One Shot n. 2
Nico's PoV
Questa volta Will si è superato in stupidità, come può essergli venuta in mente un'idea così malsana? Già stiamo poco con i nostri genitori divini, perché dovremmo anche fare una cena io, Will ed Apollo? So già che finirà male: sicuramente Solace riderà con suo padre tutto il tempo mentre io arrossisco dietro ad un tovagliolo... Ma quando Apollo mi farà delle domande, lì sì che la vedo male.
Se esagerassi con l'alcool otterrei l'effetto contrario: inizierei a parlare troppo e metterei in imbarazzo tutti, per poi accorgermi solo la mattina seguente quello che ho fatto.
《Dai, Nico! È un'idea carina!》disse Will.
《Vuoi morire?》risposi, forse un po' troppo diretto.
《So che mi ami, di Angelo. E questo comporta anche la sopportazione verso le mie idee fantastiche》Odio ammettere che aveva ragione.
《Ok, allora è deciso. Farò una figura di merda.》affermai con voce sarcastica, nonostante sapevo che sarebbe andato tutto peggio di quanto potessi immaginare.
Era già notte e la cena era la sera dopo, così Will mi baciò e ci mettemmo a dormire, anche se io non ci riuscii molto facilmente. Mi sentivo Dr. Strange, come quando guarda tutti i futuri possibili e ne vede solo uno in cui Gea sopravvive, solo che io non sono riuscito a pensare neanche ad una possibile futura cena in cui sopravvivevo io.
Il mattino seguente mi svegliai senza trovare Will, al suo posto c'era un biglietto sul comodino:
"Hey Deathboy ♡ questa sera al ristorante alle otto, ti faccio una sorpresa.
-Will
p.s. Sei così carino quando dormi!"
《Io non sono carino!》dissi inutilmente ad alta voce.
Decisi di iniziare a prepararmi per la sera fin da subito, soprattutto psicologicamente. Andai a comprare un Happy Meal, mi aiuta a pensare; capii di dover stare al gioco di Solace per non fare brutta figura, seguirlo restando me stesso... un po' difficile. Scelsi che vestiti mettere, la pettinatura, le scarpe, ma soprattutto l'espressione che avrei dovuto fare quella sera per l'incontro con Apollo. Ero veramente a disagio: non solo era un dio, era anche il padre del mio ragazzo. Se non gli piacessi? Dovrei lasciare Will, vederlo di nascosto? Perché io dovrei incontrare Apollo se Solace si rifiuta sempre di fare un giro negli inferi? Non lo trovo giusto.
Arrivarono le otto meno un quarto e dovetti andare al ristorante, aiuto. Credo che mi stesse venendo da vomitare mentre mi mettevo in viaggio, non credo sopravvivrò. Forse sono troppo drammatico, ma non ho davvero la minima idea di quello che succederà. Forse dovrei tornare a casa e dire che mi sentivo male, perché era la verità; tuttavia decisi di evitare una maledizione da Apollo per non aver mangiato, mi feci forza ed entrai nel ristorante.
Will e suo padre erano già lì che mi aspettavano, una sensazione di panico mi attraversò per tutto il corpo, volevo scappare, ma fortunatamente non lo feci.
《B-buongiorno》 balbettai.
《Nico, è sera》mi fece notare Will. Ma io ero troppo impegnato a fissarlo nel suo smoking attillato che lo faceva brillare di luce propria. Stessa cosa non si può dire di Apollo, lui brilla già da sé.
《Certo, che imbranato. Scusa Sunshine》io non parlo mai così, che mi è successo? 《Allora ci sediamo?》
《Certo, ho molta fame!》rispose Apollo con mio grande stupore, credevo che fosse troppo "super fighissimo" per parlare con me.
Ci sedemmo e, guarda caso, il tavolo era il numero 13, questo mi diede speranza.
《Voi cosa ordinate?》chiese interessato Apollo.
《Pasta al ragù》risposi velocemente.
《Bolognese?》continuò il dio del sole.
《Bhe, deve sapere che il ragù alla bolognese non è altro che ragù come in tutte le altre città, non so perché all'estero lo chiamino così》Ero imbarazzatissimo, mi aspettavo una maledizione per averlo contraddetto; invece ridendo disse:《Non ne avevo idea, mi sono sempre chiesto come fossero i vari ragù nelle diverse città, ora lo so》
《Comunque esistono vari tipi di ragù: classico, al prosciutto, alla salsiccia, alle olive, ai datteri, anche alcuni con il pesce ora che ci penso...》Will mi guardava confuso e stupito allo stesso tempo, probabilmente anche lui si aspettava che avrei fatto un disastro. Io gli sorrisi compiaciuto, come a sfidarlo. Capii dal suo sguardo che accettò la sfida, la battaglia era iniziata, anche se non sapevo esattamente quale battaglia...
Will P.o.v.
Avevo ripetuto a Nico almeno un miliardo di volte che con mio padre non si doveva fingere di essere qualcuno altro, ma lui i miei consigli se li era infilati dritti dritti nel punto che piace a me e mi aveva sfidato. Sapevo benissimo come provocarlo, mio padre sapeva come ero fatto, perché, insomma... Anche lui era così.
