No alla violenza parte prima

Scrivo questa storia in concomitanza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma come vedete non sono riuscita a postarla ieri perchè non l' ho terminata. Ho scritto parte prima perchè io scrivo direttamente qui per rendermi conto della lunghezza e visto che ho molto da dire ancora sono costretta a staccarla e scrivere una seconda parte che spero di scrivere fra stasera e domani, intanto posto questa.  La scrivo dalla parte di Claudio, cioè il suo pensiero, come la vive lui... parto da una situazione iniziale diversa dall' allieva, lo capirete leggendo. 

Claudio

Mi diverto abbastanza nella solita festa dell' istituto... anche se questa volta non sono accompagnato... ho appena mollato un' allieva che nonostante abbia messo da chiaro fin da subito che il nostro era un rapporto di puro divertimento, senza impegno... lei si stava attaccando a me come una cozza allo scoglio... per cui subito ho troncato subendomi i suoi lacrimoni... ma non potevo fare altro... avrebbe sofferto ancora di più andando avanti... io non mi sono innamorato di lei e nemmeno lo sarei stato in futuro... per cui... arrivederci e grazie! Chiacchiero coi colleghi guardando le bellezze in giro, forse c' è già la prossima che finirà a letto co me.. o forse no... penso questo fino a quando i miei occhi si fermano su una bella ragazza dagli occhi color nocciola ed i capelli lunghi, uno sguardo timido e dolce, troppo per me, no... non è il mio tipo e poi un mio collega le cinge la vita con fare possessivo... troppo per i miei gusti. I nostri sguardi si incrociano ed allora lui si avvicina e me la presenta... lei abbassa gli occhi... veramente intimidita, faccio questo effetto? lui parla di lavoro... è davvero bravo ed efficiente, ma non è il contesto per tediarci con i progetti e glielo faccio capire... poi non ha bisogno di farsi bello con me, lo conosco e lo rispetto. Mi racconta che anche lei ha fatto medicina, ma poi si è fermata perchè vogliono sposarsi e lei vuole fare solo la mamma... lei sembra che stia per dire qualcosa, ma tace sotto il suo sguardo fintamente gentile, ma duro... ne ho visto diverse di queste situazioni, uomo dominante e donna sottomessa... spero che a lei stia veramente bene questa scelta e non sia per insistenza di lui, sarebbe un vero peccato... dopo poco ci lasciamo e chiacchiero con altre persone, soprattutto donne, vorrei divertirmi un pò, ma non so perchè getto sempre un occhio verso quella strana coppia... ho una brutta sensazione... ed io purtroppo non mi sbaglio mai... lo vedo alterarsi mentre parlano da soli poco lontano, ma non capisco cosa dicono... la mia interlocutrice, una collega che ci prova da tempo... esclama...

Li stai spiando anche tu, vero?

Chi?

Non fare il finto tonto... Anselmo e la fidanzata, Alice.

Li conosci?

Come no... e lo conosceresti anche tu se socializzassi di più.

Io socializzo al massimo con le donne, cogli uomini non m' interessa.

Però sapresti con chi hai a che fare.

Già so che è bravo.

Però è anche un maschilista e denigratore... delle donne... soprattutto verso Alice.

Mi spiace, povera ragazza, ma tu..  come lo sai?

Beh.. perchè doveva iniziare la specializzazione in medicina legale, ma lui l' ha convinta a non farlo.

Lo immaginavo, mi ha dato quest' impressione... spero che cambi idea, non è giusto.

Non ti ho mai visto così dispiaciuto... per una donna.

Non mi piace veder sottomettere una donna, lei deve poter scegliere.

E ti piace se una donna prende l' iniziativa?

Ahi... ahi... ora andiamo sul personale... povero me...

Non sempre...

Dopo... hai impegni?

Mmm.. dovrei andare a letto presto, domani devo andare dai miei...

Mentre dico queste parole vedo Anselmo trascinare fuori la fidanzata cercando di non farsene accorgere dagli altri... chiedo scusa a Mara e vado verso l' uscita... questo atteggiamento non mi dice niente di buono... li intravedo tra le auto nel parcheggio... sento solo la voce irritata di Anselmo... io decido di avvicinarmi... e chiedo...

C' è qualche problema?

No, Conforti va tutto bene...

E lei, sicura che va bene?

Lei che quasi piagnucolava... tira su col naso e non parla guardando lui...

Si Conforti, può andare.

Risponde di nuovo lui... ma io guardo lei... per avere una sicurezza... però lei ha uno sguardo timoroso, che non mi piace affatto... 

Se vuoi posso darti un passaggio, forse avete bisogno di una pausa... momentanea s' intende..

