Svegliati Wei Ying/ WangXian

16 anni dopo

Esamine sul letto e privo di energia, Lan Zhan, volle suonare per lui, in attesa del suo imminente risveglio. Perciò, sedette sul basso cuscinetto e come la più leggera delle farfalle, portò le sue fine dita sulle fini corde della sua inseparabile cetra, in una canzone del tutto tradizionale e a tratti con noti dolci. Ascoltandola si lasciò andare ad un poco di tranquillità, anche se in realtà l'angoscia e la preoccupazione che provava per quella figura ancora dormiente, lo stavano dilaniando pian piano, come faceva un pezzo di vetro con la carne, la tagliava fino a farla sanguinare, fino riuscire a fargli sentire quella tipica sensazione di dolore mista a bruciore. Ecco, era proprio questo che al momento stava provando.

Continuava a suonare e senza mai distrarsi, ogni tanto si assicurava che quel lui fosse ancora lí, non riuscendo ancora a realizzare di averlo ritrovato, e per di più dopo tutti quegli anni passati a cercarlo, ma invano. I suoi occhi ancora fissi sulla sua persona destinata, ora lo guardavano come se avessero appena ritrovato un tesoro perduto a lui caro.

Guardandolo, non poté fare a meno di pensare, che se c'era una cosa di cui al momento era sicuro, allora, era quella che da ora in avanti non avrebbe più commesso lo stesso errore. Non gli avrebbe più permesso di lasciarlo. Non gli avrebbe più permesso di farsi ancora una volta del male, e questo proteggendolo anche a costo della propria vita. Se la sua vita sarebbe svanita, allora, stava significare, che la sua parte mancante era svanita anche lei. Perché quella sua parte mancante significava vita. Perché, Wei Ying, era quella parte mancante. La sua anima gemella.

"Wei Ying... Svegliati".
Sussurrò più a se stesso che all'altro, mentre senza nemmeno rendersene conto, le sue guance vennero rigate da piccole gocce salate.

Gocce amare, all' essenza di tristezza e di mancanza, che avevano il potere di fargli capire, che ancora una volta, le sue emozioni non si erano ancora assopite del tutto, ed era così da quando quella persona vivace e espansiva era entrata come la forza di un uragano nella sua vita, cambiandola inaspettatamente. E a pensarla così, chi l'avrebbe mai detto che l'elegante e il serio Lan Wangji avrebbe mai rotto le regole serie del clan dei Lan Gusu. Non una, ma ne stiamo parlando ben di più. E chi l'avrebbe mai detto, che si sarebbe mai preso a cuore una persona come Wei Wuxian, che agli occhi degli altri risultava arrogante e traditore, ma non ai suoi di occhi. Sapeva che non era realmente così, era diverso e nessuno sarebbe mai riuscito a rimpiazzarlo. Perché al mondo non c'era nessuno come Wei Ying. Beh, questo era più che chiaro.

"Lan... Zhan".
Un mormorio appena udibile, ma che alle orecchie del diretto interessato venne captato chiaramente.

E fu così, che rialzandosi, Hanguang jun, non perse tempo ad andargli incontro. Ancora preoccupato ma con un po' di sollievo si sedette sul bordo del letto, proprio a fianco della persona che lo aveva chiamato. Prese una delle sue mani fredde, nella sua, e le strinse, come per fargli capire che era lí accanto a lui e che non lo aveva lasciato nemmeno per un secondo da quando aveva perso coscienza. Anche dopo ben tre lunghi giorni, era sempre rimasto lí, in attesa di rivedere i suoi occhi aprirsi.

Non aveva mai perso la speranza.

"Lan Zhan".
Si agitò nel sonno profondo, stringendo quella mano che teneva la sua ben salda.

"Wei Ying".
Lo chiamò con tono dolce, mandando giù il groppo che gli di era venuto a formare in gola.
"Sono qui, apri gli occhi".
Aggiunse piano.

Un senso di felicità lo pervase, quando vide che gli occhi di Wei Wuxian si aprirono in modo lento, come per abituarli al mondo circostante, dopo tanto buio, che lo aveva invaso. Hanguang jun, dischiuse le labbra, come era il solito a fare, e vendendo che quella persona tentava di tirarsi a sedere con fatica, si premurò di aiutarlo. Si alzò e con un braccio sulla schiena e l'altro sul braccio lo aiutò nel suo intento.

"Non devi sforzati".
Lo rimproverò dolcemente, incastonando gli occhi in quelli angosciati dell'altro e per poi riprendere il proprio posto.

"Grazie".
Disse debolmente Wei Wuxian.

Ci furono dei secondi di silenzio, dove ci furono solo uno sguardo fisso da parte di Lan Zhan, e quello sfuggente di Wei Ying. Wei Wuxian sapeva che doveva dire qualcosa, ma quello sguardo trafiggente non glielo permetteva. Anzi, lo intimava di non parlare. Ma doveva dire la sua, anche se qualche stupidaggine. A dire la verità, non gli era mai piaciuto vedere Lan Wangji cosí serio e preoccupato, lo faceva stare male. Non voleva essere la causa di quel suo malessere.

