Mission: Dabi - [ 3/7 ]

Hey bella gente!

Prima di lasciarvi al capitolo volevo chiedervi una cosuccia.

Come trovate la lunghezza dei capitoli? Perché ho sviluppato il dubbio che forse sono troppo corti e quindi troppo veloci da leggere.

Per non parlare del fatto che se continuo a fare tutti sti capitoli riuscirò a far stare in questa raccolta solo altre poche one shot complete, e poi dovrei aprirne un'altra.

Quindi volevo sapere cosa ne pensate voi: i capitoli sono corti? Lunghi? Vanno bene così?

Solitamente mi aggiro tra le 2000-2500 parole per capitolo, ma se mi dite che li preferite più lunghi/corti cercherò di adeguarmi.

Grazie mille in anticipo ❤

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- Shigaraki comincia a starmi sul cazzo... -

Il giorno prima della data prestabilita, il ragazzo ricoperto di mani aveva deciso di mettere T/n alla prova per capire se fosse una ladra tanto abile come diceva di essere: sarebbe dovuta entrare in una gioielleria e rubare il pezzo più costoso che riuscisse a trovare, ovviamente senza che nessuno sospettasse di nulla.

Un gioco da ragazzi pensò lei, fino a quando Shigaraki non aggiunse che doveva farlo davanti a dei testimoni. Fu così che si ritrovò a camminare per strada al fianco di Toga.

Durante quei giorni passati con i Villains della lega, T/n aveva imparato a conoscere un po' tutti, ma lei proprio non le andava giù. Durante il tragitto, la ragazzina non la smetteva un attimo di blaterare riguardo a un certo Izuku Midoriya e di quanto fosse bello ricoperto di sangue e lividi.

T/n tentò di ignorarla il più possibile, concentrandosi invece nell'escogitare un piano per riuscire in quella sfida. Usare il suo quirk era il punto principale della lista, da lì in poi avrebbe improvvisato. Come sempre.

- Eccoci! Quello è il posto - esclamò Toga fermandosi, puntando il dito contro un negozio dall'altra parte della strada.

T/n iniziò ad osservare attentamente la gioielleria: dalla vetrina riuscì a intravedere quanta gente ci fosse all'interno. Parecchia, ma non più di quanto ce ne fosse nei bar in cui derubava di solito.

Uhm... Non dovrebbe essere un problema.

- Io cosa faccio?! Io cosa faccio T/n senpai?! - chiese la sua accompagnatrice, su di giri più del normale.

Prima di risponderle sospirò profondamente, calmando l'istinto omicida che si attivava ogni volta che Toga apriva bocca.

- Io entro e mi faccio dare quello che vuole Shigaraki, tu rimani fuori a fare il palo. Ah, e spiega a Kurogiri dove siamo, così dopo ci manda il warp gate per tornare -

- Va bene! - sghignazzò in risposta, prendendo il cellulare dalla tasca e iniziando a scrivere un messaggio. Dopodiché si avvicinarono all'edificio: T/n si preparò ad entrare mentre Toga rimase davanti alla vetrina.

D'accordo. Facciamo vedere a quel tipo che sono meglio di qualsiasi altro suo sottoposto.

Spillatrice compresa.

Indossò la sua miglior faccia da non-ladra, appoggiò la mano sulla maniglia e spinse la porta per entrare, facendo tintinnare la campanellina della gioielleria.
Non appena sentì quel suono, un uomo volse la testa verso di lei, sorridendole da dietro gli espositori.

- Un momento e sono subito da lei signorina! -

T/n gli sorrise, aspettando che finisse di servire un altro cliente. Nel frattempo si guardò attorno, vagando tra le teche di vetro contenenti anelli, collane, orecchini... Tutto luccicante all'inverosimile.

Altro che pezzo più costoso, io lo svaligio questo posto...

Mentre si era soffermata ad ammirare un bracciale in esposizione, l'uomo si liberò.

- Mi dica, come posso aiutarla? - chiese cordiale.

