Fato


𝗢𝘀𝗮𝗛𝗶𝗻𝗮 – 𝘃𝗲𝗻𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮 – 𝘀𝗺𝘂𝘁


"Sai che-"
"Che?" lo incalzò, spingendo con i fianchi, portando le loro erezioni a sfregarsi ancora l'una sull'altra.
"Che-" gemette ancora, incapace di articolare una frase completa. Incapace di articolare un pensiero completo!
"Che la vendetta-"
"Sì?"
Kami, era una tortura e Shoyo lo stava facendo di proposito!
Un carnefice così perfetto...
Si lasciò travolgere dalle sensazioni, dalla pelle calda e abbronzata che accarezzava la sua, dalle mani piccole e forti che mappavano il suo corpo, dall'orgasmo che montava lento, ma inesorabile, mentre il bacino ruotava, spingeva, stuzzicava, portandolo al limite.
Shoyo fermò e lui gemette ancora, disperato per il rilascio negato.
"La- la vendetta non è la risposta." riuscì a dire, alla fine.
"Tu non sei una vendetta, né una scelta in qualche modo deliberata -disse serio, guardandolo dritto negli occhi- ma sei il fato, la casualità migliore che potesse capitarmi."
Se fosse la dichiarazione, la pelle di Shoyo, il bacio infuocato, l'orgasmo raggiunto, o tutto quanto, non avrebbe saputo dirlo: Osamu si sentì andare a fuoco.

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