«friends to lovers» "charles leclerc"
raissa baldanzi
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«io lo ammazzo» «BUONGIORNO FIORELLINO»
Mia sorella arrivò nell'hospitality Ferrari con ancora addosso la divisa Invicta. Ormai tutti i ferraristi si sono rassegnati a vedere la biondina tra le mura della rossa, sebbene lei faccia parte del programma giovani Mercedes.
Charles accanto a me stava ridendo delle condizioni della ragazza.
«mi hanno cancellato la prova libera in Messico» disse la pilota, fulminando con gli occhi il monegasco.
«perché?» «PERCHÉ QUEL COGLIONE È ANDATO A MURO IN NEMMENO DIECI MINUTI...» prese un bel respiro prima di continuare.
«e visto che è lui che guiderà la Mercedes l'anno prossimo, deve abituarsi LUI a guidarla. Non IO, LUI»
Essere la sorella maggiore è piuttosto divertente quando Miriana Thalia Baldanzi è tua sorella.
Un vulcano di ormai diciotto anni che gira il mondo da quando ne aveva cinque. La devo ringraziare per questo, se no probabilmente sarei rimasta tra il nostro paesino in alta collina modenese e le piste da sci su dai nonni in veneto.
Invece ho visitato almeno trenta paesi e ho conosciuto persone incredibili. Tutto merito del numero 9, attualmente in forza all'Invicta Racing.
Il "coglione" in questione è Andrea Kimi Antonelli con il quale mia sorella ha in corso una guerra dal lontano 2011. Hanno fatto il percorso completamente identico (in Prema), ma lei è sempre arrivata seconda a Kimi. Quest'anno l'hanno presa gli inglesi di Carleton Rode ed entra a Monza come primissima in campionato.
Evidentemente però il suo destino è già scritto.
«ti lasciano a piedi?» le chiese Charles, scioccato.
Abbiamo conosciuto Leclerc quando la Ferrari aveva chiamato Miriana nel 2017. Da Maranello siamo uscite solo con la persona più importante della mia vita, senza contratto per mia sorella.
Le tirai indietro una sedia per lasciarla sedere due secondi. Aveva bisogno di aria. Era di un umore abbastanza particolare. Nessuno di noi due riusciva a capire se fosse arrabbiata, triste, delusa, amareggiata o tutte queste cose assieme.
«Mi hanno detto che domani annunceranno l'ingresso di Antonelli in Mercedes nel 2025. O non vinco la F2 o rimango senza sedile»
Sarebbe straordinaria la sua vittoria nella categoria cadetta, ma questo per lei significa la rovina.
«nelle altre scuderie non c'è possibilità?» «allora Charlie, ti faccio un disegnino»
Prese dalla sua borsa uno dei suoi quadernini e ci fece vedere un disegno che era già effettivamente fatto. Pure con tutte le foto. Adesso ho capito perché aveva comprato una stampantina termica.
La pagina era bagnata, segno che aveva pianto. Probabilmente a causa di Kimi.
Gli unici punti interrogativi vennero spiegati. «alla Sauber ci sarà Gabi al 99%: me l'ha già detto. I posti dei Tori e dei Torelli sono da confermare, tranne Max ovviamente, ma saranno Isack, Yuki e Liam, anche se non ho ancora capito in che posizione. Per il resto tutto completamente blindato, dalla prima all'ultima casella»
Fece un respiro prima di continuare. «mi hanno offerto la posizione di terzo pilota sia per Mercedes, che per McLaren, che per Aston Martin. Poi proveranno a spingere per il mio ingresso al posto di Stroll in Aston, ma dubito che riusciranno già quest'anno.»
Mira alzò gli occhi verso l'orologio. «vado, che ho il briefing pre qualifica» si alzò, mi diede un bacio sulla guancia, abbracciò Charles e si avviò verso l'uscita.
«hai mangiato?» alla mia domanda non ci fu nessuna risposta. Probabilmente era un no e spero che qualcuno le dia qualcosa da mangiare prima della qualifica.
