4. Amir Rrahmani
10.01.2020
Tornavo a Castel Volturno dopo un po' tempo: ero partita per Madrid con le mie amiche, nonché compagne e mogli dei vari ragazzi della squadra. Avevamo passato una settimana nella capitale spagnola.
Ero stra innamorata di Madrid, ci sarei tornata molto volentieri. Se fosse stato per me sarei rimasta lì per sempre. Amavo quella città. Più di me stessa.
Camminai nel centro sportivo alla ricerca di mio fratello, Giovanni Di Lorenzo, e mia cognata Clarissa. Lei non era potuta venire a Madrid con noi perché non stava benissimo. Aveva la febbre.
Per questo motivo aveva preferito non rischiare, rimanendo a casa al calduccio. Però ora era guarita: ne ero certa perché me lo aveva detto lei stessa.
Dove saranno finiti quei due? Li stavo cercando in lungo e in largo invano da mezz'ora. O anche di più. Ormai non stavo più guardando il cellulare per vedere che per fossero. Non li avrei trovati neanche se lo avessi voluto.
Li avevo cercati in tutti i posti, anche nei magazzini più nascosti del centro sportivo, ma niente di niente. Erano introvabili. Era come se oggi non fossero qui a Castel Volturno.
Secondo me si erano volatilizzati o addirittura smaterializzati. Neanche in Harry Potter succedeva ciò.
Se avessimo giocato a nascondino loro due sarebbero stati i migliori e avrebbero pure vinto. Ero sicura che non nessuno li avrebbe trovati neanche mettendoci la buona volontà di farlo.
Stavo rifacendo lo stesso giro per la sesta volta di fila ma non li avevo ancora trovati. Dove si erano cacciati? Questa volta però avevo intravisto un'ombra di un ragazzo.
Per non perderlo di vista corsi verso la sua direzione, e lo fermai per chiedergli dove fossero finiti mio fratello e mia cognata. Ormai erano scomparsi. Letteralmente.
"Hey scusami, io sono Anna Di Lorenzo. Sapresti dirmi dove sono mio fratello e mia cognata? In teoria mi avrebbero dovuto aspettare qui, in pratica non li trovo da nessuna parte" domandai col fiatone. Avevo il respiro corto a causa della corsa.
"Hey ciao, io sono Amir Rrahmani, un nuovo giocatore del Napoli. Comunque tuo fratello e tua cognata sono andati via dal centro più di due ore fa. Non ti hanno avvisato?"
COSA? Loro due erano andati via senza neanche avvisarmi?
Avevo detto a Giovanni di avvisarmi quando se ne sarebbe andato da Castel Volturno, ma essendo una testa di cazzo non lo ha fatto.
Era meglio se in questo momento lui non si trovasse davanti a me. Sennò lo avrei ucciso con le mie stese mani.
"Oh, grazie mille" ringraziai Amir cercando di restare calma. Mi stavo incazzando con mio fratello, ed era meglio che non mi vedesse in questo stato. Sennò sarebbe morto con un mio sguardo assassino.
Avevo bisogno di sbollire la rabbia in qualche modo. Non sapevo ancora come, ma lo dovevo fare.
"Heyy, sembri arrabbiata. Che hai?" chiese il calciatore preoccupato. Da cosa aveva capito che fossi arrabbiata?
Pensavo credesse che io fossi calma. Invece mi sbagliavo di grosso. Perché ero convinta di ciò?
"Tranquillo, non ce l'ho con te, ma con quella testa di cazzo di mio fratello" tranquillizzai la persona che avevo davanti a me.
Solo allora i miei occhi castano scuro incrociarono i suoi. E dio, erano gli occhi più belli che avessi mai visto.
Non avevo mai visto occhi più belli dei suoi. Erano così magnifici che non riuscivo a non smettere di guardarli.
"Non sembra, stai serrando i pugni da un po' di tempo" mi fece notare Amir.
"Oh, scusami. Quando sono arrabbiata faccio così senza rendermene conto" mi scusai con lui.
Speravo di non essergli sembrata troppo acida o troppo stronza.
"Tranquilla! Non preoccuparti!" mi rassicurò lui con un sorriso sulle labbra. Alla fine sembrava un ragazzo tranquillo e per bene.
Io ricambiai il sorriso. Lui era così carino e in più sembrava una persona fantastica.
Anna cosa stavi pensando? Lo conoscevi da neanche cinque minuti! Dovevi togliere questi pensieri dalla testa!
"Per caso ti andrebbe di uscire con me? Sai, se ne sono andati tutti e noi siamo gli unici rimasti. Gli altri se ne sono usciti dal centro quando sono arrivate le varie mogli e compagne"
Io accettai e iniziammo a dirigerci verso la sua macchina. Si trovava poco lontana da qui.
Nel tragitto centro sportivo macchina decidemmo di andare a un bar qui vicino, era grazioso e i proprietari del posto erano delle persone stupende. Li conoscevo da tanto tempo.
Dentro a quel bar c'erano un sacco di maglie dei calciatori del Napoli, che andavano in quel posto da tantissimo tempo.
Quando arrivammo, io e Amir ci sedemmo nel tavolino più appartato possibile. Volevamo tranquillità. L'unica cosa che volevamo fare era conoscerci meglio senza che qualcuno ci interrompesse.
Quando il cameriere arrivò a chiederci le oridinaizoni partì "Love me like you do" di Ellie Goulding.
Nel mentre io e Amir iniziammo a conoscerci meglio.
Il cameriere tornò poco dopo con le oridinaizoni fatte in precedenza e solo allora io e Amir tornammo a parlare del più e del meno.
Avevamo deciso di fermarci per ringarziare il ragazzo che aveva portato le nostre ordinazioni fino al tavolino.
Mi stavo divertendo in sacco col nuovo compagno di squadra di mio fratello.
Parlando di mio fratello, lui e mia cognata potevano anche aspettare di vedermi. In questo momento preferivo stare con Amir. Credevo che mi piacesse già.
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Questa one shot è dedicata a @Iscomylove_98 (scusami non riesco a taggarti), spero che ti piaccia! ❤
Alla prossima one shot!
Vi voglio bene! ❤
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