《Hey papà, come vanno le cose li sull'Olimpo?》chiesi fingendo che quel gioco di sguardi tra me e Nico non fosse mai avvenuto. Mio padre si passò una mano tra i capelli biondi, oggi aveva scelto di assumere delle sembianze più o meno simili alle mie per rendere più credibile la nostra scenetta padre-figlio; era molto più robusto di me, più biondo, aveva gli occhi dorati, le lentigini e un abbronzatura spettacolare.
《Beh, Will, mi aspettavo di dirtelo da un po' e questa mi sembra la cena giusta per dirtelo...》Mio padre mi sorrise, mostrando i suoi denti bianchi. Quando sorrideva ti sembrava di essere capitato in un film degli anni '50, quelli con i capelli sempre asciutti, le giachette di pelle e il sorriso che lasciava sempre un piccolo luccichio.
《Ho acquistato un nuovo carro》disse infine. Nico mi guardò come per chiedermi "Ma che cazz...?"
Io ero basito, mi aspettavo qualcosa di grande come "Mi sono fidanzato" oppure "Mi sposo" e invece, eccolo qui mio padre.
《Se volete poi vi faccio fare un giro》 disse entusiasta prendendo a morsi il pane che avevano messo al centro del tavolo. Era capitata l'occasione che mi aspettavo 《Beh, chiedi a Nico papà, insomma so che a lui non piace stare molto sopra...》Nico sputò tutta l'acqua che aveva in bocca nel bicchiere, e in due millisecondi il colore della sua pelle era diventato viola, aveva iniziato a sudare e balbettava cose intense come 《Io... No, però si si... insomma certo che no, però insomma certo mi piacerebbe però no...》Mio padre scoppio a ridere.
《Nico se mi facevi finire... intendevo dire che non ti piace stare sopra il cielo, insomma non ti piacciono le grandi altezze."》Avevo l'imprensione che Nico stesse per svenire, balbettava scuse e beveva l'acqua che aveva precedentemente sputato, si infilava pezzi giganti di pane in bocca sperando che lo avrebbe fermato dal dire stupidaggini.
《Beh, Nicolas, insomma so benissimo che voi giovani fate queste cose, insomma non sono mica un padre vecchio come Zeus, anche io alla vostra età come passatempo facevo...》Lo interruppi 《gli origami...》lo fissai intensamente sperando che capisse, e fu così perché mio padre mi fece l'occhiolino e continuò 《Sì, facevo gli origami con ragazzi e ragazze, a volte separatamente, a volte invece con tutti e due insieme》Io guardavo sempre più basito. Che cosa stava facendo? Ma non sembrò notare la mia preoccupazione perché continuò con aria sognante.
《Credo che non si smetta mai di imparare a fare... gli origami, ma Nico...》 disse mio padre fissando il mio ragazzo 《...la cosa che più mi ha stupito è che non pensavo fosse il mio Will a stare sopra!》Mi strozzai con la mia stessa saliva mentre mio madre mi dava una pacca sulla spalla, quello era il momento perfetto per andare andare a trovare il padre di Nico negli inferi: volevo sprofondare. Guardai mio padre traumatizzato, mentre lui rideva. Sì, avete capito bene, io stavo morendo e quello stronzo di mio padre rideva. Dopo quell'orribile battuta di mio padre, c'era stato un silenzio tombale da parte mia e di Nico, mentre mio padre, il caro divino Apollo continuava a raccontarci le storie sulle sue vecchie fiamme. Nico mi prese la mano e la strinse finché non arrivò il cibo che avevamo ordinato. Misero davanti a mio padre un piatto di pasta alle vongole, a me una bistecca e a Nico la sua tanto desiderata pasta al ragù, mio padre ci diede il consenso (che noi non avevamo chiesto) per mangiare.
《Com'è la pasta Nicolas?》Gli chiese mio padre mentre mangiava con grazia le sue vongole.
《Beh, è spettacolare signore, vuole assaggiare?》Apollo inarcò un sopracciglio 《Siamo ripiombati nel voi? Nicolas, puoi darmi del tu. E grazie per l'offerta, ma devo rifiutare, sto seguendo ora una nuova dieta che mi impedisce di mangiare carne rossa. Ora tu ti chiederai a cosa serva la dieta a un tipo fico come me, beh Nicolas, ogni tanto ho bisogno anche io di sembrare un umano, e questo mi ricorda che devo andare in bagno》disse mio padre alzandosi e dirigendosi verso il bagno. Appena non fu a portata di orecchio Nico si giro verso di me e mi diede un pugno 《Non fare mai più battute del genere!》Mi massaggiai la zona colpita dal ragazzo, per quanto Nico sembrasse un panda coccoloso, e deboluccio, non lo era, anzi faceva molto male.
《Dai, Deathboy non fare così, mi hai provocato》dissi mordendomi il labbro inferiore in modo sensuale.
