Capitolo 38 - Comunicazione non verbale
La Beta Chi era uno dei pochi esempi di confraternita mista seppur separata al suo interno.
Essa infatti era formata da due strutture ben distinte: il dormitorio maschile e quello femminile. Seppur distanti tra loro ed inframezzate da un ampio e rigoglioso giardino, entrambe le costruzioni erano accomunate, oltre che dal nome della confraternita, da uno stile architettonico decisamente - e sfarzosamente - neoclassico.
Un ampio cancello in ferro battuto sul quale si potevano ammirare le lettere della confraternita forgiate con il medesimo materiale, si apriva a metà distanza tra le strutture accogliendo i confratelli all'interno di della zona verde segnata da curati sentieri, caldi lampioni lungo il percorso e cespugli sapientemente tagliati.
Sarebbe stato il dormitorio maschile ad ospitare la festa come presto il tappeto rosso di fronte ad esso avrebbe fatto intuire alla spaesata Faith.
L'interno era se possibile ancora più sfarzose della facciata. Un lucido parquet si estendeva in ogni angolo della villa protraendosi anche sui muri, con alte decorazioni del medesimo legno che arricchivano ogni svolta che le pareti compivano.
Ampi lampadari pendevano dagli alti soffitti, rifrangendo la luce grazie a centinaia di gocce di cristallo che ad essi si aggrappavano.
E poi loro.
Erano lì. Felici e sorridenti. Harry e Alissa. Due flûte tra le dita, lo champagne che rendeva i loro sguardo ancora più languido e il loro sorrisi ancora più odiosi mentre Faith continuava a domandarsi quanto lontana quella farsa si sarebbe spinta.
Uno sguardo fugace. Una dolorosa occhiata. Faith negli occhi di Harry.
« Mantieni la calma! »
« Sono calmissima Cameron! »
« Allora smettila di stritolarmi la mano! »
« Scusami... »
« Ora ti insegno un paio di cose. Numero uno: le feste sono come savane. Preda e predatore si sfidano per decretare chi è chi. Il più delle volte è la donna a scegliere ma esistono un paio di trucchi per capire davvero se vale la pena di scendere in battaglia. Guarda laggiù ad esempio! » esclamò porgendo un bicchiere di champagne a Faith ed indicando una coppia di ragazzi dalla parte opposta della sala. « Esistono dei dettagli della comunicazione non verbale che sono ciclopiche spie se si sa dove guardare. Vedi lui? È in piedi, dritto sull'attenti come un soldato, atteggiamento sicuro di chi vuole impressionare e dominare. Ma sai una cosa? Stasera non concluderà nulla! »
« Come fai a dirlo? »
« Guarda lei. Si vede che non è abituata a certi approcci brutali. È seduta. Braccia e gambe incrociate, chiaro sintomo di chiusura, negazione. Niente di strano se avesse avuto la gonna, ma indossa i pantaloni.
Punto numero due: l'angolo. Guarda come è divergente la sua angolazione rispetto alla discussione. Punta verso la porta chiaro desiderio di fuga. Ed il suo sorriso poi... nessuna grinza ai lati degli occhi, nessuno sfoggio di dentatura. Cara mia quelli sono tutti segnali che per stasera non ce n'è! »
Aveva incredibilmente ragione. Passarono pochi secondi prima che la ragazza guadagnare a l'uscita e lasciasse lui a mendicare ancora per un sorriso.
E Harry?
Braccia incrociate, sorriso stretto, nuovo sguardo fugace e direzione divergente dalla conversazione, un'angolazione che puntava dritta verso Faith.
Oh cavolo! Allora...
« Capito? »
« Ora sì che penso tu sia machiavellico! Perché mi stai dicendo tutto questo? »
« Perché, cara mia, non ho alcuna mira su di te! »
« Sei un bugiardo! Dimentichi che mi hai baciata alla Omega Lambda? »
« Quale bacio? » ribatté Cameron strizzando l'occhio.
© G.
Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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