Perfezione
Questa one-shot contiene contenuti forti, ovvero torture e abusi, anche se non descritti nello specifico, se siete sensibili non leggete.
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Frantumai lo specchio.
"No! Non lo accetto! Non lo accetterò mai e poi mai!"
L'intera foresta era in fiamme.
"Non posso essere imperfetto! Io sono Ghirahim! Patriarca dei maghi! Io DEVO essere perfetto!"
L'incendio attorno a me era niente a confronto della mia furia.
"Mio signore..."
"Boblin?! Come ti permetti?! Come ti permetti di interrompere le mie riflessioni?!"
Dei kunai apparvero al mio comando e lo trafissero come un puntaspilli.
"Così impari..."
Apparve un altro specchio, mi avvicinai piano.
Portai lentamente la mano destra al volto per scoprire l'occhio sinistro.
Un rombo nero.
Diedi un pugno allo specchio e mi accasciai a terra.
"No... No..."
Delle lacrime solcarono lentamente il mio viso.
"Perché?! Perché mi ha fatto questo?!Non mi sono mai ribellato! Sono sempre stato un servo fedele!"
Sentii un rumore.
"Chi va là?!"
Puntai la spada.
"Chi osa disturbarmi?!"
Un ragazzino si fece avanti.
Un ragazzino dall'aria familiare.
Lo guardai e lo riguardai.
Niente, nessun difetto.
Scoppiai istericamente a ridere.
Il ragazzino si mise in guardia.
Mi fermai di botto guardandolo con furia.
"Beh?! Allora?! Cosa aspetti?! Avanti! Mostrami il tuo difetto!"
Lui parve non capire.
Una improvvisa illuminazione mi colpì, insieme a un'altra ondata di furia.
"Perché tu?! Perché tu si e io no?! Io sono superiore a te stupido Hylia!"
La mia spada nera mi comparve tra le mani.
"Ti farò soffrire come lui ha fatto soffrire me facendomi questo!"
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"Basta! Ti prego... Basta!"
La frusta colpì di nuovo la mia schiena.
Urlai dal dolore.
Mi diede così tante frustate che persi il conto, ma l'ultima fu di sicuro la peggiore.
Me la diede sotto l'occhio sinistro.
Peccato solo che la punta, a cui era stato precedentemente applicato un coltello, colpì il mio orecchio sinistro.
"E con questa sono mille"
Esordì una fredda voce divertita alle mie spalle.
Per quanto le catene legate ai mie polsi e al mio collo mi impedissero di muovermi, sapevo perfettamente di chi si trattava.
"P-padrone... Basta vi scongiuro"
La gola mi bruciava terribilmente e le lacrime sostavano ancora sulle mie guance, ormai avevo perso ogni energia.
"Sei un buon servo, Ghirahim"
Disse con la sua voce fredda, senza tono.
"Ma mi hai profondamente deluso, e questo comporta una punizione, una punizione molto lunga e dolorosa"
Trasalii.
"Ora Ghirahim, questo era solo un assaggio"
Le catene che legavano i miei polsi scomparvero.
"Non ti punirò in una sola volta, altrimenti non ci sarebbe divertimento"
Disse per poi scoppiare in una risata inquietante.
Poi si allontanò, lasciando il giovane mago solo, in quella sala delle torture.
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Partii all'attacco.
Tutta la mia furia si manifestò in ogni singolo fendente che tirai.
Per quanto Link si sforzasse di attaccare, io ero più veloce e ogni attacco tentato equivaleva a un rischio piuttosto alto.
Mi fermai per riprende fiato, Link fece lo stesso.
Così irritante.
"Inutile essere umano, ti farò provare il vero dolore come è successo a me inizia a pregare la tua adorata Dea perché non hai idea di quanto ti farò soffrire"
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Ero accasciato al suolo.
Gli occhi privi di ogni emozione.
Tremavo, ma non per il freddo.
Tremavo per la punizione appena subita.
Per la violenza appena subita.
Sin dalla prima punizione, mi chiedevo quale sarebbe stata la prossima.
Stavolta invece, volevo solo restare lì, accasciato al suolo.
Non riuscivo nemmeno a guardarmi.
Mi facevo schifo da solo.
Esatto, schifo.
Alzai piano le braccia, da bianco pallido erano diventate nere.
La seconda parte della mia trasformazione, la seconda parte della mia punizione.
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"Padrone"
Riconobbi quella voce meccanica.
"Padrone, ritengo che questo sia probabilmente uno sfogo da parte di Ghirahim, consiglio prudenza e pazienza"
"Allora sei davvero dalla parte dell'Eroe! Codarda! Vieni fuori da quella dannata Spada e combatti come un tempo! Avanti, cosa aspetti sorella?!"
Link si mise in guardia.
"Ma che carino, cerchi di proteggere quella bastarda traditrice"
Link corse verso di me per attaccarmi.
"Troppo lento"
Schioccai le dita e mi teletrasportai dietro di lui.
"Per stavolta ti lascerò andare, la battaglia finale è vicina... Non vedo l'ora di ucciderti nella mia vera forma"
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"Ghirahim... Questa è la tua ultima punizione"
Disse guardandomi.
"La prima era per renderti indistruttibile, e ora lo sei"
Sentii le cicatrici sulla schiena bruciare.
"La seconda per toglierti ogni genere di sentimento che non fosse la rabbia e l'obbedienza"
Un brivido mi percorse la schiena.
"E ora, questa servirà per plasmare il tuo corpo... Farà molto male"
Detto questo schioccò le dita e sparì.
Sapevo già cosa sarebbe accaduto, l'avevo sentito parlare.
Chiusi gli occhi aspettando l'inesorabile e crudele destino.
Perché tutto questo? Perché a me?
Non lo so.
Non sarei riuscito a scappare nemmeno se ne avessi avuto l'occasione.
Io ero nato come arma.
E come arma sarei morto.
Il metallo bollente ricoprì il mio corpo attaccandosi alla mia pelle.
Bruciava talmente tanto che pensai di potermi liquefare.
Urlai, urlai talmente forte che la gola quasi non la sentii.
Quando tutto finì, io ero di metallo.
Ero diventato una vera spada.
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