"Non c'e bisogno di guardarmi così. Lan Zhan... tu... tu non hai niente a che fare con me e come questo non devi sentirti colpevole e di sentirti di prendere le parti del volermi proteggere. Non siamo niente e come tale, devi essere solo libero".
Prese un momento di pausa per riprendere il fiato. Sí, proprio perché dicendo ciò, non stava solo ferendo la persona che ancora non voleva lasciargli la mano, ma stava anche ferendo se stesso.
"Di quello che faccio io, a te non deve importare. Le decisioni sono mie e anche se sbaglio sono pronto a pagare" aggiunse, tirando sú con il naso.

Era vero, ma non per Lan Zhan, il quale la pensava ben diversamente. Lui al momento decise solo di ascoltare quelle assurdità senza alcun reale senso. La verità era che sapeva come pensava la testa di Wei Wuxian, ma non poteva farci nulla. Da quante ne aveva dette aveva pure perso il conto, ma non si era mai tirato indietro. Nonostante tutto, nonostante le voci che fuori circolavano, lui gli era sempre rimasto al fianco, e adesso non poteva fare diversamente. Lo guardò e poi decise che era giunto il momento di metterlo a tacere.

"Tu la pensi così. Ma per me è diversamente, sei la mia anima gemella e come tale non potrei fare a meno di proteggerti e preoccuparmi per te. In tutti questi anni della tua scomparsa, ho continuato a cercarti. Non ho mai abbandonato l'idea di farlo. Sapevo, anzi ero sicuro che prima o poi ci saremmo incontrati nuovamente. E ora che è successo, non permetterò che tu ti faccia di nuovo del male, a te, alla tua mente o al tuo cuore, se ti succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai. L'unica cosa che voglio, che desidero, è quella di continuare a rimanere al tuo fianco"rispose con tutta la sincerità di cui disponeva.

Wei Ying, senza parole, rimase a guardarlo, senza però riuscire a capire per davvero ciò che aveva sentito, il tutto gli sembrava ottavato e distante. Davvero Lan Zhan pensava questo?

Ma guardandolo, non poté fare altro che capire che era realmente così. Lan Wangji ci teneva a lui e glielo aveva sempre dimostrato. Sorrise distrattamente scuotendo il capo e per poi rivolgere lo sguardo in quello di Lan Zhan ancora nel suo. Serio e con gli occhi che facevano traspirare finalmente e per la prima volta tutti i suoi veri sentimenti.

"Hanguang jun".
Disse, per poi attirarlo dalla tunica verso di sé e in quel momento ne approfittò anche nel rubargli un bacio a fior di labbra.

Lan Wangji per niente sorpreso, portò le labbra all'insù, fino a formare un sorriso appena visibile, non si spostò dalla posa in cui era finito, le mani ancora sul materasso ai fianchi del suo impertinente. Lo guardò con desiderio e passione e in quel momento desiderava anche un altra piccola cosa.

" Fai l'amore con me".
Annunciò Lan Zhan, per niente imbarazzato da ciò che disse.

Dopo un primo intontimento e sgranata d'occhi, Wei Wuxian, non se lo fece ripetere, perché in fondo era ciò che desiderava anche lui. Voleva unire i loro cuori, i loro respiri, ma più di ogni altra cosa le loro anime. Voleva che diventassero una cosa sola.

Con trasporto chiuse gli occhi e lo baciò nuovamente, ma stavolta con più passione sfrenata e senza censure. Le sue mani andarono a stringere il collo dell'altro, fino a portarlo completamente sopra di sé, fino a che i loro corpi non furono completamente distesi. A Lan Wangji, non gli rimase altro che seguire i suoi movimenti. Senza alcuna fretta, si spogliarono gettando li abiti a terra e per poi prendere ad accarezzarsi ogni centimetro della pelle scoperta, imparando a conoscere le forme. Continuarono a baciarsi senza mai lasciare le reciproche bocche, ma approfondendo quel gioco. E non passò poi molto dal volersi presto unire, così Lan Zhan, fece suo quel corpo amandolo e apprezzandolo.  Wei Wuxian, con le gambe circondate intorno al bacino dell'altro, si ritrovò a stringerli i lunghi e setosi capelli scuri, completamente sotto estasi delle sue cure. Continuarono ad amarsi, fino a quando ben presto i due esplosero nella dolce essenza dell'atto appena compiuto, e per poi addormentarsi uno tra le braccia dell' altro in un intreccio di corpi nudi e sudati, in quel battito impazzito dei loro cuori appagati.

The End.

Nota Autrice: specifico, che questo capitolo, non è altro che ispirato alla apparizione di Wei Ying dopo quei 16 anni.

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