La ragazza staccò gli occhi dall'espositore, ghignando tra sé e sé. Alzò la testa verso di lui, avvicinandosi al bancone rivolgendogli l'espressione più naturale che riuscì a fare.

- Salve. Sono qui per ritirare un gioiello -

- Di che gioiello si tratta? Una collana, un...? -

Mantenendo il contatto visivo, T/n attivò il suo quirk. L'uomo sembrò disorientato per un momento, ma poi la sua espressione divenne più rilassata. Si perse nel fissare la luce c/o degli occhi della ragazza.

- Vede, il mio ragazzo voleva farmi una sorpresa e mi ha detto di venire a ritirare il gioiello che aveva ordinato per me - disse disinvolta.

Non poteva essere troppo diretta con le richieste, altrimenti qualcuno nel negozio si sarebbe accorto che qualcosa non andava. Doveva girarci intorno, sperando che il suo quirk funzionasse anche in quel modo.

Il signore sembrava non la stesse nemmeno ascoltando da quanto fosse stralunato, ma continuava a tenere gli occhi fissi in quelli di lei.

- Non ha voluto dirmi cos'è, ma ha accennato al fatto che fosse talmente costoso da superare in valore qualsiasi altro gioiello che avesse in negozio -

Sperò di avergli dato abbastanza informazioni per farsi portare l'oggetto di cui aveva bisogno, e a quanto pare fu così. L'uomo sollevò leggermente le palpebre e socchiuse le labbra, come se si fosse ricordato di qualcosa.

- Ooh, si riferisce alla collana di diamanti! - esclamò non staccandole gli occhi di dosso, il che lo rese un tantino inquietante. Lei sorrise.

- Esattamente. Potrei vederla? - chiese fingendosi entusiasta.

- Certo! Vado a prendergliela subito -

- Aspetti! - intervenne prima che potesse girarsi e, di conseguenza, distogliere lo sguardo da lei.
- La accompagno -

Lui le rivolse un enorme sorriso.
Sembrava sotto l'effetto di qualche strana droga. - Prego - le fece cenno con la mano di seguirlo.

Sotto il naso dei clienti e degli altri commessi, T/n si fece portare nel retrobottega.

Troppo facile.

Dopo aver attraversato un paio di corridoi, l'uomo la condusse in una piccola stanza dove un tavolo da lavoro stracolmo di attrezzi troneggiava nel mezzo. La ragazza si avvicinò per dare un'occhiata: adagiata sul ripiano sotto una grossa lente d'ingrandimento giaceva una meravigliosa collana, che grazie al lampadario sovrastante sembrava risplendere di luce propria tanti erano i diamanti incastonati.

T/n trattenne il respiro, dimenticandosi della missione e perdendosi nell'ammirare quello spettacolo di luce.

- È... stupenda... - mormorò sottovoce, non osandola nemmeno sfiorare con le mani per paura di mandarla in mille pezzi.

- È fortunata signorina, l'abbiamo appena restaurata - commentò l'uomo dietro di lei.

Sentendolo parlare, T/n si accorse di non avere più il quirk attivo su di lui. Prima che si potesse liberare del tutto dall'ipnosi, gli occhi c/o della ragazza andarono a cercare i suoi, riprendendo il controllo.

- Dammela -

Ora che non c'era nessun altro a parte loro T/n poté impartire degli ordini diretti. L'uomo obbedì, prendendo la collana dal tavolo e porgendogliela. Cercando di mantenere lo sguardo su di lui, prese il gioiello dalle sue mani e se lo mise al collo, nascondendolo sotto la giacca.

- Riportami in negozio. Poi dimentica di avermi vista e torna a lavoro -

Quando varcò la porta, T/n poté finalmente lasciare che l'espressione trionfante che aveva trattenuto fino a quel momento le si formasse in volto. Toga, che non si era mossa di un solo passo da dove l'aveva lasciata, la raggiunse subito.

