Camminavo a passi lunghi e oltrepassando le porte grigie delle altre aule .
Sentivo solo i rimbomba dei miei passi nelle orecchie oltre al ticchettio di un orologio che mi cuteva terrore e paura.
Ma io superai la paura e continuai ad andare avanti in quel corridoio buio.
Tic, Tac.
Continuava l'orologio.
Tic, Tac.
I miei passi si erano fatti più lenti e timorosi su quel pavimento.
Tic, Tac.
Non sapevo cosa mi aspettava oltre la soia di quella porta che vedevo lontana nel corridoio ma ero sicura che non sarebbe stato niente di pericoloso.
Tic, Tac.
Ero convinta di questa cosa niente avrebbe potuto farmi paura e distruggere tutta la barriera di coraggio che mi ero creata oltrepassando il cancelo all' ingresso dell'edificio.
Tic , Tac.
Forzavo i miei passi a camminare su un corridoio che ormai sembrava infinito.
Tic, Tac.
Ma non mollano.
Non volevo lasciare tutto alla paura che ormai aveva preso il sopravvento .
Tic, Tac.
Sarebbe stato come mollare all'ultimo minuto di una corsa durata tutta la vita .
Tic.tac
Non volevo.
Tic, Tac.

Era impossibile sconfiggere la paura che ora invadeva tutta la mia anima .
Tic, Tac .
I miei passi erano lenti e pesanti .
Non riuscivo a continuare .
Era impossibile battere quell'essere che mi stava portando nel suo mondo di agonia e terrore .
Tic,Tac.
Era impossibile.
Tic,Tac.
Quell'essere era indescrivibile.
Tic.tac.
Quell'essere era incomprensibile.
Tic.Tac.
Quell'essere era la morte

Tic.Tac.

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Tic,tac.

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Tic, Tac.

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