Capitolo 15

Passarono circa due mesi e Rufy e sua madre avevano quasi perso i contatti, riuscendo a malapena a sentirsi a telefono.

Il piccolo viveva ora col nonno, passando la maggior parte del tempo da Makino, cercando di distrarsi dal pensiero fisso di sua madre, gli mancava.

Gli mancava tutto di lei ,dalla sua carezza gentile la mattina appena sveglio al bacio della buonanotte prima di andare a letto.
Ma allo stesso tempo rifletteva a quello che era successo poco prima di separarsi da lei, quel suo attacco di rabbia e quel gesto talmente violento, che lui non si sarebbe mai aspettato da parte sua...

"Rufy"
Il piccolo alzò la testa lentamente, di certo tutti quei pensieri non lo facevano felice.
"Vuoi un succo?" chiese Makino sorridendo al bambino.
Rufy annuì.

"Buonasera gente!" irruppe nel bar, un uomo non troppo alto, vesito con una camicia bianca un po' sbottonata, e dei pantaloni marroni, un grosso sorriso in volto e i capelli rossi, scarlatti, con una ventina di uomini alle spalle.

"Buonasera" rispose gentilmente Makino, sempre sorridente.

"Mi presento sono Yasopp, e sono il capitano di questa ciurma di pirati! Non abbiamo cattive intenzioni, vorremmo solo del sakè!" Sì presentò venendo avanti un biondo con una fascia in fronte, con su scritto il suo nome.

"Chi sarebbe il capitano?!" lo prese il rosso da dietro scherzevole.

"Io!" rispose il biondo e i due cominciarono una lite lì sul momento che portò tutta la gente nel bar a ridere alla scena.

"Sei troppo brutto per fare il capitano!" disse il biondo puntando il dito sulla fronte del rosso.

"Guardati te, probabilmente tua madre quando ha visto la tua faccia si è spaventata un bel po'" rispose l'altro.

Il piccolo Rufy a udire quelle parole, si infastidì, prese il suo succo scese dalla sedia e andò verso la parte interna, dicendo solo un -vado dentro- e sbattendo la porta.

Makino si rattristì e i pirati furono attirati dal rumore della porta sbattuta.

"Ma che gli è preso a quel marmocchio?" chiese tra se uno dei tanti pirati chiamato Lucky Lou mentre il rosso rimase a guardare la porta chiusa con uno sguardo serio.

Intanto nella stanza accanto Rufy si era seduto su una sedia a dondolo accucciato su un cuscino, rimanendo a pensare un ennesima volta.

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Il giorno dopo

Rufy si svegliò con i raggi solari mattutini a solleticargli il naso.

Si girò dalla parte opposta del letto, ma non fece in tempo a prendere sonno che suo nonno entrò in camera urlando come un matto
"SVEGLIA!"

Il piccolo saltò dal letto per lo spavento e cadde a terra.

"Ahia, ma ti sembra la maniera di svegliare la gente!?" Sì lamentò il piccolo Rufy massaggiandosi il lato B che aveva sbattuto cadendo.

"Andiamo sono in ritardo, e devo portarti da Makino"
"Come sempre del resto"
"Muovitiiii!" gli urlò il nonno contro.
"Subito" Sfrecciò il bambino.

Arrivarono da Makino in qualche minuto e poi Garp corse a lavoro.

-Oh no, ci sono ancora i tizi di ieri- pensò il bambino entrando al bar e vedendo il rosso seduto al bancone.

"Buongiorno Rufy" lo salutò subito la ragazza.
Lui ricambiò con un sorriso.

"Oh ma tu sei il mocciosetto di ieri, dimmi un po' ,come ti chiami?"
disse il rosso girando si verso di lui.

"Rufy" rispose freddo il bimbo non degnandolo di uno sguardo.

"Piacere Rufy io sono Shanks, sono il capitano della ciurma dei pirati del rosso"
-pirati?- pensò il bimbo, gurdandolo di sbieco.

"Non mi interessa"
"Andiamo Rufy non fare così, Shanks voleva solo presentarsi" disse Makino
"Non voglio conoscerlo"
"Oh andiamo marmocchietto, che ti ho fatto per farti arrabbiare così tanto, eh?"
"Esistere"
"Senti moscerino la prossima volta che rispondi così al capitano ti sta-"
Ben Beckman non fece in tempo a finire la frase che il rosso lo fermò con un cenno.

Cadde il silenzio più assoluto in tutto il bar finché non venne interrotto dal rosso stesso.
"Bene, Makino posso avere un altro bicchiere di sakè?"
"Arriva subito" rispose la ragazza.

Mentre Makino versava il sakè squillò un lumacofono.

"Pronto? .... oh, si certo... tieni Rufy è per te"
"Pronto?" rispose il bimbo
"Rufy!" urlò la lumachina con il vocione di Garp.
"Nonno"
"Per la tua felicità, sono riuscito a strappare qualche oretta a lavoro e a concedermi una pausa per questo pomeriggio, in più ho chiesto e... mi hanno detto che se si tratta di poco tempo e se sorvegliato potrai vedere la mamma, sei contento?"

A questa frase gli occhi del piccolo Rufy si fecero lucidi e poco dopo rispose felice "si!"

Il pomeriggio verso le cinque si presentò alla porta Garp
"Dai andiamo"
"Sì" disse Rufy correndo verso il nonno.

"Ci vediamo dopo Rufy" lo salutò Makino.
"A dopo moccioso"
Il piccolo fece una linguaccia per il secondo saluto e poi si dileguò insieme al nonno.
Immaginando già le cose belle che avrebbe detto a Makino appena tornato e non sapendo quello che invece sarebbe successo.

Arrivarono a casa in un quarto d'ora circa e Rufy euforico entrò dentro urlando
"Mamma sono a casa!!"

Salì di fretta le scale, ma si trovò d'avanti un spettacolo che avrebbe preferito non vedere mai...

Angolo autrice
Quanto mi sento cattiva a finire un capitolo così >:3
Bella gente! Siamo qui tutti felici e contenti *si guarda intorno* *gente che ringhia come cani rabbiosi everywhere* *oh fuck*
ci vediamo alla prossima!
*scappa* AIUUUUTTTT!!!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top