~Vengo con con te~ Fudoukidou

Caleb era disteso sul suo letto che guardava il soffitto con il cellulare che continuava a squillare sul comodino. Lanciò un'occhiata allo schermo: era David che continuava a chiamarlo.

Il ragazzo sospirò e guardò il calendario: erano passati esattamente 658 giorni dalla morte di Jude. E lui non si era ancora ripreso. Anzi, continuava a peggiorare di giorno in giorno, aveva smesso anche di mangiare. E i suoi amici erano sempre più preoccupati.
I suoi pensieri ritornarnarono a quel giorno....

Flashback
Era un giorno di sole. Jude, Caleb, David e Joe stavano andando al mare, per una vacanza. Si erano laureati da poco e volevano festeggiare insieme. Jude era al volante, con Caleb al fianco mentre gli altri due erano dietro di loro. Niente poteva rompere quell'atmosfera di serenità e di felicità. Caleb e Joe si erano anche messi d'accordo: avrebbero fatto la proposta di matrimonio ai loro rispettivi patner: Joe a David e Caleb a Jude. Sarebbe stata una vacanza fantastica.

Però all'improvviso un camion comparve davanti a loro arrivando alla massima velocità contromano. Jude cercò di sterzare velocemente ma fu troppo lento e il camion li prese in pieno. Divenne tutto nero.

Quando Caleb riaprì gli occhi vide delle pareti bianche e si guardò intorno: riconobbe la stanza d'ospedale. Si alzò di scatto ricordando tutto è preoccupato per i suoi amici, soprattutto per Jude.
Vide David disteso in un letto vicino al suo e notò che respirava: fece un respiro di sollievo. Poi notò Joe seduto di fianco al bendato. Stava piangendo disperato. Appena il castano si accorse del risveglio di Caleb alzò lo sguardo verso di lui.
"Cosa succede...? Jude dov'è? David come sta?" chiese preoccupato Caleb. In quel momento entrò una dottoressa che dopo aver squadrato il crestuto disse:"Voi tre siete gli unici sopravvissuti.".
Caleb sentì il mondo crollargli addosso. Il ragazzo che più amava non c'era più. L'unica persona che lo faceva sentire bene, lo faceva sentire accettato, lo faceva ridere, lo faceva sorridere, lo faceva stare bene... Non c'era più. La sua ragione di vita se n'era appena andata. Per sempre. E ora non poetava più vivere la sua vita insieme a lui. E il rasta non avrebbe mai scoperto che Caleb lo voleva sposare.

Caleb si asciugò le lacrime e guardò le foto che aveva sulle pareti: raffiguravano quasi tutte lui e Jude in vari momenti: il loro primo appuntamento, il loro primo bacio, il compleanno di Jude, il giorno del diploma, loro due dopo la vittoria del Football Frontier International...
Distolse lo sguardo da queste è prese il cellulare: trovò trenta chiamate perse da David e un messaggio, sempre da quest'ultimo.

D: Caleb dove sei finito?! Io e Joe ti stiamo aspettando da mezz'ora!

Caleb prese un gran respiro e digitò queste parole:

C: Venite a casa mia fra 20 minuti.

E dopo averlo scritto spense il cellulare lanciandolo sul letto e mise una lettera sulla scrivania della camera. Poi uscì dirigendosi verso un ponte. Guardò in basso e disse:"Arrivo Jude." e si lanciò nel vuoto per raggiungere il suo amato.

David, appena ricevette quel messaggio, divenne ancora più preoccupato, quindi prese Joe per un braccio e, dopo essere saliti in auto, si catapultò a casa dell'amico. Dopo aver suonato un paio di volte e non aver ottenuto nessuna risposta i due decisero di entrare e andarono in camera di Caleb.
Trovarono una lettera indirizzata a loro.

Cari David e Joe,
Questo è il mio ultimo messaggio per voi. Scusate se vi ho causato fastidi in questo periodo ma io senza Jude non sono niente. Non servo a nessuno. Non ha senso per me rimanere qui. Voi mi siete sempre rimasti vicini, anche se io vi rispondevo sempre male. La verità? Volevo allontanarvi da me per non farvi soffrire. Ma voi avete resistito e mi siete rimasti vicino comunque. Cosa ho fatto per meritarmi degli amico come voi? Non riuscirò mai a ringraziarvi abbastanza per quello che avete fatto per me, anche una semplice parola o un semplice sorriso da parte vostra mi faceva sentire leggermente meglio. Ma io senza Jude non riesco a vivere. È troppo dura per me, lui era troppo speciale per me. E adesso voglio andare con lui. Rimanere con lui per sempre. State tranquilli, io starò meglio, dovrete essere felici per me. Non voglio che versiate una lacrima per me. Non ne merito. E io non voglio. So che voi riuscirete ad andare avanti insieme. In fondo vi amate e vi sosterrete l'un l'altro. Ma io non ho più il mio pilastro, è crollato quel giorno. E prima o poi una casa senza fondamenta crollerà. Ed è giunto il mio momento.
Auguri per il vostro futuro, vi auguro i migliori beni, sarete sempre nel mio cuore

Caleb

Angolo autrice
Un po' di depressione fa sempre bene, no? So che sto facendo un sacco di Fudoukidou ma mi è venuta in mente questa One-shot mentre ascoltavo La Solitudine di Laura Pausini. E mi sembravano le persone adatte.

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