Notes - Iwaizumi [ 1/4 ]

Hahahaha vi aspettavate il capitolo finale di "Mission" vero?

Illusi

Non so perché, ma quel capitolo non vuole essere finito. Cristoddio.

MA IO NON MOLLO
LO PUBBLICHERÒ PRIMA O POI

Solo non oggi :")

Per ora godetevi quest'altra one shot, partorita (insieme ad altri progetti) dopo aver visto Haikyuu.

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Si prospettava una giornata stupenda. Una di quelle giornate in cui il sole splende e il cielo è perfettamente azzurro: non una nuvola si intravedeva all'orizzonte e nemmeno un filo di vento osava disturbare quella deliziosa mattina.

Da brava meteoropatica qual era, T/n percepiva ogni fibra del suo corpo scoppiare di energia mentre si dirigeva verso la sua scuola con la divisa dell'Aoba Johsai che svolazzava ad ogni suo passo.

Adorava le giornate come questa e, sapendo che sarebbe stata costretta sui banchi per un bel po' di ore, decise di uscire di casa prima del solito per godersi a pieno quella passeggiata all'aria aperta.

Era così in forze che non aveva preso il suo solito caffè a colazione, ed era pronta a scommettere che nemmeno la voce soporifera del professore di matematica avrebbe potuto smorzare il suo buonumore.

Già, proprio una giornata coi fiocchi.

Entrò in classe salutando i compagni arrivati prima di lei e andò a sedersi al proprio posto. Mentre tirava fuori le sue cose dalla borsa arrivò anche Fuyumi, la sua vicina di banco e amica sin dal primo anno.

- Buongiorno T/n-chan -

- Buongiorno Fuyumi-chan! - la salutò con un sorriso agitando la mano.

- Hey, sei di buon umore per caso? - commentò l'altra, notando come l'amica sprizzasse gioia da tutti i pori.

- Hai visto che cielo stupendo? Credo proprio che andrò a studiare al parco dopo scuola, non vedo l'ora di stare un po' all'aperto! - annuì la ragazza mentre Fuyumi prese posto accanto a lei.

A poco a poco la classe si riempì di studenti, e a quanto pareva quell'assaggio di primavera aveva fatto bene non solo a T/n: tutti sembravano pronti ad affrontare le lezioni di quella mattina con ottimismo.

Il Sensei della prima ora entrò qualche minuto più tardi, accolto da un energico saluto collettivo che riuscì, sorprendentemente, a strappare un sorriso dal suo volto perennemente corrucciato.

Ahhh me lo sento, oggi sarà una giornata fantastica!

- Pss, T/n-chan...! - Fuyumi destò la ragazza dai suoi pensieri colpendola leggermente con il gomito.

- Cosa? -

- Hai notato che Iwaizumi non c'è? -

La sua espressione passò da spensierata a confusa in qualche centesimo di secondo, voltandosi d'istinto verso il posto che solitamente occupava il ragazzo: come aveva detto Fuyumi, era vuoto.

- Che strano, non è da Iwaizumi arrivare in ritardo... - commentò pensierosa tornando a guardare l'amica.

Lei in tutta risposta fece spallucce.
- Forse non sta bene e ha deciso di rimanere a casa -

Un colpo di tosse piuttosto forzato interruppe la loro conversazione: il professore rivolse loro un breve sguardo ammonitore, intimando di fare silenzio mentre continuava a scrivere alla lavagna dando le spalle alla classe.

T/n allora aprì silenziosamente il quaderno e iniziò a ricopiare gli appunti, sorridendo divertita nel sentire Fuyumi sbuffare mentre alzava gli occhi al cielo, probabilmente maledicendo il Sensei con il pensiero.

Speriamo che Iwaizumi non abbia nulla di grave...

Il rapporto tra Hajime e T/n si potrebbe definire... strettamente professionale.

Erano compagni di classe da tre anni, eppure la conoscenza l'uno dell'altra rasentava l'essere praticamente sconosciuti. Non si erano mai frequentati al di fuori dalla scuola, e le uniche occasioni in cui si vedevano erano durante le lezioni.

A volte si parlavano, questo sì, ma solo durante i cambi d'ora o nei minuti che precedevano la pausa pranzo. Inoltre non erano mai solo loro due: c'era sempre qualche amico o compagno che tirava avanti la conversazione, e il più delle volte gli argomenti di cui parlavano erano compiti, lezioni, verifiche e così via.

Se per caso qualcuno chiedesse loro quale fosse il colore preferito dell'altro, dubito che sarebbero in grado di dare una risposta.

Ma qualcosa cambiò all'inizio di quel terzo anno.

