"Miao, sono lo Stregatto, quatto quatto arrivo di soppiatto, nel punto esatto gridando come un matto!
Ricordo ancora quando è successo la prima volta😸, non so se già avevo questo potere nel mio DNA o se sia stata quella polverina magica che la cuoca mette nelle sue pietanze, a piene mani.
Vi racconto com'è andata.
Mi è sempre piaciuto stare in cucina, ero di fianco alla signora che cucinava, attendendo di ricevere qualche scarto di cibo, quando:
"Eccì!" starnutii.
"Aaah!" urlò la cuoca, guardandomi.
"Cos'ho di strano?" pensai e
mi voltai a guardarmi le spalle. Volete sapere cosa ho provato quando ho scoperto il mio "dono"?
Terrore.
"Aaah" gridai anche io:
"La mia coda dov'è finita?"
Un altro starnuto: "Eccì! "
Altro grido di donna:
"Aaah!"
Ero terrorizzato, non avevo il coraggio di girarmi a controllare.
"Aaah! Il mio corpo dov'è?" Avevo solo la testa che, rotonda come una palla da basket azzurra, fluttuava nell'aria. Un forte pizzicorino salì, di nuovo, su per le narici.
" Eccì! "
Bum!
" La testa del gatto è scoppiata!" esclamò la signora; la voce della donna era diventata stridula e tagliente.
Io percepivo il mio corpo ma non lo vedevo: ero diventato invisibile.
"Uno specchio! Datemi uno specchio!" esortai disperatamente e mi mossi per raggiungere la camera da letto di Duchessa.
Con un balzo salii sulla toelette, mi misi di fronte allo specchio e chiudendo gli occhi per concentrarmi, iniziai a pensare:
"Voglio tornare visibile, voglio tornare visibile!"
Prrrrrr, fiiiii.
"Chiedo scusa, mi è scappata; mi sono concentrato troppo. "
Però era servito a farmi comparire le orecchie.
Figooo! C'è chi usa Snapchat, io invece faccio tutto da solo.
"Adesso torno a concentrarmi... con meno enfasi però!"
Ed ecco ricomparire il musetto; mi divertii un po' a muovere i baffi su e giù e devo ammettere che la cosa iniziava a piacermi.
"Voglio tornare me stesso!" mi dissi e, poco a poco, con un turbinio, il mio corpo iniziò a comparire: pareva strizzato in lavatrice, le striature della mia pelliccia formavano un piccolo tornado blu che, poco a poco, si srotolava per riprendere la forma di un felino.
"Oddio!" la testa vorticava forte, le zampe mi parevano di ricotta e non riuscivo a stare in piedi.
Tentai di fare qualche passo ma caddi rovinosamente col muso sulla superficie di legno del tavolino.
Lo stomaco iniziò a brontolare, dopo il servizio centrifuga.
Sentii che spingeva e spingeva.
Vomitai sopra i gioielli di Duchessa.
Non ridete, non è una bella sensazione.
"Sparire e riapparire."
Cos'ho detto?
"Sparire!"
Di nuovo lo specchio rifletteva il nulla.
"Apparire!"
Sì: i primi rudi esperimenti; iniziai a fare pratica.
A stomaco vuoto era più facile.
Nel momento in cui la mia immagine si dissolveva per l'ennesima volta, udii un "tip tap, tip tap", qualcuno che usava scarpe con tacchetti, si stava pericolosamente avvicinando alla stanza, e di corsa.
L'accompagnava l'urlo lancinante di un bebè.
La porta si aprì con violenza ed apparve Duchessa.
Il cambio molecolare che si instaura nelle cellule quando opero questa magia, non solo provoca giramenti di testa, nausea, ma anche una forte debilitazione.
Io ero incapace di scappare; ero disteso sul ripiano come la pelliccia di un trofeo animale, la mia invisibilità mi salvò dall'ira della donna.
Ora sono un veterano della sparizione, state attenti, potrei venire a spaventarvi, muhahaha!
Prrrrrr.
"Ops, mi avete scoperto!"
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