《Cazzo, Solace, non fare così... almeno non qui. E poi dì a tuo padre di smetterla di chiamarmi Nicolas, io mi chiamo Nico!》
Io risi 《Diglielo tu, scusa》Nico mi fulminò con lo sguardo《Non posso》
《E perché no?》
《Perc... snimbrz》
《Che?》
《Perché... snimbz》
《Di Angelo, non capisco devi scandire le parole》
《PERCHÉ SONO IN IMBARAZZO OK?》
《Ok, non c è bisogno di urlare, né di essere in imbarazzo. Hai visto no, mio padre è uno molto tranquillo》
Nico mugugnò qualcosa in italiano e poi mi guardò col broncio. Era leggermente sporco di ragù nell angolo della bocca, così mi avvicinai a lui e gli leccai quella parte per poi passare con la lingua su tutto il suo labro inferiore, e infine mordicchiarglielo dolcemente, Nico si staccò da me e chiuse le gambe di scatto.
《Mmm... buono il ragù di Angelo》
Nico era diventato tutto rosso.
《Solace, cazzo! Mi fai venire dei gran problemi ai pantaloni se fai così》Io risi, un po' era quello l'intento. Mi avicinai al suo orecchio e gli bisbigliai 《Beh, Deathboy, se ti comporti bene, poi ti faccio vedere come si fanno gli orgami Ho imparato nuove tecniche...》
Nico strinse ancora più forte le gambe, aveva la pelle d'oca e sentivo che il suo respiro era accelerato.
Mio padre tornò e ci sorrise.《Cosa mi sono perso?》
Io guardai Nico 《Niente di speciale papà, tranne il fatto che Nico vorrebbe ricordati di chiamarlo come lo chiamano tutti》
Mio padre si sbattè una mano sulla testa come per significare che fosse ovvio 《Ah, scusami Nico, il fatto è che ci sono così tante cose qua dentro...》disse indicandosi la testa 《...che a volte rimuovo informazioni importanti.》
Nico's PoV
Ero traumatizzato ed eccitato per ciò che era appena successo. Avevo voglia di andare a casa e sbattere Will contro il muro, ma fortunatamente riuscii a trattenermi davanti a suo padre.
Continuai a mangiare la mia pasta mentre nella testa mi rimbombava la voce di Will che diceva suadente "buono il ragù, di Angelo" così mi tornarono in mente tutte le volte in cui segretamente avrei voluto trascinare Solace nel mio letto a causa di una di quelle sue frasi provocatorie sussurrate all'orecchio in pubblico (stranamente mi accorsi anche che la maggior parte delle volte erano presenti Jas e Pip). Capii che se non mi fossi trattenuto lui avrebbe vinto la sfida e questo non doveva accadere, lo faceva apposta quello stronzo, per mettermi in imbarazzo ed io l'avevo pure ammesso. Stava vincendo, cavolo, ho dovuto esagerare: per sicurezza mi ero portato una fialetta di alcolizzante, credevo sarebbe servita a me, ma per puro caso il liquido all'interno scivolò nella Coca Cola di Will. Ops.
Non credevo che una persona potesse mettersi così in imbarazzo senza neanche accorgersene e stranamente non mise in imbarazzo me. Avevo osato con quell'azione, pensavo si sarebbe subito messo a parlare di mie vicende imbarazzanti, invece parlò delle sue. Un po' di sobrietà c'era ancora in lui, ma non abbastanza da fargli vincere la sfida.
Inoltre mi misi a lanciargli sguardi provocatori come faceva lui con me, gli misi una mano sulla gamba e mi morsi il labbro più volte. Ok, forse sono un po' sadico, ma funzionò! Ad ogni secondo che passava Will era sempre più palesemente eccitato, ingoiò il dolce appena ordinato e continuava a chiedere impaziente di andare a casa, quasi mi è dispiaciuto per Apollo che non capiva cosa stesse succedendo. Io da brava persona malvagia continuavo a conversare col dio del sole mentre Solace mi pregava di andare a casa come un bambino, oh no, stavo iniziando a voler andare a casa anch'io...
《...e quindi lei ha detto "Hai una gomma?" e mi sono messo a cercare nell'astuccio e lei "Intendevo da masticare" AHAHAHAHAHA!》
《Oh, molto divertente, Apollo. Il conto!》cercai di chiamare il cameriere. Una ventina di aneddoti dopo pagammo e ci dividemmo, Will ed io andammo a casa e Apollo... bhe, si mise alla guida del carro nuovo. Solace stava iniziando a capire di aver perso la sfida.
《Hai barato!》disse.《La Coca Cola è una bevanda analcolica!》
《Bhe, allora si vede che Jason si è fatto assumere come cameriere per spiarci e ha voluto movimentare la serata.》affermai con indifferenza.
《Non era Jason che continuava a mordersi il labbro》
《Me lo hai morso anche tu!》
《Mi hai messo una mano sulla gamba》continuò in tono accusatorio.
《Tu hai assaggiato il mio ragù》
《Mi hai fatto fare una figura di merda》
《Eh capita》
《Di Angelo ti ammazzo》
《Ora che siamo finalmente a casa non mi vuoi più?》chiesi raggiungendo Will sul letto.
《N-no... cioè... sí... Insomma...》
Lo baciai e passammo il resto della serata a guardare un film.
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