Una mattina in cui sia Hajime sia T/n erano in classe, entrambi occupati a chiacchierare con i rispettivi amici, la porta della stanza si spalancò violentemente, rivelando un ragazzo con i capelli corti e tinti di biondo.

Con gli occhi dei presenti puntati addosso iniziò a ispezionare la classe con lo sguardo, evidentemente alla ricerca di qualcuno. L'espressione minacciosa del suo viso fece rabbrividire la ragazza nel momento in cui, per un millisecondo, le sue iridi marroni si scontrarono con le sue c/o.

- Kyōtani, hai bisogno di qualcosa? -

La calda voce di Iwaizumi attirò l'attenzione dello studente del secondo anno, permettendo a T/n di sospirare sollevata nel non sentire più quello sguardo gravare su di lei.

- Sì. Devo parlarti - disse il più piccolo rimanendo sull'uscio e aspettando che l'altro lo seguisse in corridoio.

Quando Hajime rientrò poco dopo, alcuni studenti gli chiesero chi fosse quel tipo e cosa volesse da lui. Da quello che T/n era riuscita a capire, tra i due ragazzi era nata una sorta di rivalità pacifica da quando quel Kyōtani era entrato a far parte della squadra di pallavolo, nella quale giocava anche il suo compagno.

Da quel momento, il biondino non smise un solo giorno di sfidare il suo Senpai a qualsiasi tipo di competizione, anche se puntualmente veniva sconfitto.

In particolare, T/n una mattina era entrata in classe vedendo quei due fare a braccio di ferro sul suo banco, mentre gli altri suoi compagni riprendevano la scena con i cellulari o facevano scommesse su chi avrebbe vinto.

Tra questi c'era anche Fuyumi, la quale non appena notò la faccia confusa della sua amica la invitò ad avvicinarsi per capire cosa stesse succedendo.

Fu proprio quando riuscì a rimediarsi un posticino in quella piccola folla che la liceale sperimentò la sua epifania.

Kyōtani e Iwaizumi si erano fatti su le maniche per scoprire le braccia, e solo in quell'occasione T/n si era resa conto di quanto fosse muscoloso il suo compagno: il quadricipite rigonfio per lo sforzo, l'avambraccio completamente contratto che faceva risaltare le vene a fior di pelle, le dita strette alla mano del suo avversario che cercava con tutte le sue forze di opporre resistenza. (C'ho la bava pure io, perdonatemi)

Entrambi erano concentratissimi, le loro fronti erano imperlate di sudore e le loro braccia tremavano convulsamente. Per un momento le sembrò di vedere Kyōtani avere la meglio sull'altro, ma con una spinta sovrumana Iwaizumi riuscì ad atterrare la mano del suo Kohai, vincendo la sfida.

Ci fu un momento di esaltazione generale, in cui gli studenti riunitasi attorno ai due si complimentarono con Hajime mentre altri riscattavano i soldi scommessi e vinti.

Anche T/n e Fuyumi si unirono al coro di applausi e grida. Kyōtani lasciò la classe, rivolgendo un piccolo inchino a Iwaizumi seppur con sguardo corrucciato. L'asso della squadra di pallavolo invece rimase seduto sul banco mentre la folla attorno a lui si disperdeva per tornare a chiacchierare come se non fosse successo nulla.

Anche Fuyumi tornò al suo posto e così voleva fare T/n, quindi anche se un po' titubante chiese gentilmente ad Hajime di lasciarle il banco.

- Oh, s-sì. Scusami, non volevo... - esclamò alzandosi velocemente in piedi per lasciarla sedere.

Durante quel breve scambio di battute, i loro occhi si incontrarono per qualche secondo prima che entrambi distoglissero lo sguardo e lo rivolgessero altrove, imbarazzati.

Il Sensei di inglese arrivò subito dopo e iniziò a spiegare quelle che dovevano essere delle regole grammaticali, ma T/n non riusciva a prestargli attenzione. Nella sua mente l'immagine delle braccia di Iwaizumi non voleva saperne di andarsene, e si ritrovò ad arrossire nel ripensare a quanto belli fossero i suoi occhi verdi.

Inutile dire che dovette chiedere a Fuyumi di passarle gli appunti.

Da quel giorno aveva preso l'abitudine di osservarlo più spesso durante le lezioni, e più lo guardava più aspetti di lui le piacevano: come interagiva con gli altri compagni, come si alzava di scatto per rispondere alle domande dei professori, come gli si illuminavano gli occhi quando parlava di pallavolo.

Ma dato che quella mattina non si era presentato, T/n sentì l'energia di poco prima lasciare il suo corpo tutta d'un tratto. Controvoglia, si costrinse a seguire la noiosa lezione sul calcolo delle derivate, quando la porta della classe si spalancò all'improvviso.

