~Vuol dire che sarò il tuo primo amico~Herafu
Au
Byron era il solito figlio di papà, bello, ricco, popolare. Viveva in una villa gigantesca provvista di piscina interrata all'esterno e tutte le comodità che la maggior parte della gente comune si poteva solamente sognare.
Henry, invece, viveva in una casa più modesta e si accontentava di quello che aveva: la sua famiglia e i suoi amici. Ricchezze e lussi non gli interessavano.
Un giorno Henry stava facendo una passeggiata con Apollo e Athena quando passarono davanti all'enorme villa Love. Il castano sbirciò dentro il giardino e vide un ragazzo con lunghi capelli biondi seduto sul bordo di una fontana. Aveva un'aria così sola...
"Hera, cosa stai guardando?" chiese Athena notando che l'amico si era distratto.
Henry scosse la testa e disse:"Nulla, dai andiamo a casa. Si sta facendo tardi.".
Henry, appena arrivò a casa, si buttò sopra il letto e ripensò al ragazzo biondo: perché una persona così ricca era così sola? Voleva scoprirlo.
Si alzò e scese di corsa le scale.
"Mamma io esco!" disse mentre si metteva le scarpe.
"Certo, ma torna per cena!" gli rispose la madre.
Henry iniziò a correre verso la villa e appena arrivò davanti al grande cancello si fermò.
Il ragazzo non era più sulla fontana ma era ancora in giardino: stava camminando fra gli alberi.
"Cosa ci faccio qua?!" pensò Henry e stava per tornare a casa quando il biondo lo vide. Si avvicinò al cancello squadrando il ragazzo poi disse:"Tu sei il ragazzo di prima che mi fissava.".
Henry arrossì leggermente: che vergogna, lo aveva visto!
Il biondo sorrise amaramente poi disse:"Sei venuto qui per chiedermi perché sono solo se sono ricco?".
Henry scosse la testa e disse:"Sono Henry House, per gli amici Hera. Se vuoi tu puoi chiamarmi Hera.".
"Hai... Detto che è solo per gli amici." disse titubante Byron.
"Possiamo diventarlo. Dai vieni fuori di qua."
"Non posso uscire, i miei non vogliono."
"E tu li ascolti? Abbiamo quattordici anni, è l'età giusta per disobbedire ai genitori!" disse Henry.
Byron esitò ma poi aprì il cancello e uscì. Dopo moltissimi anni.
Henry sorrise poi iniziò a correre verso i campi incoraggiando il nuovo amico:"Dai vieni!".
Byron esitò un attimo poi si mise a correre. Ma visto che non era allenato si stancò presto e quindi si sedette su una panchina ansimando.
Henry si mise vicino a lui e disse:"Non ti sei ancora presentato."
"Ah giusto.. Io sono Byron Love, per gli amici... Non ho amici.. Quindi chiamami semplicemente Byron."
"Piacere Byron! Vuol dire che sarò il tuo primo amico.".
I giorni passarono e ogni giorno i due ragazzi si vedevano. Più il tempo passava più Byron era sicuro di provare qualcosa per il castano. E Henry era sicuro di provare più che semplice affetto per il giovane biondo. Peccato che le cose belle non durano per sempre.
Erano passati quattro anni dal loro primo incontro e nessuno dei due si era ancora dichiarato.
Henry si stava dirigendo a casa del biondo, come ogni giorno. Aveva deciso che era arrivato il giorno di dichiararsi. Quando arrivò davanti a villa Love vide Byron seduto sotto un albero con lo sguardo basso. Lo chiamò e questo alzò lo sguardo ma non sorrise come al solito. Però si avvicinò al cancello e uscì.
"Byron che succede?" chiese preoccupato il castano.
Il biondo non rispose e inizò a camminare, seguito da Henry, il quale era sempre più preoccupato.
Byron si sedette sulla panchina dove tanti anni prima erano diventati amici e disse:"Ti ricordi? Qui siamo diventati amici. È stato il giorno più bello della mia vita.".
Henry sorrise al ricordo:"Non potrei mai dimenticarlo.".
Byron guardò l'amico negli occhi è disse:"Hera... Io... Ecco... Può sembrare stupido ma io mi sono innamorato... Mi sono innamorato di te. E se non te lo dico adesso non potrò dirtelo mai più.".
Henry rimase senza parole: si era appena dichiarato. Ma l'ultima frase lo preoccupava molto.
"Capisco se tu non ricambi i miei sentimenti..." disse Byron visto che l'altro non aveva aperto bocca. E si alzò.
Ma il castano lo prese per il polso facendolo di nuovo sedere:"Ti amo anche io Byron! Hai frainteso! Solo che sono preoccupato per te!".
Byron lo guardò:"Ecco... Ho fatto di nuovo un casino... Sarebbe stato meglio se tu non avessi ricambiato i miei sentimenti... Ti farò stare male...".
Henry lo interruppe:"Tu non mi potresti mai fare male!".
Il biondo si alzò di scatto:"Ah no?! E se ti dicessi che i miei genitori mi hanno promesso in matrimonio con una tizia che non ho mai visto prima?! Devo sposarmi fra un mese Hera! Con una persona che non amo! E sono obbligato a farlo! Mia madre si è ammalata gravemente e il padre della ragazza che devo sposare è l'unico in grado di curarla. E lo so, è come un ricatto ma cosa ci vuoi fare? Il mondo è fatto così.".
Hera si sentì crollare il mondo addosso e si alzò anche lui in piedi. Lo baciò e poi gli disse con le lacrime agli occhi:"Byron... Io... Mi disp-".
Byron lo abbracciò e disse:"Non dire niente. Mi sento già in colpa così...".
Henry, ricambiando l'abbraccio, lo consolò:"Non devi sentirti in colpa Byron... Non è colpa tua...".
Il biondo iniziò a singhiozzare e poi lo baciò di nuovo. Le lacrime dei due ragazzi si mischiarono. Iniziò a piovere e i due ragazzi continuarono a baciarsi sotto la pioggia. Le lacrime e le gocce di pioggia non si dostinguevano più.
Poi si staccarono e Byron disse:" Dovrò andare a vivere in Belgio... E forse è meglio così... Almeno non vedrò ogni giorno gli occhi della persona che amo che soffrono per colpa mia..." disse e poi si girò allontanandosi per sempre.
Le lacrime di Henry aumentarono e si lasciò cadere sulla panchina e urlò. Un urlo di sfogo e di tristezza.
I due ragazzi non si rividero mai più.
Angolo autrice
Sto prendendo gusto a far finire le storie male. E la prima Herafu che scrivo la faccio finire male. Sono veramente malvagia.
Just_Maty ho iniziato a scrivere la Bangaze, probabilmente sarà la prossima che pubblicherò.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top