~Begin~
Yoongi non sa nemmeno come ci sia finito dentro quell'ammasso di bambini.
Bambini che in massa gridavano e ballavano a ritmo di musica,muovendosi senza un senso logico,ma alla fine che importava?
Se lo fanno tutti insieme,nessuno bada alle mosse dell'altro e ci si diverte,no?
Beh,Yoongi non si stava divertendo affatto,prese a camminare spedito verso un punto preciso del gigantesco parco che accoglieva tutti quei bambini e i vari animatori delle chiese.
Jimin,quel nano malefico l'aveva costretto ad andarci. Se fosse stato per lui sarebbe rimasto a poltrire sul letto,infondo è estate. L'estate,per persone con l'anima di una pietra come Yoongi,è fatta per dormire.
Per sua sfortuna si era trovato degli amici animatori,già ne ha pochi e se ci aggiungi il rischio di essere preso di peso e portato ai vari eventi che fanno...Yoongi ne è sicuro,la prossima volta non aprirà la porta per far entrare Jimin e un Namjoon abbastanza preoccupato.
Non appena arriva al punto dove sarebbe dovuto essere il "suo" gruppo (suo non lo era per niente,lui non faceva parte di tutto questo) non trovò il soggetto di tutte le sue imprecazioni mentali.
Mentali perché c'erano chiese da tutti i vari paesini e non poteva farsi sentire,un minimo di educazione la teneva.
Dovette rientrare in quella massa di bambini solo per cercare Jimin.
Non l'avesse mai fatto...
In meno di un minuto,sei bambini gli sono andati contro,due gli hanno pestato i piedi e si è beccato pure una gomitata nelle costole da parte di un animatore che si muoveva troppo.
'E' così basso che si confonde con i bambini',ma non appena vede una testa arancione saltare senza motivo,scatta verso quella piccola speranza,vedeva impossibile che ci sia qualcun altro con quel colore di capelli assurdo.
Solo dopo che Yoongi si sia piazzato davanti a lui con uno sguardo minaccioso,Jimin si rende conto di quello che ha fatto. Nonostante tutto gli sorride e lo invita a ballare insieme a lui.
Invito rifiutato con un categorico no.
Jimin creava situazioni poco adatte alla vita di Yoongi,come quella volta dove il più piccolo ha rubato un carrello della spesa solo per poter fare le gare clandestine nel giardino di Namjoon e hanno avuto dietro di loro il vigile per metri e metri.
Ne sono usciti solo grazie a Jungkook che ha fatto finta di essere un turista e ha distratto il loro inseguitore.
Jungkook,quel feto troppo cresciuto si è scampato l'incontro.
Perché?
Semplice...ha fatto finta di essere malato,è sempre stato un attore migliore di Yoongi e non ci ha messo tanto a fare due finti colpi di tosse e mettersi una coperta addosso.
Era stato appena lasciato solo con un gruppo di bambini relativamente piccoli.
'Ce la farai Yoongi hyung!'.
È la prima volta e Jimin lo lascia solo a badare a dei marmocchi. Non può neanche chiedere aiuto a Namjoon perché si è premurato di stare il più lontano possibile da quest'ultimo sapendo già del suo pessimo umore.
Fu così che lo vide.
Si ricorda quel giorno come se fosse ieri,non che fosse passato così tanto dalla fine della scuola. Un mese? Due?
Se lo ricorda perché non tutti si sedevano con lui in treno,incuteva timore con quello sguardo vuoto.
Una volta la sorella di Namjoon aveva detto che Yoongi aveva uno sguardo che uccideva i bambini e guarda dov'era finito...per ora non aveva ucciso nessun bambino.
É durato un attimo e ringrazia per questo,quel ragazzo aveva la bocca aperta e lo fissava,crede che anche la ragazza che gli parlava se ne sia accorta perché ha iniziato a guardare Yoongi anche lei.
Odia essere fissato.
Il tutto si è concluso con i bambini che correvano verso un'altra tappa del percorso dei giochi e con Yoongi che li inseguiva camminando velocemente a testa bassa.