- ...Mi scusi... per... il ritardo...! -

Piegato in due per la corsa appena fatta, Hajime si appoggiò allo stipite della porta con il fiatone mentre aspettava che il professore gli desse il permesso di entrare.

Sentendo la sua voce T/n si girò verso di lui aspettandosi di trovare il ragazzo che da inizio anno si era insediato stabilmente nei suoi pensieri, ma ciò che vide non fece altro che farla preoccupare.

Mentre si dirigeva al suo posto trascinando i piedi, Iwaizumi continuava ad ansimare per la fatica tenendo la testa china. Nel mettersi a sedere alzò il capo per un breve istante, rivelando due profonde occhiaie sotto quegli occhi che T/n tanto adorava.

Accidenti, cos'avrà fatto per ridursi così? Allenamenti intensivi al club di pallavolo?

Lo controllò più volte durante il corso della lezione, notando ad ogni sguardo quanto il ragazzo facesse fatica a tenere la testa sollevata dal banco, o anche solo a tenere gli occhi aperti.

Anche Fuyumi pareva essersi accorta che qualcosa non andava in lui, tanto che al cambio d'ora chiese alla sua amica se ne sapeva qualcosa.

- No, non ne ho idea. Ho pensato che magari potesse aver strafatto con gli allenamenti, ma quelle sono le occhiaie di chi ha passato un'intera notte in bianco... - mormorò con tono preoccupato, dando un'altra occhiata al suo compagno.

Ora che il professore era uscito, Hajime ne approfittò per incrociare le braccia sui libri e appoggiarvi sopra la testa, tanto per riposare qualche minuto prima dell'arrivo del Sensei di storia.

Anche se le dispiaceva vederlo in quello stato, T/n non poté fare a meno di sorridere intenerita a quella scena. L'aria così pacifica che aveva mentre sonnecchiava contrastava con la sua solita grinta da giocatore agonistico, e la ragazza si sentì più che fortunata ad aver scoperto anche questo suo lato del suo carattere.

Sperava però che si riprendesse al più presto, dato che il Sensei di storia non tollerava questo genere di comportamenti durante le sue lezioni. E come se non fosse abbastanza, l'argomento che avrebbero trattato in quell'ora sarebbe stato oggetto della prossima verifica.

Con le ultime forze rimastegli, Iwaizumi riuscì ad accogliere il Sensei con il saluto di rito prima di accasciarsi di nuovo e prendere definitivamente sonno sul banco, accompagnato dalle risatine e dagli sghignazzi degli altri studenti.

Trovandosi a qualche posto di distanza dietro di lei, T/n pensò che forse sarebbe riuscito miracolosamente a passare inosservato agli occhi del professore, il quale per il momento non sembrava essersene accorto.

Il problema che si poneva ora erano gli amici di Iwaizumi, i quali continuavano a chiamarlo sottovoce o a tirargli addosso dei fogli accartocciati per vedere se si svegliava.

Ci mancavano solo quei cretini...

T/N non avrebbe permesso che lo svegliassero: quel ragazzo aveva bisogno di almeno qualche ora di sonno per poter tornare in forze, e se si fosse presentato così agli allenamenti pomeridiani era sicura che il suo coach lo avrebbe strigliato per bene. Senza contare che i suoi compagni di squadra glielo avrebbero rinfacciato a vita.

- Hey... Che stai facendo? - sussurrò Fuyumi nel vedere la ragazza strappare un pezzo di carta dal suo quaderno, scriverci sopra qualcosa e accartocciarlo tra le mani.

- Ora vedrai -

Detto questo, controllando che il professore fosse distratto, tirò la palla di carta verso i ragazzi che stavano infastidendo Hajime, colpendo uno di loro sulla fronte.

Questo raccolse il foglio e ne lesse il contenuto, assumendo un'espressione terrorizzata. Alzò lo sguardo dal foglio per incontrare quello di T/n, la quale sollevò un sopracciglio tentando di assumere un'aria minacciosa. Il ragazzo sembrò aver afferrato il concetto e disse ai suoi amici di smettere di fare casino.

Soddisfatta, la liceale tornò a prendere appunti sotto lo sguardo incredulo di Fuyumi.

- Cos'hai scritto in quel foglio? Una minaccia di morte? È praticamente sbiancato quando l'ha letto! -

- Qualcosa del genere - ridacchiò l'altra continuando a scrivere.

- Beh, se non altro ora Iwaizumi può riposare in pace. Però si sta perdendo tutte le lezioni, come farà a studiare senza appunti? - continuò la sua vicina di banco, riprendendo anche lei a scrivere.

A quella domanda, T/n sollevò la testa dal quaderno e guardò l'amica sorridendo. - Non preoccuparti, ci penso io -

Al parco ci andrò un altro giorno...

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