«le hanno tirato un colpo basso. Almeno lasciatele fare una prova libera» «Charles, Kimi è sempre stato il pupillo di Toto. È paragonabile a un genitore con dei figli: li ami tutti allo stesso modo, ma avrai sempre un preferito che inconsapevolmente coccoli un po' di più. Nella famiglia Mercedes è Kimi, più di Mira, più anche di Geo»
Non posso dare torto a Toto, però: hanno sempre dato le stesse possibilità a entrambi, sin dai kart e chi le ha sfruttate meglio è stato Kimi. Lo confessai a Leclerc.
«lei è stata tre volte campione del mondo kart, cosa che Kimi non è mai riuscito a raggiungere, neanche una volta. È vero, in monoposto è sempre stata dietro, ma di quanto? Non è mai stato superiore a dieci punti il distacco finale tra i due. Miriana ha sempre portato il campionato all'ultima gara. Poi quest'anno è nettamente davanti. Se non hanno avuto problemi a cancellarle la prova libera in Messico, non dovevano darle speranze per questo campionato. C'era il posto vacante in Williams prima che lo prendesse Carlos e la Williams ha sempre avuto un sedile per quelli Mercedes. È questo che non capisco»
Sorrisi a Charles. A volte lui vede cose che neanche io riesco a vedere. Sebbene sia dentro a questo mondo da ormai tredici anni, alcune dinamiche non mi sono ancora chiare.
«anche tu devi mangiare, cambiando discorso» gli dissi.
Ringrazio Ferrari per il ruolo di social media manager, ma soprattutto i due piloti per aver premuto sulla mia ammissione.
Mentre Charles pranzava con un piatto di pasta al sugo e alcuni pezzi di pollo alla griglia, io avevo il mio panino alla cotoletta e con il mio computer davanti, preparavo le grafiche rimanenti per il weekend, editavo alcune foto scattate durante la prima libera e montavo qualche video.
«posso un po' del tuo panino?» «no, se no Andrea mi ammazza» lui spostava spesso lo sguardo dal suo piccolo piatto di pollo alla griglia, al mio panino, cosa che mi fece ridacchiare.
«sei sadica» «solo con te, tesoro» Charles sospirò sconfitto.
«andiamo a vedere Mira?» Charles ha il compito di farmi staccare dal computer dopo un po' che sono davanti a esso, quindi quando aveva finito di mangiare, mentre gustava il suo gelato, ovviamente marchio LEC, gentilmente concesso da Andrea.
«posso lasciare lo zaino nella tua stanza?» «non devi manco chiedere»
Passammo dal box Ferrari, approdando in pit lane. Mia sorella era già in macchina, quando mancavano meno di cinque minuti al semaforo verde.
Mi accosciai accanto a essa, per farmi vedere da Miriana. «sei okay, vero?» «non mi sono mai sentita meglio»
Non le credevo troppo. Charles le diede un paio di pacche di incoraggiamento sul casco.
Attraversammo la pit lane, andando vicino alla postazione Invicta, che era il muretto che avrebbe utilizzato la McLaren quel weekend.
Io sospiravo. Avevo paura che la rabbia di mia sorella le facesse fare cose di cui potrebbe pentirsi. Non è mai stata una persona che farebbe azioni del genere, ma non mi stupirei facesse qualcosa. Io potrei essere una di quelle, ma per fortuna non mi arrabbio facilmente.
Charles mi prese per un fianco e mi strinse a sé. «ehy, andrà tutto bene» mi sussurrò all'orecchio con quell'accento francese che mi fa impazzire ogni volta.
Poi si mise dietro di me e iniziò a massaggiarmi le spalle. «Andrea ti direbbe che sei troppo tesa, Raissa» «Andrea mi dice troppe volte quella frase» «e ha tanto ragione a farlo»
Il mio non è stress è proprio "tensione", un mix di adrenalina, ansia, aspettativa, che io definisco con quella parola. Non credo di essere mai stata stressata nella mia vita da ormai ventiquattrenne. Prendo tutto come viene e quando viene.
