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<< avanti,lo sai che detesto quando fai così! >>
Emma rimproverò il suo migliore amico,Noah,che la stava stuzzicando.
<< ti prego,smettila! >> non riusciva più a contenersi dalle risate ma allo stesso tempo anche dalla vergogna.
Noah continuava ad imitarla sulla sua svariata bipolarità:
<< oh,sei davvero una persona fantastica,una davvero da stimare! - Hai rotto il cazzo,ora fuori dalla mia vista prima che ti faccio saltare in aria! >>
Diceva Noah senza smetterla di ridere,imitandola persistentemente.
Emma riuscì a riprendere fiato,e dopo essersi guardata intorno e notando che nessuno fortunatamente stava guardando,scoppiò a ridere nuovamente.
<< ok N. Ora basta,sennò rischio la morte qui >>
Noah smise di imitarla e dopo qualche risata qua e là,finirono entrambi il rispettivo cappuccino e caffè macchiato.
Emma lasciò una banconota da 5$ sul tavolo dove giacevano prima di alzarsi ed uscirono dal bar.
<< brr,ma stiamo scherzando? ci saranno almeno -23 gradi qui fuori >> disse Emma rabbrividendo dappertutto,mentre il suo migliore amico,sembrava non sentire dopotutto quel freddo.
<< io sto apposto,oddio guardati...stai battendo i denti?! >>
Disse Noah stupito ma allo stesso tempo divertito dal l'espressione dell'amica.
Emma lo fulminò con lo sguardo,mentre continuavano a camminare.
Diede uno sguardo furtivo allo Smart Watch
legato attorno al suo polso e vide l'ora: le venne un colpo leggendo sul piccolo schermo che segnavano le 22:45, e la mattina dopo si sarebbe dovuta svegliare presto per l'ultima registrazione del film "paradise beach".
Emma era stanca del lavoro,che le richiedeva concentrazione e impegno: stare tutto il giorno con una camera in mano era stancante,sia fisicamente, che mentalmente,e desiderava una pausa,anche breve,ma tutto purché fosse una pausa.
<< ehi N. si è fatto tardi,è meglio che ora vada >> disse Emma un po' sconfortata,ma tanto si sarebbero visti o sentiti il giorno dopo,a meno che qualche imprevisto non si sarebbe piazzato davanti.
<< già,anche perché le mie palpebre stanno cominciando a calare >> disse Noah facendosi scappare uno sbadiglio sonoro.
<< bene,allora...ci si sente >>
<< certo. Buonanotte E. >> disse Noah in seguito. Emma gli sorrise e subito dopo gli diede le spalle incamminandosi nella direzione opposta a quella di Noah per raggiungere casa.
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<< ti prego,non potresti mai permettere di non farmi vedere Augustus,te lo chiedo per l'ultima volta,non farlo >>
Hilarie non stette a sentire le parole dì Jeffrey,e senza esitazione,firmò i fogli per il divorzio e lasciò la penna sul tavolo,in modo tale da far firmare anche lui.
Jeffrey credette di cedere in quel momento: tutto quello che avevano costruito in tutti questi anni lui ed Hilarie era svanito,e gliel'aveva dimostrato diverse volte,sia verbalmente che fisicamente: Non c'era giorno che lei non gli urlava contro o che sbatteva qualcosa a terra,in quel caso rompendola. L'ultima capitava,ma non sempre,e quando succedeva,non era uno spettacolo affatto bello per Jeffrey.
Era in preda al panico,quasi non riusciva a tenere la penna in mano,e dopo qualche istante,firmò anche lui sotto la scritta di sua moglie,o meglio dire ormai ex moglie.
Hilarie senza neanche guardarlo in faccia,pronunciò testuali parole:
<< venerdì avremo l'incontro con gli avvocati per ufficializzare il divorzio,vedi di essere in orario.Io esco,quando torno non voglio vedere neanche la tua ombra dentro casa mia.
Restò paralizzato a sentire quelle due parole,considerando che fino a pochi mesi fa,quella era casa loro.
Hilarie prese le chiavi,una borsa di pelle e si diresse verso la porta.
Jeffrey ormai non era più nulla per lei.
Non gli diceva più dove andava,
cosa faceva,
e questo gli fece sorgere diversi dubbi,ma la bomba scoppiò quando Hilarie,senza volerlo,confessò di aver trovato un'uomo migliore di lui.
