Piccoli ricordi / YiZhan
24 Aprile 2019
Xiao Zhan x Wang Yibo
"Se c'è una cosa che Ge Zhan ama, quella è sorridere sempre" disse, senza starci a pensare troppo.
E io non potei fare altro che sorridere, confermando la pura verità che aveva detto. Era incredibile come quel ragazzo avesse imparato a conoscermi. A conoscere ogni mia sfumatura e lato. Imparando anche ad apprezzare ogni mio alto e basso. Non c'era una cosa che di me, ora non conoscesse. E la cosa è reciproca.
Legati dagli stessi sentimenti e anche se diversi, in un certo senso, uguali nelle loro differenze. Sin dalla prima volta che ci conoscemmo, capii che il lui avrei potuto trovare quella persona che cercavo, quell'amico unico con cui potermi confidare e sentirmi me stesso, senza avere la paura di essere disprezzato. Quell'anima gemella di cui sentivo il bisogno di unirmi in un solo battito e solo con Bo Bo, sono riuscito a trovare ciò di cui stavo cercando da troppo tempo ormai.
Il nostro primo incontro avvenne sul set di "The Untamed", quando mi presentarono quello che doveva essere il mio compagno, a primo impatto mi aveva dato sin da subito una buona impressione. Un tipo a posto e tranquillo, forse anche un pò troppo taciturno, che non si avvicinava facilmente agli altri, ma che con me le cose furono ben diverse. Dalle nostre prime riprese avevamo avuto del buon feeling. Era come se stare uno di fianco all'altro ci venisse spontaneo, così come anche le azioni che si seguivano. Non so come poterlo spiegare, ma non dovevamo mai sforzarci di recitare le parti e li sguardi, venivano tutti da sè. Specialmente nei momenti tra Wei Ying e Lan Zhan. Era come se eravamo destinati a interpretarli, ma con la semplicità di Xiao Zhan e Wang Yibo.
Poi, nei momenti di pausa c'è stato anche il modo di parlare e conoscerci, e come dice sempre Bo Bo, per fare amicizia ci vuole più tempo, non puoi diventare amico di qualcuno in quel piccolo lasso di tempo e io a quel punto, non potevo che non essere più che d'accordo con lui. Prima che diventassimo davvero amici, giorni ne erano passati, ma da qualche non mi era sfuggito, era che, Wang Yibo, non era tipo che si avvicinava facilmente. Avevo avuto modo di vederlo con li altri, quando tentavano di avere un discorso con lui, ma lui si limitava a dire solo qualche frase e che non fosse di troppo. Preferiva rimanere in disparte, serio. Ma non con me.
Avevamo instaurato un ottimo rapporto, per non dire intimo. Così tanto, che spesso, anziché di comportarci da seri nel set, venivamo ripresi dal regista, a causa del nostro comportamento da bambini. Ma nonostante questo, niente riusciva a fermarci. Ci prendevamo in giro, per poi finire di picchiarci a vicenda, ma senza con reale forza, erano solo piccoli schiaffetti. E questa è una delle cose che Wang Yibo ha ammesso che lo rendessero felice. Quello di arrivare sul set, per poi picchiarmi anche senza un parere preciso. Così eravamo fatti.
E ora che ci ripenso, mi viene da ridere quando ripenso a quel giorno in cui avevamo avuto del tempo di riposo a disposizione, ma io anziché di passarlo con lui, come ogni volta, mi ritrovai concentrato a rispondere dei messaggi che mi erano arrivati su Line. Parecchi direi che erano parte di mia madre e mia sorella, le mie due donne. Le due donne che amo più della mia stessa vita e di cui la mancanza ne se sento tanta, poiché non ci possiamo vedere più spesso.
Ma ritornando a noi, mi ricordo un particolare di quel giorno, mentre ero così preso dal mio cellulare, non mi accorsi di Wang Yibo che tentava in tutti i modi di attirare la mia attenzione, me ne accorsi solo quando lo sentii chiamarmi in tutti i modi possibili e immaginabili, come lui il più delle volte mi chiamava. Seduto sul tetto continuava a chiamarmi "Ge Zhan, Wang Ying, oppure, Patriarca Yiling e poi di nuovo Xiao Zhan" mi divertiva un sacco questa cosa, in colpa non mi sentivo. Mi limitai solamente a fingere di ignorarlo. Anche se in quel momento non lo guardai, riuscii a immaginarmi perfettamente la sua faccia da cucciolo che metteva quando non gli prestavo attenzione.
"Sono impegnato" gli dissi poi, senza guardarlo, omettendo però la verità.
E lui, mi rispose che non era giusto che io ogni volta dovevo ignorarlo così e a quel punto non c'è la feci più e risi. Il tono in cui lo aveva detto, era così tanto sicuro di sé che non riuscii nemmeno ad obbiettare.
Allora, per fargli capire che questo non era sempre vero, gli dissi di scendere e di raggiungermi, perché c'era una cosa importantissima a cui ci tenevo che lui sapesse. Mi ricordo che non ci mise molto per scendere da quelle scalette che lo avrebbero condotto a terra.
Una volta che lo vidi giù, mi apprestai dal raggiungerlo con un grande sorriso in faccia, di chi la sapeva lunga. Lo afferrai dalla lunga manica azzurra e gli mormorai di seguirmi silenziosamente, senza chiedermi niente. Lui si limitò solamente ad obbedirmi.