Nel mentre a lato c'era Artemisia, una delle fotografe del team Ferrari, che ama darmi fastidio (amorevolmente) e le piace catturare ogni mio momento con Charles. È un ninja.
Ogni volta che ha una nuova foto mia e di Charles me la manda su WhatsApp con un cuore rosso, così io evito di aprirla in presenza del ragazzo.
In quel momento ne avrò ricevute venti di foto, considerando il numero di vibrazioni che ha avuto il mio telefono inserito dentro la tasca dei miei jeans a zampa.
Capii che fosse lei perché le uniche persone che mi mandano messaggi su WhatsApp sono lei, mia sorella, i miei genitori, mia nonna e Charles. Mia sorella sta guidando, ai miei genitori e mia nonna avevo detto di non scrivermi (se fosse stato necessario, di chiamarmi) e Charles è accanto a me.
Mi guardai intorno e la vidi con il suo ghigno, appoggiata a un muro vicino all'ingresso del box Ferrari. Le feci un dito medio e lei in risposta mi lanciò un bacio per poi scomparire.
«mi sono perso qualcosa?» «nulla di troppo importante»
Sentivamo la cronaca live dello speaker, quando non era coperto dal rumore delle monoposto. Dopo il primo stint di qualifica, Miriana era dietro a Kimi, di pochi centesimi, ma era dietro.
Mancavano pochi minuti e Miriana aveva provato il tutto per tutto o almeno così è quello che Charles mi ha detto.
«esce per fare il giro per ultima, così ha la pista più gommata e più performante. Esce con Kimi davanti perché quella della Prema è una grande scia. Se però qualcuno provoca bandiera gialla davanti a lei, il suo weekend è compromesso, perché può fare solo un giro»
Però cinque minuti dopo lo speaker urlò. «Miriana Baldanzi pole position. La nativa di Modena, ma attualmente nel junior team della scuderia di Stoccarda, sia aggiudica la pole position per la gara di domenica e due punti che fanno aumentare il suo vantaggio rispetto a Gabriel Bortoleto, suo compagno di squadra e secondo nel campionato»
Abbracciai Charles per la felicità. Lui mi prese in braccio. «vedi che ce l'ha fatta, Issa» «tu eri l'unico che ci credeva» «io non ho mai avuto dubbi»
Il mio telefono vibrò ancora e sentii la risata cristallina di Artemisia in lontananza.
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«la devi smettere di stalkerarmi, Artemisia» ci catapultammo nella nostra stanza, condivisa con Miriana, che in quel momento era in reggiseno e pantaloncini sul suo letto che guardava il telefono. Aveva un'aria diversa da quella di stamattina.
«devi ammettere che fa delle foto bellissime, Issa» «grazie tata» Art andò verso mia sorella dandole un bacio tra i capelli. Non avevo dubbi che quelle foto fossero arrivate anche a Miriana.
«da quanto vi conoscete?» «da poco» provai a dire, ma ovviamente avevo il correttore automatico in stanza. «sette anni, Raissa, non sono pochi»
«da quanto ti piace?» non risposi «sono in silenzio stampa» ed entrai in bagno per farmi una doccia.
«da sette anni le piace» «ti sento anche da qui e non è vero» «è verissimo, invece»
Probabilmente continuarono a confabulare contro di me, ma quando rientrai in stanza, mia sorella era sparita. E la sua valigia era completamente aperta sul letto, come se fosse passato un uragano.
«dov'è andata?» «Russell l'ha chiamata e le ha detto di scendere che avrebbero cenato come squadra, loro due, Toto, Lewis e Kimi» «vorrei vederla la scena» «ce la faremo raccontare da George domani»
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Il sabato di Monza passò calmo, con un quarto posto sia per mia sorella nella sprint che per Charles in qualifica. E l'annuncio di Andrea Kimi Antonelli in Mercedes nel 2025.
