cirque de la dècadence
Una donna si siede difronte a una mandria di bambini, che le professoresse cercano di tenere calmi. Lei guarda con fare altezzoso tutti quanti quelli che le stanno difronte e poi prende l'attenzione di tutti quanti con un colpo di tosse sul microfono.
"Salve bambini" dice spostando il suo sguardo da un viso all'altro, non mostrando nessuna emozione " sono Ornella, una scrittrice in erba e oggi vi riporto un racconto tratto da una storia vera, che viene narrata in questo paese".
Detto questo si alza e inizia a camminare sul palco, li osserva tutti e sorride divertita " molto molto tempo fa, qui in questo paese vi era una donna stupenda. Una donna che amava se stessa così tanto, che avrebbe fatto di tutto per mantenere questo suo bellissimo viso. Era perfetta: pelle lattea, capelli neri lisci e lunghi, occhi di un blu cristallino, un sorriso davvero intrigante e con denti bianchissimi".
Le iridi della donna continuano a fissare ogni figura che vi è in questo piccolo posto, una vecchia libreria riaperta da pochi giorni, per vedere che nessuno possa disturbare il suo racconto. Si capisce dalla voce che è estremamente elettrizzata, pure un po' ansiosa, ma per ora sta gestendo al meglio questa situazione. Riprende il suo discorso appena vede un bambino muoversi " tutti le andavano dietro, ma lei era spostata con un importante signorotto della città di Livorno. Però lui era sempre fuori, per fare affari e ampliare infinitamente il suo portafoglio , così lei decise di vivere con i suoi genitori quando lui non vi era. Passeggiando per la città tutti gli occhi cadevan su di lei, tutti gli uomini la desideravano. Un giorno però, sulla sua fronte ecco spuntare una ruga, una immensa ruga. Spaventata ruppe il vetro che aveva usato per specchiarsi e iniziò a piangere disperatamente."
La scolaretta sta pendendo dalle labbra di quella giovane con il microfono e dalla sua incantevole voce.
" I genitori allora decisero di portarla da una vecchia loro amica. Lei conosceva tante cose, forse anche più di quello che i genitori della bellissima ragazza sapevano. La lasciarono lì per un giorno intero e poi tornarono il giorno successivo a prenderla e appena la videró, scoppiarono in un pianto fragoroso. Era tornata bella come prima. Passarono giorni e la donna era sempre più concentrata solo sullo specchio, lo fissava e si guardava e rideva.
I genitori erano abbastanza interdetti, erano felice perché la ragazza finalmente era tornata come prima, ma questa sua ossessione e soprattutto il via vai dalla sua camera di uomini giovani un po' li turbava, ma fecero finta di nulla.
Un mese dopo tornó il signorotto e riportò la sua amata a Lucca, dove stette per qualche mese, prima di trasferirsi di nuovo nella villa dei genitori, quando entrambi morirono per una grave infezione polmonare.
La ragazza quando ritornó in questo paesino, portò tantissimo specchi e li posizionò nella sua stessa camera. Adorava guardarsi...
Però qualcosa non andava, dato che da quando si trasferì, molti giovani ragazzi iniziarono a sparire.
Si iniziò a pensare a qualche assassino, magari qualche mostro che dalle tenebre usciva per ucciderli, finché un anziano signore disse di aver visto la bellissima ragazza rimorchiare uno di loro.
Nessuno però gli credette, tranne il signorotto, che tornato dal suo ultimo viaggio si era fermato dentro quella bettola per bersi una birra per festeggiare il suo successo.
Incavolato nero, entrò in casa e andò direttamente verso la camera della ragazza. Aprì la porta e la vide, stava immersa in una vasca piena di sangue e si stava specchiando, mentre godeva da sola con la sua mano bianca. Il signorotto preso dall'ira corse verso la vasca e, tirando fuori l'arma, la decapitò in un solo minuto. Si pensa che questa ragazza ancora adesso viva dentro gli specchi e che appena riconosce una persona vanitosa si mostra per come è realmente, facendola morire."
Ornella nota che tutti i bambini sono si spaventati, ma anche molto incuriositi e quindi finisce, prima di abbandonare questo evento " beh troverete altre storie inquietanti così nel mio libro".
Finito di dire questo si sposta verso l'uscita e una grossa macchina si ferma e la fa entrare. Lei guarda, tramite lo specchietto retrovisore, l'interno della biblioteca e poi nota una figura accanto a lei. È brutta, raggrinzita, non ha capelli e soprattutto ha una cicatrice sul collo. Gli occhi sono paralizzati su questa figura, finché da Ornella non inizia a uscire il sangue dagli occhi, per poi esplodere in un lago di sangue, sporcando tutta la macchina e l'autista
Storia per il concorso cirque de la dècadence del @team_noir
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