Quando lei usci dalla porta d'ingresso,Jeffrey cominciò a piangere come un neonato,realizzando cosa fosse appena accaduto.
Una cosa che non pensava sarebbe mai successa dopo tanti anni di convivenza con una donna.
Mugugnò delle parole al piccolo Augustus,che,seppur non concepiva praticamente nulla,fissò il padre con occhi sbarrati.
<< piccolo mio,mi spiace tanto...spero comunque di vederti >> disse Jeffrey tra una lacrima e l'altra.
*
Passarono circa 15 minuti da quando Hilarie era uscita,e Jeffrey,anche se a malincuore,cominciò a preparare una valigia,mettendoci dentro tutto ciò che oramai non faceva più parte di quella casa,ovvero lui e le sue cose.
Andò nella sua stanza che condivideva con Hilarie,e svuotò il proprio armadio.
Prese tutto,senza tralasciare nulla,e mentre stava sul punto di uscire,si dimenticò una cosa fondamentale.
Tornò subito indietro e prese Augustus in braccio,baciandogli delicatamente il capo.
<< ti amo piccolo >>
Una lacrima rigò il viso leggermente sciupato di Jeffrey: nell'ultimo periodo non si era nutrito abbastanza,per via dello stress e della situazione con Hilarie.
<< ci veduta presto >>
gli disse prima di lasciarlo solo sul divano,uscendo ufficialmente da quella casa,consapevole che non ci avrebbe messo più piede.
-
Emma,era appena rientrata a casa,estenuata anche se quel giorno non aveva fatto chissà cosa.
indecisa e senza idee su cosa fare,decise di sistemarsi per rilassarsi un po': si lavò i denti,mise un pigiama lungo a strisce rosa perla e bianche,e raccolse i lunghi capelli mossi e scuri in un mollettone.
Si stese sul divano coprendosi con una coperta di pile e prese a riguardare per l'ennesima volta la sua serie tv preferita: The Walking Dead.
Era davvero legata a quella serie,e l'aveva vista e rivista fino alla nausea,ma non si sarebbe stancata mai di farlo.
Sperava tanto di poter essere in qualche modo coinvolta nel lavoro di esso,ma purtroppo ancora non era accaduto.
Fu lì che sentì vibrare il telefono.
Lo prese controvoglia dall'altro lato del divano,e all'inzio lesse un numero sconosciuto che l'aveva contattata,ma non appena lesse il contenuto,rimase interdetta:
buonasera Emma! la informiamo che ci farebbe un immenso onore averla qui con noi per registrare la 7 stagione di The Walking Dead.
Le prove saranno domani,speriamo di vederla!
Direttore Gregory Nicotero.
Emma quasi non svenne sul colpo nel leggere quel messaggio,ma immediatamente si alzò dal divano e cominciò a tirare degli urli di gioia e a saltellare per tutto il salotto.
Non esitò a chiamare il suo migliore amico,informandolo della splendida notizia.
<< pronto? N? >> disse Emma emozionata.
<< ehi E. Che ci fai ancora sveglia? >> disse Noah assonnato.
A quel punto Emma pensò di aver senza voluto svegliarlo.
<< scusa,non potevo aspettare fino a domani per dirtelo ma... >> disse emma con voce tremante per l'emozione
<< ma...? >>
<< Mi ha contattato Gregory Nicotero. Un pilastro fondamentale della creazione di The Walking Dead. >> disse emma senza giri di parole.
Noah rimase un attimo in silenzio prima di rispondere: doveva ancora realizzare cosa gli avesse appena detto.
<< o mio dio E. Non potrei che essere contento per te! >> disse Noah con un eccitazione pari a zero.
Però riuscì comunque a perdonarlo,contando che lo aveva probabilmente appena svegliato.
<< Grazie...le prove saranno domani...quindi non so se riusciremo a vederci,però come sempre ti chiamerò per farti sapere come andrà.>> disse emma ancora emozionata.
<< certo,intanto Buonanotte Emma >>
<< notte N. >> disse Emma di rimando chiudendo la chiamata.
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Ed eccoci qui con la prima parte di questa storia.
Le strade di Emma e Jeffrey devono ancora incontrarsi,ma chissà come sarà il loro primo incontro.
Nel prossimo capitolo si scoprirà.
Vi tengo aggiornati! ;)
-emma-
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