«Issa, vieni che ti voglio fare un'acconciatura che ho visto su Tik Tok» «perché proprio io?» «perché tua sorella si è defilata prima che riuscissi a chiederlo»
Era una semplice mezza coda con delle trecce ai lati della testa e un fiocco che le bloccava dietro. Un enorme fiocco rosso in questo caso.
«devi dirmi qualcosa, Artemisia?» «no, assolutamente. Ti aspetto giù»
Non aveva quel fiocco ieri, ne sono sicura. Qui c'è sotto qualcosa.
Appena arrivati in pista, andai immediatamente da mia sorella, dato che volevo vederci chiaro in questa faccenda e in poco meno di un'ora avrebbe avuto la feature.
«devi dirmi qualcosa, Miriana?» anche qui, senza giri di parole. La vidi sbiancare.
«riguardante cosa» mi girai, facendole vedere il fiocco. Lei tirò visibilmente un sospiro di sollievo. «Art ha provato a farlo anche a me, ma sono scappata»
«hai qualcos'altro da dirmi?» «no» «Mira sei sbiancata due secondi fa» «non ti devo dire assolutamente niente, ciao» e mi spinse fuori dal capannone Invicta.
Io ridacchiando arrivai fino all'hospitality della scuderia di Maranello, in cui sembrano tutti sapere qualcosa, tranne me.
«ciao Charles» gli diedi un bacio sulla guancia, prima di sedermi accanto a lui. «ti ho preso la colazione. È ancora calda» era una brioche all'albicocca che era veramente ancora calda. Poi chiesi ai ragazzi della cucina un cappuccino.
«sei la terza persona a cui lo chiedo, ma devi dirmi qualcosa?» «per ora, non mi sembra»
«è da quando mi sono svegliata che penso che tutti sappiano qualcosa tranne me» «non sai quante volte mi succede, Issa»
Ridacchiai pensando all'apparente ingenuità di Charles. Lo vedo girare per il paddock ancora con gli occhi di un bambino e a volte penso che mia sorella sia molto più simile a lui che a me.
Molte volte lo trovo a cadere dalle nuvole mentre stava parlando con un altro pilota.
Uscimmo in pista quando mia sorella era in pit lane. Accanto a noi c'era Artemisia che stava facendo migliaia di foto a mia sorella.
«mi fai vedere le foto?» le chiesi, andandole vicino. «ovvio, madame»
Durante i weekend di F2 aveva una schedina di memoria solo per Miriana. «è sempre stata la tua modella preferita» «anche tu lo sei, tesoro»
Ci spostammo tutti e tre in pit lane dopo aver rassicurato Miriana.
Tornando indietro, vidi Kimi avvicinarsi a lei. «è successo qualcosa» mormorai tra me e me. Mormorio che fu sentito sia da Art che da Charlie.
«in che senso?» indicai i due diciottenni che stavano tranquillamente parlando.
«Mira non gli sta urlando contro» «effettivamente è molto strano»
Poi mi ricordavo anche che c'era qualcosa che avrebbe dovuto dirmi.
Ci mettemmo nel silenzio del box Ferrari a guardare tutto dalla TV, uscendo solo quando Miriana rientrò per il pit stop.
«Miriana Baldanzi vince la feature race di Monza. Vittoria, pole e giro veloce. Un weekend quasi perfetto per la pilota emiliana»
Questo weekend per lei è il giusto riscatto. Mercedes non avrebbe cambiato idea, ma a lei non importava ormai. Voleva solo vincere. E stracciare Andrea Kimi Antonelli, che finì solo sesto in quella gara.
Abbracciò sia Toto che Suzie scesa dal podio e anche George che ci aveva raggiunto.
«Geo, è successo qualcosa tra Kimi e Miriana?» lui scosse la testa. «alla cena non si sono detti nulla. Se è successo qualcosa dopo, non ne sono al corrente»
Mentre suonava l'inno italiano, mi guardai intorno. Lontano da occhi indiscreti, vidi Andrea che stava guardando il podio, cantando l'inno.
