Capitolo 32 - Spalla
« Mia madre? » chiese Maya sottolineando la domanda di Faith. « L'amore è davvero possibile tra chiunque e travalica le distanze. Un'irlandese ed una hawaiana. Se ti stai chiedendo quale strano essere può essere concepito... beh, ce l'hai di fronte! »
Quegli occhi tanto allungati. Il colorito lievemente dorato che la sua pelle possedeva. Il contrasto con i fulvi capelli ricci con più di qualche accenno di biondo e le impercettibili lentiggini che arricchivano i suoi alti e definiti zigomi. Ora tutto si connetteva.
« Purtroppo non l'ho mai conosciuta se non attraverso i racconti di mio padre e qualche foto sparsa per casa. Venne a mancare quando ero poco più di una neonata. Pioveva quella notte. L'asfalto bagnato rendeva il manto stradale della Shoreline una lunga striscia opalescente viscida come il ghiaccio. Mi dissero c'ero anch'io in quella macchina.
Una curva stretta. La velocità troppo elevata. La macchina che gira vorticosamente su sé stessa. Cinquanta metri di fuoristrada. Si fermò in bilico sulla scogliera di Fort Ross.
Solo il retrotreno a fare da contrappeso al motore sospeso su un precipizio di trenta metri. Sotto le onde impetuose dell'oceano.
Dissero che dovette scegliere.
La mattina seguente mio padre diede l'allarme ed iniziarono le ricerche.
Mi trovarono appoggiata a terra sul ciglio del burrone bagnata ed infreddolita. Della macchina neppure l'ombra.
Lei sapeva. Era conscia quelli erano i suoi ultimi istanti di vita. Solo pochi movimenti da poter compiere prima di cadere. Prese il seggiolino nel quale riposavo e lo gettò fuori dal finestrino sulle alte erbacce prima di cadere in acqua. Diede la vita per me.
A volte ripenso a quel gesto e mi chiedo: "Avrei avuto lo stesso spirito di sacrificio?" Mi rispondo che qualunque madre degna di questo nome lo avrebbe fatto. »
« È davvero triste e commuovente... »
« Già. L'amore possiede così tante sfaccettature che una vita intera non basta che a mirarne solo da lontano il bagliore.
Mio padre mi rincuorava dicendomi che con quel gesto aveva permesso ad una parte di lei di vivere per sempre nella mia persona. "Finché potrò guardarti diventare la splendida donna che sarai, tua madre sarà sempre nei miei occhi e la sua mancanza sarà la mia forza come padre!". Questo mi diceva. » concluse voltandosi verso la foto in cima alla libreria. Due innamorati si baciavano sulla cima di un'alta scogliera.
« Ecco Rufus! Piccolo vieni! Faith, questo ciccione è l'unico maschio della mia vita! » presentò Maya sollevando da terra il gatto certosino dagli occhi verdi che era entrato dalla finestra.
« Quindi è lui il cacciatore! Ho avuto modo di sentirlo l'altra sera tra le erbacce del giardino! »
« È il territorio di caccia del mio piccolino! In realtà Rufus non è proprio mio. Un bel giorno è entrato dalla finestra , come ha fatto oggi, e da quel dì non è più andato via! »
« Si è innamorato! »
« Fossero tutti fedeli come lui... »
« Ho notato che Justin ha una particolare simpatia per te! » sondò il terreno.
« Faith, mi dispiace se ho incrinato qualche tipo di equilibrio... »
« No! Ma che hai capito? Tra me e Justin c'è solo una giovane amicizia! Nessun equilibrio da incrinare! »
« E dai! A me puoi dirlo! Possibile non ci sia nessuno della casa con cui vorresti...? »
« Non saprei... voglio dire no! »
« Eppure non mi convinci sai! Sarà mica il musicista? »
« Harry? Ma figurati! »
« Comunque questo fine settimana sarò da voi e se hai bisogno potrai contare su una fidata spalla. »
« Sai che non so nulla di ciò che dovrebbe accadere? »
« Justin non ti ha parlato? Mi ha invitato per un barbecue all'ora di pranzo! Ha detto ci sareste stati tutti e che era un modo per scusarsi del trambusto creato. »
« Se lo dice Justin sarà vero! Lui è un po' il capo della casa! »
« Avrò modo di conoscerlo meglio! »
In che senso?
« Sono tutti bravi ragazzi! » rassicurò Faith.
« Non lo metto in dubbio! Sono solo preoccupata per il cibo. Ho già detto a Justin di essere vegetariana e mi ha assicurato non ci saranno problemi. Non mi va però di creare complicazioni! »
« Ma figurati! Guarda che se non vieni mi offendo! » esortò ironica ridendo con la sua nuova amica.
« Va bene! Vorrà dire che, grazie al mio lavoro, mi sdebiterò fornendo la birra. Anzi ora esco che è giorno di inventario all'Erik's pub! »
© G.
Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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