La notte fuori era tranquilla, il cielo invece era rischiarato da quello mezzo spicchio di luce contornato da tanti piccoli puntini bianchi e luminosi. La leggera brezza serale che mi sfiorava il viso, mi incitò a chiudere gli occhi, lasciandomi andare a quella sfuggevole carezza. Era tutto così perfetto, che riuscivo a sentirmi in pace anche con me stesso. Una volta che riaprii gli occhi fu pronto per lasciare libere quelle parole, che per un poco di tempo furono incatenate in me.
Lentamente mi voltai verso di lui, per vedere il suo bel viso ovale, ora illuminato dalla luce pallida della luna, incorniciato da ciocche setose e scure che li ricadevano in avanti. Baciato dal raggi lunari sembrava per davvero un angelo. Un Angelo dal sapore di buono e dal sangue dolce. Un angelo di cui avevo capito di amare e che non potevo ignorare. Lo volevo. Desideravo Wang Yibo tutto per me e solo per me. Da ora in avanti lo volevo quotidianamente nella mia vita e in sottoforma di qualcosa in più, che un semplice migliore amico.
Questo era quello che pensai in quel momento, i suoi occhi scuri nei miei ebbero il potere di farmi mandare una forte scarica di brividi lungo la schiena, come se dietro di me ci fosse stata qualche strana presenza, ma non era così. Era solo ciò che mi faceva provare ogni volta che mi guardava,
con quella luce di pura ammaliazione ed ammirazione. Quelle labbra rosee carnose e dischiuse mi fecero venire una voglia matta di toccarle. Di sentire la loro morbidezza con i polpastrelli e il loro sapore con le labbra. In quella notte avrei tanto desiderato poterlo amare senza un domani.
E così, su due piedi decisi di essere schietto, senza ripensamenti. Gli confessai i miei sentimenti proibiti. Omettendo però da quanto tempo avessi incominciato a covarli e dopo questo rimasi in attesa di una sua parola. In un primo momento ebbi l'impressione di essere stato forse un po' troppo azzardato, ma davvero, non avevo più alcun potere di fermare ciò che sentivo. I miei sentimenti uscivano come un fiume in piena, scorrevole e cristallina. In quei momenti di silenzio, riuscii anche a sentire chiaramente il rombare del mio cuore, mi fischiavano le orecchie, le mie mani sudate, erano tutti segnali di ansia. E sí, avevo un ansia da fare girare la testa. E lui continuava a rimanere in silenzio, con un espressione impassibile, ma che con quegli occhi che avrebbero detto ciò che a parole non sarebbe mai riuscito.
Ma quello che avvenne dopo, fu ciò che più mi sconvolse. Successe tutto così all'improvviso. In uno scatto veloce le sue labbra sigillarono le mie, il mio corpo venne circondato da due braccia e la mia schiena che presto venne accarezzata da quella lunga mano. Non so, se ero più sconcertato del fatto che Bo Bo avesse fatto un gesto del genere o se più il senso di stordimento e felicitá che stavo provando. Con certezza, sapevo solo di sentirmi così leggero che sentivo che da un momento all'altro, sarei potuto anche volare come un palloncino guidato dal vento, verso il cielo. Stavo così bene, che ne volevo di più. Sapevo che dopo questo le sue calde labbra sarebbero state la mia droga più ricercata e lui sarebbe stato l'ossigeno che i miei polmoni necessitavano. Non avrei potuto fare più a meno di lui.
E dettato da tutti quei sentimenti, a mia volta lo strinsi a me, fino ad inebriarmi dal suo profumo fruttoso.
Presto mordicchiai il suo labbro inferiore fino a farglielo dischiudere di più e per poi chiedergli l'accesso. Ma, fu lui a prendere l'iniziativa spingendo la sua lingua nella mia bocca, mi accarezzò dolcemente il palato e per poi farla incontrare con la mia di lingua. Una danza profonda e salivosa si venne a creare, riempiendo il silenzio dai schiocchi e di ansiti. Un bacio che risucchiò tutta l'aria di cui ne sentivo il bisogno, ma che era anche stata in grado di fare accrescere qualcosa all'altezza del bacino. Un qualcosa che poco mi dava fastidio. Per non parlare poi, del caldo asfissiante che stavo provando, giurerei che in quel momento fossi stato più caldo del sole ardente che bruciava sulle sabbie del deserto e Wang Yibo non era altro che la mia pioggia. La pioggia che cercavo. Che speravo mi regalasse un poco di quella freschezza che stava portando con sé.
In realtà, non mi sarei mai aspettato che Yibo, provasse lo stesso desiderio e prima di questa sera non lo avrei mai detto. Sí, c'erano stati dei sguardi che sembravano farmi capire di più, ma che in qualche modo, sino ad oggi, non ero stato troppo a captare quei segnali. Non volevo che fosse solo una mia immaginazione, qualcosa che la mia testa si era divertita a creare e solo per poi farmi ripiombare nella realtà. Dove poi non era affatto così. E invece, credo di essere stato abbastanza stupido da avere pensato una cosa del genere. È tutto completamente diverso. Se ora ci penso, Bo Bo aveva sempre preferito fare parlare le azioni anziché le parole.
Agendo in quel modo, mi ha voluto espressamente fatto capire che prova qualcosa per me e adesso che ne ho la certezza, voglio lanciarmi a piena anima nel nostro sentimento che col tempo si sta vendendo a creare.
Senza fretta, ma col giusto tempo. Proprio come un fiore che sta aspettando il momento giusto per sbocciare in una bellissima rosa.
The End.
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