Dove sei?


𝗢𝘀𝗮𝗞𝗶𝘁𝗮 - 𝗰𝗶 𝘃𝗲𝗱𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶 - 𝘀𝘁𝗮𝗻𝗼𝘁𝘁𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗲 - 𝗳𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗰𝗵𝗲 – 𝗛/𝗖 (𝗞𝗶𝘁𝘀𝘂𝗻𝗲 𝗔𝗨)


La Kitsune bianca era irrequieta, continuava ad agitare le code ansiosamente, annusando l'aria, sperando di sentire l'odore del compagno."𝘊𝘪 𝘷𝘦𝘥𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘪." aveva detto, prima di addentrarsi nella foresta per una spedizione nella città vicina, ma la notte era finita e il giorno ormai passato, il sole stava tramontando e non era ancora arrivato."𝘋𝘰𝘷𝘦 𝘴𝘦𝘪 '𝘚𝘢𝘮𝘶?"Una domanda affidata al vento.


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Il tempo era terribile, pioveva da quando era ripartito dalla città, anche se avesse potuto camminare, non era certo che avrebbe ritrovato casa, era troppo disorientato e non c'erano stelle quella notte."𝘊𝘪 𝘷𝘦𝘥𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘪." aveva detto, prima di addentrarsi nella foresta per una spedizione nella città vicina, ma la notte era finita e il giorno ormai passato, il sole era tramontato e lui non sapeva come tornare.Un rumore in alto, sopra alla buca in cui era intrappolato.Osamu, nella sua forma animale, rimase appallottolato, nascosto sotto le folte code per mimetizzarsi meglio e proteggersi dal freddo."𝘔𝘪 𝘮𝘢𝘯𝘤𝘩𝘪 𝘒𝘪𝘵𝘢"__—______—______—______—___


"-amu? 'Samu?"Drizzò le orecchie e la coda, completamente in allerta, sentendo quella voce."𝘒𝘪𝘵𝘢 𝘴𝘦𝘪 𝘵𝘶?" scattò in piedi e un guaito eruppe, per un attimo aveva dimenticato la sua forma e la zampa rotta."'Samu, finalmente, cos'è successo? Ero così preoccupato!"Kita comparve nella sua forma umana.Gli rispose con un altro mugolio, era troppo debole, trasformarsi nuovamente era impensabile, o sarebbe uscito prima da quella maledetta trappola in cui era scivolato come uno sciocco a causa della fretta e della pioggia."Oh povero cucciolo, sei ferito! Mostrami la zampa, ci penso io." disse, la voce pratica e pacata, calmante come sempre.__—______—______—______—___


Tenere la voce tranquilla, mentre la preoccupazione lo devastava era quasi impossibile, ma Osamu aveva bisogno di lui, così isolò i sentimenti ed entrò in 𝘮𝘰𝘥𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢.Prese dalla propria sacca una pasta profumata fatta di erbe medicinali, fiori e foglie secche, la spalmò delicatamente sulla zampa ferita, poi prese due rami resistenti da terra, una garza e steccò l'arto della piccola volpe."Andiamo a casa 'Samu..."Non disse niente, si accoccolò tra le braccia del compagno, il naso nascosto nel suo petto e le code incapaci di fermarsi."𝘊𝘢𝘴𝘢."

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