Per tutto il resto della giornata non lo vide più,non che ne avesse molta voglia di fissarsi a vicenda,ma ancora non realizzava di averlo incontrato lì.
Solo in quel momento,seduto su una sedia con solo una cuffietta nell'orecchio e 'I knew you were trouble' che gli rimbomba in testa,ricorda del tutto dove l'aveva già visto.
Non ha mai fatto caso alle persone che prendevano il treno con,quelle poche volte in cui si girava per guardarle,vedeva un ragazzo castano scuro che rideva. Lo vedeva sempre ridere o cercare di fare ridere e ci riusciva alla grande. Yoongi non capiva tutto quel rumore da parte di un gruppo formato solo da tre persone.
Gruppo di tre persone che si divideva non appena il treno del ragazzo fosse arrivato,il suo stesso treno.
Poco dopo ricorda anche dove il ragazzo scendeva,non è uno stalker,ma l'aveva visto scendere alla fermata prima della sua in un momento in cui,per non si sa quale miracolo divino,lui aveva gli occhi aperti. Quando gli capitava di essere sveglio mentre viaggiava,non guardava e non guarda tuttora mai veramente fuori.
Solo con il vento che arrivava in fronte al ragazzo appena sceso,vide per la prima volta qualcosa e non gli piaceva per niente.
Così,in quel nuovo anno scolastico,iniziò ad alzare la testa più spesso nella speranza di vederlo parlare con i suoi amici e ignorarlo bellamente.
Quando Yoongi si accorse che si fermava un attimo a fissarlo,iniziò a camminare più veloce verso le scale rischiando di cadere rovinosamente a terra.
Era una mattina di autunno e ancora si potevano portare solo le felpe.
Con la voglia alle stelle di vestirsi di prima mattina,prese le prime cose che gli capitavano sotto mano.
Tutto normale se non per le persone in treno che si erano raddoppiate. Rimasto bloccato mentre aspettava di far passare la gente,fece l'errore di abbassare lo sguardo.
Occhi scuri sgranati e bocca spalancata,in quel momento pensò:'Merda mi ha visto'. Alzò di scatto la testa guardando quei capelli unti e bisognosi di un lavaggio del signore davanti a lui.
Finché non furono passati tutti,dovette rimanere lì con quel paia di occhi fissi su di lui e soprattutto sopra la sua felpa.
La felpa della scuola.
Adesso lui sapeva dove andava.
Era inverno e nessuno andava al binario prima del dovuto,sia mai che prendessero un po' di freddo,ma a Yoongi non importava.
Sempre meglio che sentire il suo sguardo sulla leggermente ricurva dovuta all'andatura veloce o stare in mezzo a tutta quella gente.
Sarà pure una stazione piccola,ma è molto frequentata.
Con le mani infossate nel suo cappotto pesante e la bocca coperta dalla sciarpa grigia,Yoongi aspettava solo che gli passasse dietro per poter tirare un sospiro di sollievo.
Yoongi è sempre stato sicuro di dover sopportare solo quel breve momento in stazione,(tralasciando il piccolo incontro spiacevole avuto settimane fa) ma quando si ritrova con lui nello stesso vagone cambia totalmente idea.
O almeno...così credeva.
Si,perché Yoongi si sbagliò,aveva visto una giacca beije come la sua e andò in panico. Mai si girò per paura di incontrare i suoi occhi,visti solo di sfuggita,ma quei pochi secondi gli erano bastati.
Passò ben 40 minuti con il cuore a mille. Solo quando lui sarebbe dovuto scendere prese il coraggio necessario per girarsi e quasi non si mise a ridere istericamente.
Non era lui.
Aveva passato un intero viaggio con le mani sudate e la gola secca.
Il bello?
Questa cosa successe ben due volte,solo che al posto della giacca beije l'aveva rossa. Cambiava molto spesso giacca alternando e Yoongi,puntualmente,andava in agitazione non riconoscendolo subito.
Alla fine la giacca apparteneva ad uno di colore,niente a che vedere con la sua pelle leggermente ambrata.