Dico rivolto a lei... che prende coraggio ed esclama...

Vi ringrazio, ma ora chiamo una mia amica, Anselmo è meglio che stasera sto per conto mio, ci vediamo domani.

Ma come? Non dirai sul serio? Tu... vieni con me.

Esclama andando minaccioso verso di lei.

Anselmo.. lasciala stare...

Credo che se non ci fossi stato io l' avrebbe acchiappata e tirata in auto... lui mi guarda cupo, ma consapevole di non poter far niente mentre Alice chiama la sua amica, una certa Silvia...

Io aspetto...

Esclama inviperito...

Anselmo penso sia meglio che tu vada via, aspetto io con Alice.

Esclamo con uno sguardo che dice tutto e lui non se lo fa ripetere due volte... quando lui entra in auto e va via, Alice dice...

Non doveva...

Invece si, non mi è piaciuto il suo atteggiamento, lo fa spesso?

Lei abbassa gli occhi commentando...

Anselmo non è cattivo.

Ma potrebbe diventarlo, mi dava proprio l' idea di...

Anselmo non sarebbe capace di alzare le mani.

Non credere... l' ho visto piuttosto arrabbiato.

Diciamo che non ha un carattere facile... è un pò permaloso.

Posso sapere che è successo? Tra uomini ci capiamo meglio...

Lui è semplicemente geloso... 

Forse troppo?

Lui mi ama...

Non faccio fatica a crederlo, sei molto dolce, ma anche ingenua... non devi lasciarglielo fare... 

Avrei voluto continuare a parlare con lei, ma arriva la sua amica, era così vicina? però una cosa voglio dirgliela, la fermo vicino alla portiera dopo le presentazioni con questa Silvia.

Qualcuno mi ha detto che dovevi iniziare la specializzazione, ti ha convinto lui a non farla?

Ma no... che dice?

E allora dimostralo... vieni ed inizia... poi puoi sempre cambiare idea.

La vedo pensierosa e non risponde, poi esclama.

Addio dottor Conforti... e grazie.

Arrivederci Alice e pensaci.

Ritorno nel locale perso nei miei pensieri... a me piace essere circondato dalle donne... in istituto... e le rispetto... basta che non facciano danni... altrimenti le faccio a terra nera... come farei anche con un uomo benintesi... ma quello che non sopporto in assoluto è quando una donna si fa mettere i piedi in testa da un uomo, sia a lavoro, sia nella vita privata... e penso sia questo il caso di Alice, anche se non la vedo così debole... infatti alla fine non è andata via con Anselmo, non gliel' ha data vinta... a proposito di Anselmo ho una voglia di torcergli il collo... non ho molta confidenza con lui... a dire la verità ho confidenza solo con il direttore Malcomess e il buon Giorgio Anceschi... ma ho capito che oltre ad essere molto bravo nel suo lavoro è un arrivista... e non so se è  corretto verso gli altri... lo terrò d' occhio e lo scoprirò... spero per lui  che non sia solito avere quella violenza psicologica verso Alice... prendo qualcosa da bere mentre incrocio lo sguardo di Mara, ma lo distolgo subito, non ho voglia di continuare la conversazione, nè tantomeno di finire la serata con lei, nel suo letto... riflettendoci non voglio stare con nessuna stasera, anche se è stato con quel pensiero che sono venuto qui... ma la scenetta a cui ho assistito mi ha disturbato e non poco. Saluto tutti quelli che incrocio verso l' uscita e vado via prima che Mara o qualcun' altra mi fermi. 

Qualche giorno dopo sono nel mio studio quando sento bussare alla mia porta... è Valeria con una ragazza, la guardo meglio... è Alice col camice... ha deciso di iniziare la specializzazione e da oggi è sotto la mia supervisione... lei ha troppi allievi ed impegni perciò l' ha assegnata a me... ma il suo sguardo dice altro... secondo me... visto il mio cipiglio e temperamento... oltre alla capacità di essere dappertutto mentre lei è rinchiusa nelle sue stanze visto anche che è il vice di Paul ... ho la possibilità di controllare meglio lei e quel co...ione del fidanzato che si ritrova...

Valeria se ne va ed Alice sta per seguirla quando la fermo...

Sono contento della tua decisione...

Grazie, ma ancora non sa come lavoro.

Lo scoprirò presto.

Qualcosa mi dice che c' è qualcosa dietro quello sguardo timido, ma acuto... prima che vada via le chiedo...

Anselmo che ha detto?

Lui non è contento invece, pensa che non sia il lavoro adatto a me...

Io per poco non sbatto il pugno sul tavolo... non voglio dare l' idea di un violento.

E quale sarebbe il tuo? O vorrebbe chiuderti in casa?

