Kaminari×Reader +
~riferimenti a Nana~
Salii sul treno per Tokyo che oramai era già pieno.
Mi feci spazio tra le file di sedili cercando un posto libero e notai una chitarra appoggiata su un sedile vuoto: decisi di avvicinarmi e per mia fortuna pareva proprio un posto libero.
Sul sedile accanto vi era un ragazzo con il capo basso a braccia incrociate e un paio di cuffie sulle orecchie.
<Ehm...scusi, il posto è libero?>
Allungai una mano verso la sua spalla e lui spostò lo sguardo verso la mia direzione.
...che begli occhi...
Tolse la chitarra dal sedile e mi sorrise
<Certo, il posto è libero>
<Grazie, non pensavo ci fosse cosí tanta gente>
<Sono rimasto sorpreso anch'io infatti>
Si fece scivolare le cuffie al collo continuando a sorridere, mi pareva di aver già visto il suo volto in passato.
Mi sedetti sistemando il mio bagaglio ai miei piedi.
<Il tuo volto mi é familiare, ti ho già visto da qualche parte ma non ricordo bene>
<Sono davvero così sconosciuto?>
Sospirò quasi con aria delusa mentre io annui pensierosa
<Allora mi presenterò normalmente, mi chiamo Kaminari Denki, conosciuto anche come Chargebolt, lieto di fare la tua conoscenza>
<Eri uno studente della Yuuei, giusto? Quando era avvenuto dell'attacco all'USJ circa sei anni fa se non sbaglio>
<Sei veramente informata>
<Non so altro ma sono lieta di fare la tua conoscenza, mi chiamo (T/C) (T/N), spero di non averti disturbato>
<A dir la verità mi stavo annoiando, il treno continua a fermarsi a causa della neve>
<Allora potremmo parlare>
<Bella idea>
<Ho notato che hai una chitarra, suoni come passatempo?>
<Circa, una volta avevamo il compito di scegliere il tema per organizzare il festival e creammo una band, imparai a suonare la chitarra e coltivai la passione fino ad adesso>
Da quel momento in poi per tutto il viaggio continuammo a parlare.
Scoprimmo di avere tante cose in comune come il tipo di musica che ascoltiamo, il modo di esprimerci e tane altre cose.
Una volta a destinazione mi lasciò il suo numero poi ci separano ognuno per la propria strada.
* * *
Trovai un appartamento in un antico edificio poco distante dalla spiaggia, lo spazio a disposizione era davvero tanto anche se già arredato, potevo permettermi l'affitto e si trovava abbastanza vicino alla città.
Proprio mentre stavo per accettare entrarono un ragazzo sai capelli biondi e un'agente immobiliare.
Riconobbi subito quel ciuffo
<KAMINARI?!>
<(T/C)?!>
Esclamammo contemporaneamente
<Che cosa ci fai qui?>
<Devo confermare l'affitto di quest'appartamento>
<Mi dispiace ma lo sto già facendo io>
<Come sarebbe?!>
Iniziammo a discutere rumorosamente utilizzando qualsiasi scusa possibile per avere la meglio sull'altro e non rinunciare all'appartamento.
<Scusate se interrompo ma potreste dividervi l'appartamento, che dite? Ci sono due camere da letto separate e spendereste la metà>
E fu così che ci ritrovammo a vivere assieme.
Una volta che ci fummo trasferiti iniziammo a stabilire delle regole da rispettare essendo ormai coinquilini.
<Come mai non mi hai chiamato?>
Domandò Kaminari dondolando su due gambe della sedia con in mano la chitarra.
<Ero impegnata a cercare casa>
<Beh l'hai trovata, che sia destino?>
<Avremo più tempo per parlare>
<A quanto pare...>
Ci fu un momento di silenzio imbarazzante poi fortunatamente interrotto dallo strimpellare la chitarra del ragazzo. Mi accomodai al tavolo davanti la finestra guardando fuori le onde del mare che riflettevano il rosso del tramonto.
La melodia che stava suonando si alternava dall'essere veloce al rallentare suonando corde vuote.
<Mi piace questa canzone, è una cover oppure l'hai scritta tu?>
<L'ho scritta io>
<Farebbe più effetto accompagnata con la voce>
<Perché non provi a improvvisarsi qualcosa su?>
<No, no, non sono brava a cantare>
<Sei soltanto modesta, fammi sentire quella bella voce da usignolo>
<Usignolo?>
Arrossii di colpo a quel complimento, il ragazzo ridendo poggiò sul tavolo chitarra e plettro e si alzò.
<Stavo scherzando, piuttosto ti do la buonanotte, domani dovremo occuparci di comprare l'argenteria e qualcosa da mettere sotto i denti>
Detto questo si congedò nella propria camera. Osservai lo strumento lasciato sul tavolo e dopo una buona mezz'ora, sperando che Kaminari si fosse addormentato, tentata dalla curiosità presi in mano la chitarra e suonai qualche corda. Restai impegnata lì finché non riuscii ad assimilare i primi cinque accordi della sua canzone poi poggiai tutto sul tavolo e corsi in camera.
Il giorno dopo mi svegliai con lui e le sue urla direttamente sopra al letto che saltava.
<Buongiorno (T/N)-chan! È una nuovissima e bellissima giornata>
Mi misi a ridere vedendo la sua espressione emozionata e io suo radiante sorriso; scese, mi tolse le coperte e mi prende in braccio portandomi nel salone principale. Mi mise su una sedia e mi serví un paio di frittelle bruciacchiate.
<Stai cercando di dirmi qualcosa?>
<Non sono bravo in cucina, ti prego, sii la donna di casa>
<Donna di casa?! Maschilista del cavolo!>
<Ehi, ehi, non c'è bisogno di agitarsi così tanto>
Mi trattenerti dal tirargli in faccia il piatto, con quale faccia mi viene a dare della "donna di casa" come se fossi capace solo di cucinare e stirare.
Tentò di convincermi guardandomi con occhi da cucciolo ma resistetti con cuore di ghiaccio.
* * *
<Quella chitarra si sta scordando>
<Sssh! Sono io il musicista qui, lo so benissimo>
Mi avvicinai a Kaminari mentre accordava per la terza lo strumento, non aveva mai smesso di suonare da stamattina e ormai era ora di cena.
Una volta finito gli tolsi la chitarra dalle mani e la riposi mela custodia ignorando i suoi lamenti.
<Fai una pausa ogni tanto>
<È la mia passione non saprei che altro fare>
<Non hai amici con cui parlare?>
<Per ora ci sei tu>
Dopo alcuni minuti passati a guardarci mi abbracciò debolmente, ricambiai la stretta consolandolo con un bacio sulla fronte.
<Ci sarai ancora, vero?>
<Sì, ci sarò scemo>
Mi accarezzò una guancia e si avvicinò dandomi un bacio: gli tirai le guance per la troppa fretta, un bacio non è nulla di male ma così inaspettato è un po'senza senso
...ma é un gesto carino
<Che diavolo fai?>
<Dimostro quanto tengo a te->
<Scemo, dimostralo meglio>
-Normal Ending -
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top