~Malattia~ Gensaku

Joseph King era un medico molto stimato all'ospedale di Tokyo. Sapeva tranquillizzare i suoi pazienti con le parole e riusciva quasi sempre a curarli. Ma un giorno vide un paziente che non si dimenticò mai....

Joe camminava nel corridoio. Finalmente aveva finito il suo turno di lavoro e poteva andare a casa. Era sfinito.
Passò davanti a una porta socchiusa e con la coda dell'occhio vide un uomo con lunghi capelli azzurrini e una benda su un occhio. Stava leggendo un libro.
Qualcosa lo attirò dentro la stanza.

L'uomo, sentendo la porta aprirsi, alzò la testa e disse:"Non l'ho mai vista qua. Di solito avevo sempre quel vecchio dottore brontolone.".
Joe sorrise:"Infatti non dovrei essere qua, sono solo passato perché..." si rese conto che nemmeno lui sapeva perché era lì.
"Be' allora siediti qua, è da tanto che non parlo con qualcuno. Piacere, David Samford!" disse l'altro sorridendo.
Joe si sedette sullo sgabello e, dopo essersi presentato, chiese:"Che libro stai leggendo?"
"Sto rileggendo per la millesima volta Harry Potter. Ormai è da anni che sono in ospedale, non ho più niente da fare. Mi annoio ogni giorno."
"Non hai amici o parenti ché vengano a farti compagnia?".
Il ragazzo scosse la testa:"I miei genitori sono morti un po' di anni fa. I miei amici, se così si possono chiamare, venivano quando ero appena arrivato in ospedale. Poi hanno smesso di venire e passo le mie giornate da solo.".
Joe lo guardò: dall'aspetto non sembrava un uomo solo, abbandonato da tutti. Ma guardandolo bene nell'occhio notò un velo di tristezza.
" Verrò io tutti i giorni a trovarti, ok? ".
Gli occhi di David si illuminarono:" Veramente?! ". Il medico annuì.

Passarono alcuni mesi, i due uomini erano sempre più uniti. Joe riusciva sempre a trovare un po' di tempo per andare a trovare David e quest'ultimo lo aspettava ogni giorno, impaziente del suo arrivo.

Un giorno quando Joe entrò vide David senza il suo solito sorriso. Si avvicinò a lui e chiese:"Che succede David?".
Lui sospirò:"Finalmente hanno scoperto cos'ho....".
Adesso che Joe ci pensava non avevano mai parlato del motivo per cui David si trovava in ospedale. Si sedette, pensando che David avrebbe iniziato a parlare.
E così fu.
"Ho una malattia... Rara... Di.... Di... Di cui non hanno ancora trovato la cura..." abbassò lo sguardo.
Joe rimase immobile per alcuni istanti e poi disse con voce tremante:"Quanto.... Ti resta... Da... Da vivere?".
"Al massimo un mese..."

Un giornoJoe stava andando come sempre da David. Quando entrò lo vide disteso e molto pallido. Però gli sorrideva.
"Sto per morire Joe. Me lo sento. No, prima di dire qualcosa fammi finire di parlare. Tu in questi mesi mi sei sempre stato vicino, non mi hai mai lasciato solo come invece hanno fatto tutti. Anche quando hai scoperto della mia malattia hai continuato a starmi vicino. E per questo io ti sono grato. " disse fra un colpo di tosse e l'altro.
Joe si avvicinò piano al letto e sussurrò:" David... C'è una cosa che devi sapere.... Che io ho capito solo quando ho scoperto della tua malattia.... Io ti amo David... ".
Il ragazzo sorrise e disse:" Ti amo Joe". Poi chiuse gli occhi per sempre.

Io
Ecco cosa mi viene in mente di notte quando non riesco a dormire.

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