- Allora? Ce l'hai fatta? -

- Ovvio - le rispose ghignando e appoggiando una mano al petto, tastando la collana. - Hai chiamato Kurogiri? -

- Per di qua - annuì lei.

Toga le fece strada verso un edificio abbandonato, dove il warp gate di Kurogiri vorticava sinuoso in attesa di essere varcato.

- Ottimo lavoro Toga -

La bionda le sorrise, poi le due si lasciarono trasportare alla base dei Villains dove tutti gli altri le stavano aspettando. Non appena T/n sbucò dal portale, Shigaraki le andò incontro facendo vagare lo sguardo su di lei alla ricerca del bottino.

- Sei tornata a mani vuote - commentò aspramente, non vedendo alcun gioiello.

La ragazza alzò le mani, rivolgendo i palmi verso di lui. - Hai ragione, le mie mani sono vuote... - disse pentita. Poi, sfoggiando un ghigno subdolo, si abbassò la cerniera della giacca: tutti sgranarono gli occhi nel vedere l'enorme collana che T/n portava al collo. - ...Perché questa era troppo grande da tenere in mano -

- Ooohhhh... Ti sta proprio bene! -
commentò Toga con il luccichio dei diamanti che si rifletteva nei suoi occhi da quanto la stesse osservando da vicino.

Shigaraki riprese la sua solita espressione sinistra, iniziando ad applaudire lentamente rivolgendole un piccolo sorriso. - I miei complimenti T/n. A quanto pare Dabi non si sbagliava sul tuo conto, sei davvero un'ottima ladra -

Lei fece finta di spolverarsi le spalle con il dorso della mano.
- Oh smettila, così mi fai arrossire - rispose ironica.

Mentre lei continuava a parlare con Shigaraki e con gli altri, Dabi se ne stava rintanato in un angolo del capannone: la osservava da lontano, con lo stesso sguardo triste che aveva la sera in cui la andò a cercare.

Seguiva con interesse ogni suo piccolo movimento, ogni suo minimo cambio di espressione... Fino a quando un nuovo dolore non lo colpì. Non allo stomaco questa volta, ma al petto, e gli sembrò di vivere un deja vu.

Era estremamemte raro vedere un sorriso sincero sul volto di quella ragazza: il più delle volte si trattava di sorrisi orgogliosi o ghigni sprezzanti. Ma in quel momento, attorniata da tutte quelle persone che si congratulavano con lei, le sue labbra si erano curvate naturalmente all'insù e le sue guance avevano assunto una tonalità di rosa più accesa del normale.

Dabi aveva già visto sorrisi come quello in passato: era lo stesso tipo di sorriso che T/n gli rivolgeva dopo aver completato una missione insieme a lui. Quel sorriso che conduceva sempre ad un gioco di sguardi e che poi sfociava in un bacio passionale.

Ripensandoci gli venne istintivo mordersi il labbro inferiore, quasi riuscisse a percepire le labbra di lei premere sulle sue. Sospirò, abbassando lo sguardo. Non lo avrebbe mai ammesso, ma si era reso conto di avere nostalgia di quei momenti passati con lei.

Ad interromperlo dai suoi pensieri fu proprio T/n, la quale aveva notato che Dabi non si era ancora fatto vivo per rivolgerle qualche frase tagliente riguardo la sua mania di mettersi in mostra. Non appena lo vide seduto in maniera scomposta sulle travi di ferro, si allontanò dagli altri e lo raggiunse.

- Ehi, cos'è quel muso lungo? - gli chiese parandosi davanti al diretto interessato.

Il ragazzo la guardò accennando un sorriso, distogliendo lo sguardo quasi immediatamente. - Sempre sotto ai riflettori eh? - commentò a bassa voce.

T/n sorrise a sua volta nel sentire il suo finto tono derisorio, la collana che tintinnava contro la cerniera della sua giacca mentre prendeva posto accanto a lui.

- Cosa c'è? Sei geloso? - lo prese in giro dandogli una leggera spallata.