Lei spalanca gli occhi... si meraviglia che io abbia capito tutto... come se non fosse così palese l' atteggiamento del fidanzato... che in pochi giorni già ho inquadrato come perfetto maschilista, nei confronti delle colleghe... intanto lei rimane muta...

Alice ... devi seguire la tua strada... e capire tu se è giusta o sbagliata... poi semmai sarò io a dirti se sei portata o no, non certo lui... 

Certo, perciò ho deciso di venire...

E continua così... decisa... e vedrai ...lui si metterà l' anima in pace...

Speriamo...

Dice in un soffio... più rivolta a sè stessa che a me... ed io ho un dubbio...

Ma mica è così su tutto?

Anselmo ha un carattere particolare... ma io lo so prendere...

Alice io non voglio sapere i fatti tuoi... lo dico per il tuo bene... sta attenta... se non ti senti sicura... vivete insieme?

No... vivo con un' amica perchè io sono di Sacrofano.

Ok, Ti ripeto.. stai attenta... 

Lei si torce le mani... si vede che è in difficoltà, io più di questo non so che dirle... non posso certo dirle di mollarlo, sono il suo tutor, mica un amico o un parente?

Ora se non c' è altro andrei... la Boschi mi ha assegnato un lavoro da fare.

Certo e conoscendo Valeria sarà molto impegnativo...

Così va via, ma io ho la netta sensazione che mi nasconda qualcosa... io non valuto solo la morte di qualcuno ma anche una persona che ha dei segni di violenza e spesso purtroppo non sono visibili... per la maggioranza si tratta di violenza psicologica... e spero tanto per Alice che non sia arrivata a questo punto... 

Io la tengo d' occhio come tutti e tutte le mie allieve, ma forse lei per colpa di questa situazione un poco in più e decido di portarla con me ad un sopralluogo, voglio vedere come si comporta e se è portata naturalmente... già ho visto che è brava durante le lezioni ed in laboratori oltre a scrivere bene... di cosa aveva paura quel cretino di Anselmo? di essere superato da lei?

Come al solito Roberto mi ha chiamato per verificare come sia morta una persona ed Alice mi registra con la telecamera... è molto attenta e fa anche qualche domanda pertinente e non in verità... facendo sobbalzare me e divertire Roberto... spero che sia solo curiosità e dovuta alla sua prima volta. In auto metto i puntini sulle i...

Alice... noi siamo dei medici legali... sono i poliziotti che devono fare il resto.

Ma se possiamo aiutare...

Alt... alt... non ci interessa...

Ma mentre la guardo con la coda dell' occhio mentre guido... lei che gesticolando con la mano ha involontariamente fatto salire la maglia scoprendo un segno sul polso... che sembra un livido... io non posso fermare l' auto dove siamo, ma appena arriviamo in istituto blocco la portiera e non la faccio scendere... 

Che succede?

Esclama lei mentre io le prendo la mano... e le scopro un polso e poi l' altro... sono palesemente lividi...

 Questi che sono? te li ha fatti lui, vero?

Lei sbianca...

Non voleva...

Ma che dici? Per farti un livido ti ha stretto molto... perchè lo difendi?

Io lo amo... lo conosco... non voleva farmi del male...

Si comincia sempre così... io so di cosa parlo... ne ho viste tante...

Dico mentre lei scuote la testa...

Non puoi essere innamorata di un uomo che ti tratta così.

Fammi scendere...

Esclama con le lacrime agli occhi...

Alice...

Tu non hai diritto di parlarmi così...

Lo dico perchè non farei mai una cosa del genere e nessun uomo dovrebbe farlo...

Dico accarezzandole la guancia... lei mi guarda perdendosi nei miei occhi... poi gira lo sguardo e si distrae...

Dai apri la porta... abbiamo da fare.

Come apro si lancia fuori come se avesse un diavolo alle calcagna portandosi dietro per fortuna la telecamera... mi rendo conto del perchè della sua fuga guardando sulle scale, c' è Anselmo. Mentre io chiudo l' auto li vedo parlottare e lui è visibilmente alterato, spero di non aver fatto un guaio, io non volevo accarezzarla, ma mi è venuto spontaneo, l' ho vista così vulnerabile... non so che mi è preso, non mi comporto mai così, eccetto quando voglio conquistare qualcuna, forse perchè non ho visto nessuna in questi giorni? devo rimediare... passo per la sala specializzandi e Alice è già seduta a scaricare le foto... temevo che stesse litigando con Anselmo...

Vado nel mio studio e guardo nella rubrica chi chiamare per una serata di fuoco per dimenticare l' accaduto ed una certa signorina che non sembrerebbe proprio il mio tipo, per fisico ed indole... 



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