«tu non hai segreti con me, Miriana. Cos'è successo?» lei roteò gli occhi. Era ancora appiccicosa di champagne e non aveva neanche appoggiato la coppa, quando mi vide all'Invicta.
«se Charlie va sul podio, ti dico tutto» aveva un ghigno di sfida. Se avessi ribattuto, lei mi avrebbe punzecchiato dicendo che non mi fidavo di Charles. Che non pensavo andasse sul podio.
«posso aspettare un paio d'ore, tranquilla» Lei mi fece l'occhiolino mentre uscii, che mi fece ridere.
«non ti ha detto nulla?» mi chiese Charles, quando rientrai in Ferrari. Mi ero, come al solito, accampata nella stanza del monegasco per evitare la baraonda che era l'hospitality a poche ore dalla gara.
In quel momento Leclerc si stava riscaldando assieme ad Andrea. Io mi sedetti sul divanetto, togliendomi le scarpe e aprendo il computer per analizzare le ultime foto e video che mi erano stati mandati dai fotografi.
«dopo la gara me lo dice» ovviamente non gli dissi le condizioni, perché non gli dovevano importare.
«anche io ti devo dire una cosa dopo la gara» alzai lo sguardo dal computer. Charles era molto teso e Andrea stava ridendo. Lui sapeva. «mi devo preoccupare?» «no, tranquilla» «okay, apposto» se non mi dovevo preoccupare, non mi preoccupavo. Semplice.
Quando lui scese, scesi anche io. Anche perché avevo ormai finito: avevo tutte le grafiche pronte, i post erano tutti programmati e il resto delle foto me le avrebbero mandate quando accadevano.
Artemisia era fortunatamente impegnata. Miriana si era messa la divisa Mercedes e stava vagando tra le due frecce d'argento. Ero da sola.
«in bocca al lupo, Charlie» lo abbracciai, prima di lasciarlo solo. «grazie Raissa. Ti voglio bene» «ti voglio bene anche io»
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Stavo correndo sotto al podio. Ma proprio veloce. Mi raggiunsero le ragazze.
Charles ha vinto a Monza (di nuovo). La prima l'avevo vista dal mio cellulare mentre Miriana faceva una gara di kart non mi ricordo neanche dove. Per la seconda stavo correndo verso la sua macchina.
Riuscii a essere in prima fila. Sia Artemisia che mia sorella presero fuori il cellulare. «mica mi perdo questo momento» disse Mira quando chiesi spiegazioni.
Lo stavo tirando fuori anche io, ma mi avvertirono di non farlo. Lo fecero ridendo. Ovviamente sapevano ciò che stava per accadere.
Quando Charles uscì dalla macchina, ci fu un boato da parte di tutto l'autodromo. Una leggenda dice che anche a Milano sentirono tutto questo.
Tolse subito il casco e abbracciò i due papaya che gli facevano compagnia sul podio.
Poi si avvicinò a noi altri. Alla fine arrivò a me. Mi lasciò appositamente per ultima.
Lo abbracciai.
«ricordi che dovevo dirti qualcosa» mi sussurrò all'orecchio.
Lo guardai negli occhi. Aveva ancora una mano sui miei fianchi. «ma credo che sia più semplice così»
Mi diede un bacio sulle labbra e lì capii tutto dall'inizio alla fine. Misi le braccia dietro al suo collo per tenerlo vicino.
«adesso vai, io ti aspetto qui» gli sussurrai.
«ti amo, Raissa»
«ti amo anche io, Charles»
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«adesso devi parlare, Miriana» ci eravamo attardati noi quattro. Avevamo una birra a testa, la coppa di Charles e ci eravamo messi a sedere sui muretti della pit lane.
«devo proprio?» «"se Charles va sul podio te lo dico"» la scimmiottai, facendo ridere gli altri due.
«Miriana, non credevi in me?» «si, mi sembra chiaro»
Poi sospirò e ci mise un po' a scegliere le parole.
«Antonelli mi ha baciata»
Eravamo tutti spiazzati. «Mirana Thalia Baldanzi, COSA CAZZO È SUCCESSO?»
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