- Ma fammi il piacere, io geloso di te? - L'altra gli rispose sollevando un sopracciglio divertita, come per insinuare che fosse piuttosto ovvio.

- In ogni caso... - mormorò abbassando lo sguardo sul gioiello, - Shigaraki ha detto che questa è la mia paga per la missione di domani... Heh, praticamente mi sono dovuta pagare da sola -

Dabi finì col fare lo stesso, osservando come i diamanti risaltassero sulla sua pelle e come il loro luccichio andasse ad illuminarle il viso, rendendo i suoi occhi c/o delle vere pietre preziose. Sembrava creata su misura per lei.

- Dovresti indossarla domani alla festa - disse non staccandole gli occhi di dosso e vedendola voltarsi verso di lui.

- Dici sul serio? - chiese timidamente.

- Perché no? Quale miglior occasione per indossare uno sfarzo del genere? -

T/n sembrò rifletterci un attimo, tornando a guardare la collana come se al suo interno fosse nascosta la risposta alla domanda postale dal ragazzo.

- Sai cosa? Hai ragione. Domani verrò con questa - concluse convinta, già immaginandosi il figurone che avrebbe fatto tra gli altri invitati.

Prima che Dabi potesse dirle qualcos'altro, dalle voci ovattate in sottofondo che facevano da cornice alla loro conversazione i due sentirono Shigaraki chiamare nuovamente a sé la ragazza. T/n roteò gli occhi scocciata, rivolgendo un'ultima breve occhiata di congedo al moro e alzandosi in piedi per raggiungere il ragazzo incapucciato.

Il Villain la guardò allontanarsi: ad ogni passo che faceva dandogli le spalle sembrava che il vuoto lasciato dalla sua mancanza aumentasse dentro di lui, così come anche il desiderio di alzarsi a sua volta e seguirla... Come non aveva fatto quella volta.

- Oi, Spillatrice -

Il moro accennò un sorriso sghembo sentendosi chiamare in quel modo. T/n si era fermata a metà strada, voltandosi verso di lui e puntandogli un dito con fare intimidatorio.

- Ti conviene non fare le ore piccole stanotte. Vedi di riposarti a dovere, perché non ti lascerò mandare tutto all'aria domani - lo avvertì
ghignando, ma poi, vedendo la reazione divertita del ragazzo, si lasciò sfuggire un sorriso autentico. Dopodiché si incamminò nuovamente.

Seguendola con lo sguardo, Dabi riacquistò la sua aria nostalgica e vagamente annoiata. Appoggiò la testa al freddo muro di pietra dietro di lui, sospirando ancora una volta.

Dio... Mi manca da morire.

- Dabi? -

Sentendosi chiamare, il ragazzo si voltò di scatto, vedendo Mr. Compress andargli incontro con una delle sue biglie tra le dita.
- Per la missione - disse porgendogliela.

Il ragazzo prese l'oggetto tra indice e pollice, alzandolo verso uno dei buchi sul soffitto per osservarlo meglio in controluce: al suo interno era rinchiuso un costoso completo da sera. Nel vederlo corrucciò la fronte, leggermente schifato.

- Non metterò lo smoking -

- Voglio ricordarti che non si tratta di una semplice festicciola, ma di un ricevimento elegante. E per questo dovrai esserlo anche tu - spiegò Mr. Compress. - Inoltre, l'ho preso apposta per te. Sarebbe un vero peccato se non te lo mettessi... - insistette con aria abbattuta.

Il moro riappoggiò la testa al muro, mettendosi in tasca la biglia anche se controvoglia.

- Va bene... -

Sorridendo sotto il passamontagna, l'uomo lasciò Dabi da solo. A pochi metri da lui, T/n si rigirava tra le dita la sua biglia, ammirando con un sorriso il suo lussuoso abito da sera.

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STO GIRO NON ME LO DIMENTICO

Questo è l'annuncio pop up che i Villains userebbero per accalappiare nuove reclute su internet :")

Idea partorita da me e Agenore67 :")

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