4- la musica

Stava camminando tranquillo con la musica a tutto volume negli auricolari. La musica che ascoltava, gli piaceva parecchio, lo portava via da tutto ciò che gli capitava.

Una cricca di bulletti, sapendo che non era italiano, lo assalirono dalle spalle iniziando a picchiarlo e a prenderlo in giro. Uno di loro prese il telefono del riccio ed entrando su Spotify.

《Quindi questo schifoso albanese ascolta Fabrizio Moro, due sfigati. Ecco cosa siete, tu un albanese di merda e lui uno sifgato che canta nonostante non abbia voce》

In quel momento partí la canzone "Quasi", qualcuno lo stava chiamando al cellulare ma i ragazzi lo lanciarono a terra frantumando l'apparecchio.

《Lasciatemi stare. Ho 38 anni, perché non ve la prendete con voi stessi e andate a farvi gli affari vostri? E poi sono gusti, se a voi Fabrizio Moro non piace non mi importa》

Disse Ermal alzandosi da terra. I ragazzi lo spinsero di nuovo e le botte diventarono più forti, talmente forti che il riccio iniziò a sanguinare.

《E quindi? Non devi darci gli ordini. Ma chi ti credi di essere eh? E poi sei albanese, noi siamo più forti di te. E poi... Fabrizio Moro? Ma vaffanculo! Cosa credi che ora lui venga e faccia il principe azzurro salvandoti? Tu non sei niente per lui》

《Lo so. Lui non sa della mia esistenza ma questo non mi impedisce di ascoltare la sua musica》

《Stai zitto!》

Dall'altra parte della strada, un uomo aveva visto tutto e non riuscì a non fare niente. Si avvicinò a quei ragazzetti.

《Aò! Ma che v'ha fatto sto povero cristiano?》

《È albanese. E poi ascolta Fabrizio Moro, uno sfigato di merda》

《È albanese? E dunque? N'do sta er problema? Poi... Per voi potrei anche essere no sfigato de merda ma magari pe lui so qualcuno. Sciò, smammate》

I ragazzi si girarono verso l'uomo e vedendolo scapparono spaventati. Il ragazzo si alzò con il naso sanguinante e quasi perse un battito. Il suo idolo era davanti a lui e gli aveva addirittura salvato la vita.

《G-grazie...》

《Figurati ricciolé. Mamma mia, certa gente... Vié co me》

《C-cosa?》

《Te porto a casa mia così te dai na sistemata》

Il riccio non rispose, annuì con la testa e seguì il moro ancora incredulo.

Da quel giorno scoprirono di avere molte cose in comune, certo, Ermal lo sapeva già in parte essendo un suo grande fan ma non si sarebbe mai aspettato che Fabrizio fosse così.

Strinsero una forte amicizia e Fabrizio per tenerlo lontano dai pericoli lo portò con sé ovunque andasse. Arrivò il giorno della prima data del "Figli di nessuno tour" e Fabrizio era nel suo camerino che aspettava il momento di salire sul palco.

《Ermal... C'ho l'ansia》

《Come mai? Fai questo lavoro da una vita ormai...》

《Lo so Ma...》

Il manager li interruppe.

《Fabrizio devi andare》

《Ok. Ermal ce se vede dopo》

E come ogni volta che si salutavano, si strinsero in un abbraccio. Il concerto andò a gonfie vele e alla fine Fabrizio disse:

《Ragazzi c'è una cosa che dovete sapere. Prima dell'ultimo pezzo, vorrei confessarvi una cosa. Un giorno come tanti, mesi fa, incontrai un uomo, alcuni ragazzi lo trattavano male per le sue origini. Lo aiutai e scoprii che ancheui è un mio fan. Solo che... Siamo grandi amici però anche se tu non ricambi, ci tengo a fartelo sapere. Mi sono innamorato di te e l'ultimo singolo di questa sera... La canzone la dedico a te. Ti amo Ermal Meta》

Partirono le note della canzone "Quando ti stringo forte》. Ermal non credeva alle sue orecchie. Appena Fabrizio scese dal palco, Ermal si fiondò sulle sue labbra.

Tra i due nacque una storia molto intensa ma bella. Ovviamente non mancavano gli alti e i bassi, ma loro erano felici così.

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