Le vacanze di Natale erano passate da un mese e aveva urgentemente bisogno di altre vacanze.
I viaggi di ritorno se li faceva tutti sonnecchiando,solo quando il treno si fermava apriva gli occhi e si aggiustava per non sembrare uno scappato di casa.
Yoongi era ormai diventato sicuro di non poterlo mai più incontrare nello stesso vagone,infondo il misterioso ragazzo andava sempre nei posti davanti.
Successe proprio mentre di sistemava la felpa extra large bianca che lo faceva sembrare ancora più minuto di quanto non lo fosse già.
La schiena dritta e la testa abbassata da un bel po' siccome non riusciva a sistemarsi per bene.
Quando finì,alzò la testa con un'espressione innocente,presto tutto si ghiacció e no.
Non era per il freddo dell'inverno.
Era di nuovo a bocca aperta che fissava Yoongi.
Possibile che si stupisce ogni volta?
Fu Yoongi,come sempre,a interrompere il breve contatto abbassando la testa e cambiando la canzone sul telefono,giusto per avere una scusa della sua distrazione.
Yoongi non era più sicuro.
Passarono ben tre mesi dall'ultimo incontro ravvicinato e tutto sembro andare per il meglio.
Yoongi non passava più i viaggi di ritorno a dormire,si concedeva solo quei momenti di relax ad occhi chiusi.
Finito di scrivere a Namjoon,con il sorriso sulle labbra dovuto a 'Looking like this' che lo faceva sentire bene nonostante il testo,prese la briga di guardarsi attorno.
Di solito sentiva sempre il brusio di un gruppo di signore che si dava appuntamento sul treno,(una volta,una di loro l'aveva pure salutato a caso) eppure quel giorno non c'erano e si sentì un po' tradito.
Era lì.
Spalancò gli occhi e si girò scattando verso il finestrino,il ragazzo davanti a lui non ci fece molto caso continuando a dormire,ma lui era lì.
Dal lato opposto del vagone c'era il rosso appena tinto che messaggiava e Yoongi non se n'era reso conto,ma il vero problema venne all'arrivo della loro stessa fermata.
Yoongi si alzò per primo,si aggrappò al palo e aspettò,pregando che il tutto finisse il più velocemente possibile.
Lo vide che si stiracchiava.
Il ragazzo lo raggiunse dopo un po' all'intermezzo e questo non fece che peggiorare le cose.
Se Yoongi prima sudava,adesso tremava.
Troppo drammatico?
Forse,ma a Yoongi metteva un'ansia incredibile.
Con le poche forze rimaste,rimase dritto in piedi e guardò il signore davanti a lui,doveva nascondere la sua agitazione.
Cosa inutile perché le sue gambe tremavano e la voglia di scappare lo faceva fremere sul posto.
Dopo un'interminabile attesa durata si e no...un minuto buono,il treno si fermò ed uscì per ultimo. Con la fortuna che aveva,se sarebbe sceso prima di lui gli sarebbe caduto davanti.
Mancava un mese alla fine della scuola e al pensiero di non dover più passargli davanti tutte le mattine lo alleggeriva.
Se solo avesse saputo a cosa andava incontro...
"Dovete per forza venire con me fino a scuola?"
I tre davanti a Yoongi sorrisero birichini per poi annuire.
Gli unici tre amici di Yoongi decisero di saltare il loro ultimo giorno di scuola per accompagnare l'amico con i capelli color neve al suo ultimo giorno.
Sarebbe stato più rumoroso con loro tre,ma il vero rumore venne quando una testa nera si piazzò davanti Namjoon e gli urlò 'Non puoi non amare uno bello come me!'
Qua inizia il vero dramma.
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Hola Chicaaas :D (non so se si scrive così,non ho voglia di cercare).
L'avevo in progetto da mesi,ma solo oggi ho trovato il coraggio per pubblicarla.
È "lungo" solo il primo capitolo perché l'ho vissuto in prima persona,grazie tizio della stazione che mi hai ispirato :3 anche se ti vorrei insultare male.
Niente,ciao a chiunque sia arrivato fin qui.
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