a rubarmi."
E poi stanno bruciando l'uno nell'altro.
Un morso sul labbro.
Un gemito.
Osamu riprende a spingere, forte, violento, possessivo.
Hinata geme ancora, senza vergogna.
Un sorriso distorto dal piacere.
Gli occhi ancora fissi nei suoi.
Sembra più intimo di ogni altra cosa abbiano mai fatto tra le lenzuola.
Quando viene alza ancora una volta il viso, si avvicina, lo bacia, senza chiudere gli occhi, senza distogliere lo sguardo e non sono le spinte a fermarsi, è il mondo, che si ferma.
"Mio"
E Hinata (contrariamente a ogni aspettativa) ama quel moto di possesso, (o forse non così contrariamente, perché-) sa di casa e di libertà.
Lo bacia ancora, chiude gli occhi stavolta, trema, lo avvolge ancora più stretto.
"Mio" risponde, sulle sue labbra.