t r e n t a
Nighmare non esitò ad attaccare allungando i suoi tentacoli, ma Ink fu più veloce e li schivò tutti, e mano a mano sfruttandoli riuscì ad avvicinarsi per poi colpirlo in piena testa potentemente con il pennello.
Nightmare rimase storidito per un po' a causa della botta, ed Ink ne approfittò.
Lo incatenò con la magia del suo inchiostro.
-E ora cosa pensi di farmi? Mandarmi nel void?- chiese Nightmare.
Ink rise, e si accovacciò alla sua altezza guardandolo.
-Nah, ti imprigionerò in una cella provvisoria, poi sceglierò cosa farmene di te.- rispose, e si teletrasportarono entrambi.
Dopo aver sistemato tutto, Ink tornò da Error.
Si era completamente dimenticato delle sue condizioni mentre combatteva con Nightmare.
Corse nella stanza.
Error era disteso, sembrava stare molto male.
Science era lì accanto a lui, con sguardo preoccupato.
-E-Error...- il creatore era sul pianto di piangere.
Non poteva perdere pure lui.
Doveva ancora raccontargli di aver visto Paperjam, doveva ancora fargli vedere il loro posto di quando erano piccoli.
Dopo tutti questi sforzi, poteva mai finire davvero così?
Aveva veramente fatto troppo tardi?
A cosa era servito tutto questo??
-Ink...- disse Science voltandosi verso di lui.
-Ti prego dimmi che starà bene...- lo supplicò Ink.
-Io...non ne sono sicuro, ma farò del mio meglio. La sua anima è parecchio danneggiata. Posso provare a trapiantarla e ad aggiustarla, ma non so come finirà...-
-Science.- lo chiamo Ink buio in viso.
-Promettimi che farai tutto quello che puoi pur di salvarlo. Anche se c'è un minimo di possibilità, ti prego.- dagli occhi vivaci e colorati di Ink scese una lacrima.
Science stette zitto, e poi con la testa annuì.
-Grazie...- disse con voce tremante il pittore, per poi uscire.
Dream e Blueberry gli andarono incontro abbracciandolo, e il creatore di sfogò del tutto.
***
Passarono cinque giorni.
Error sembrava essersi ripreso di un minimo, ma giaceva ancora inerme sul letto.
Ink fece proprio come il distruttore si comportò con lui.
Stette lì.
Lo aspettò, ogni secondo che passava.
Ink sapeva che si sarebbe svegliato.
Gli teneva la mano, e lo guardava.
Era tutta colpa sua.
Se solo non avesse messo Error in quella situazione...
Si era ripromesso che sarebbe tornato nella loro collina con lui, e lo avrebbe fatto.
Science entrò nella stanza, e fece alcuni esami al distruttore, mentre Ink non staccava gli occhi tristi e affranti da lui.
-Come sta?- chiese.
-Ink...Error...Error è...-
-È...?-
-Il suo stato psicofisico è quello di una pianta, è come se fosse in coma vegetativo. Io...ho paura che non si risvegli più. I suoi battiti si fanno sempre più lenti e bassi...di questo passo morirà.-
Ink avrebbe voluto spaccare tutto.
-Cosa posso fare?! Non riesco a stare a guardarlo mentre lentamente mi muore davanti. Mi sta distruggendo...-
-Farò un ultimo tentativo con l'operazione. Se non dovesse funzionare...-
-Ho capito.- tagliò corto Ink alzandosi dalla sedia.
Si sentiva terribilmente arrabbiato.
Ciò era strano: la sua non era una vera anima, ma un surrogato per fargli provare emozioni...ma per potenziarle avrebbe dovuto bere dalle boccette colorate che portava nella cintura.
Perché si sentiva così allora...?
Si diresse verso la cella di Nightmare, nel seminterrato.
Spalancò con violenza la porta.
-Ink? Ma che piacere la tua visita...-
Ink non lo ascolto neanche, si catapultò nella sua cella.
-ERROR STA MORENDO, ADESSO TU MI DICI COME GUARIRLO, O GIURO CHE FINISCO IL SUO LAVORO PONENDO FINE ALLA TUA MISERA VITA.-
-Woah, calmati. Te l'ho detto, l'ho ferito mortalmente, non c'è modo di guarirlo.- rispose il dio degli incubi fregandosene.
-L'hai voluto tu.- Ink stava per colpirlo, quando Dream lo fermò.
-Dream?? Che cosa fai?! Lasciami!- si dimenò il creatore.
-Fermo! Io conosco mio fratello.- il sognatore si rivolse a Nightmare -Vuoi contrattare, non è così?-
-Intuitivo.-
-Cosa vuoi?!- sbraitò Ink.
-Voglio uscire di qui.-
-Non esiste, così lo uccideresti di nuovo. Non sono stupido.-
-È un peccato, perché solo io so come salvarlo...- fece vago.
-Stai bluffando. Non ti credo.- si voltò Ink a braccia incrociate.
-Nightmare, ti conviene aiutarci.- affermò Dream serio corrugando le sopracciglia.
-Oh no, non mi dà nessun vantaggio.-
-OK ALLORA METTIAMOLA COSÌ. O MI AIUTI O TI UCCIDO. TI VA MEGLIO COME TRATTATIVA?-
Ink era pieno di rabbia, ogni secondo che passava era sprecato, ed Error era più vicino al suo destino.
L'impazienza lo stava divorando.
Nightmare non era spaventato, ma sapeva che Ink ne era capace, e non era nella condizione di cambiare le carte in tavola.
-Puoi salvarlo con una pozione, Error non ha solo l'anima danneggiata, ma a ucciderlo è il veleno che contengono i miei tentacoli. Io posseggo l'antidoto.- detto questo, Nightmare estrasse dalla tasca una piccola sottile fiala con un liquido nero come la sua melma.
-Come faccio a sapere che menti, e che anch'esso è un veleno?- lo guardò dubbioso il creatore.
-Facciamo un giuramento. Se non verrà mantenuto, io morirò.- Nightmare gli porse la mano.
Ink esitò, e guardò Dream.
Quest'ultimo gli diede il consenso, come per assicurarlo che quando suo fratello faceva un patto, lo rispettava.
Ink si fidò di lui, e strinse la mano del Dio degli incubi.
Poi senza dire nulla, uscì.
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