CAPITOLO 26
CAPITOLO 26
Sherlin
Combattuta, questo è l'esatto termine che in questo momento descrive come mi sento. Dopo la proposta, fatta in modo plateale, davanti a tutte quelle persone, con tanto di biglietto aereo già pagato, io non ho saputo rispondere. Mi sono limitata ad un bacio, ed è da quel bacio che non ho più visto il capitano. Mi sono assentata dall'università, mi sono rinchiusa nel mio appartamento... è passata ormai una settimana.
Il mio cellulare non fa altro che squillare sul comodino. Messaggi di Austin, Norah, persino Lerry si sta chiedendo che fine io abbia fatto.
La mia scelta l'ho presa, la consapevolezza che ho maturato in questi giorni di silenzio è che non posso seguire il capitano in questo percorso, ma non so come dirglielo. Ho paura di ferire i sentimenti del ragazzo che amo con tutto il mio cuore, come se non bastasse, sento addosso il peso delle mie aspirazioni e dei miei sogni che sono in netto contrasto con il futuro che aspetta Austin.
Mentre parcheggio la mia auto nel giardino della villa dei Falchi, illuminata dalle luci della festa che è in corso, mi sento confusa e irrequieta, sto ancora pensando al discorso che devo fare, sto ancora pensando che non è dette l'ultima, sto ancora pensando che forse, di questa scelta, mi pentirò fino a che avrò vita. Ma ad oggi, altre alternative, non ne vedo.
Mi guardo intorno, i volti ormai famigliari dei Falchi che mi sorridono sono l'unica cosa che mi aiuta a stendere i nervi, ma più cerco Austin e meno riconosco il suo volto tra la folla che si muove a ritmo di musica.
Forse non è qui, forse è in camera sua.
Farò un tentativo.
«Lui non è qui». La voce di Monty mi fa fermare prima che io possa entrare in casa.
Mi volto nella sua direzione e lo sguardo del ragazzo dal ciuffo rosa, non è decisamente dei più amichevoli. Okay, forse prenderà le difese dell'amico, immagino che il mio comportamento non sia piaciuto al capitano e che lui ne abbia parlato con il suo migliore amico che ora è qui di fronte a me.
«Devo parlargli».
«Era ora che trovassi il coraggio, sai, credevo fossi una con le palle, forse mi sbagliavo».
«Senti Monty, non devo dare spiegazioni a te o a nessun altro qui presente. Dimmi dov'è o lo troverò senza il tuo aiuto».
Incrocio le braccia al petto in attesa di una risposta, ma non ottengo nulla se non la figura imponente di Monty che si allontana senza proferire parola.
Bene, iniziamo proprio bene.
Sbuffando torno alla mia auto, mi rimetto al volante e solo in quel momento capisco dove potrebbe essere il capitano in una serata cosi tiepida e dal cielo limpido.
Imbocco la strada per la miglior vista sul cielo notturno che io abbia mai visto e vengo invasa dai ricordi. Voglio trovarlo, voglio sapere che cosa pensa, come sta, se è deluso o arrabbiato e se mi potrà perdonare per la mia decisione.
Raggiunto il punto panoramico mi fermo, lascio l'auto sul ciglio della strada, scendo e mi dirigo in quel posto ricco di momenti che non scorderò mai. Alzo gli occhi al cielo stellato, ammirando la bellezza di questi puntini luminosi che si stagliano su di esso.
Respira Sherlin.
Inspira, espira.
Con passo incerto mi dirigo verso la figura seduta sul muretto, è Austin. Il cuore mi martella nel petto ad ogni passo che faccio nella sua direzione. Come se sapesse che mi trovo proprio lì, il capitano volta lo sguardo nella mia direzione, i suoi occhi profondi brillano sotto la luce notturna. Mi metto di fronte a lui con il respiro sospeso, in attesa di trovare le parole giuste.
«Sapevo che ti avrei trovato qui». La mia voce è un sussurro tremolante.
Il capitano si alza lentamente e si avvicina di un passo, sguardo più intenso di questo non l'avevo mai visto, c'è rabbia, dolore, desiderio, amore, un mix di emozioni che descrivono quello che siamo stati in tutto questo tempo.
«Bellezza...».
Questo suo modo di chiamarmi, una carezza sul volto, la sua abitudine di spostarmi i capelli dietro l'orecchio. Assaporo tutto, come se fosse la prima volta, perché so che invece sarà forse l'ultima.
Non so cosa aspettarmi, c'è troppo silenzio, so di aver bisogno di lui, ma so anche che non posso mollare tutto per seguirlo.
«Non volevo sparire, ma quello che è successo mi ha messo paura... insomma...». Ricaccio indietro una lacrima furtiva prima che possa dare il via a tutte le altre che sono bloccate nei miei occhi lucidi.
«Shh, ora sei qui».
«Mi dispiace tanto, ho avuto bisogno di un momento per pensare, per mettere un po' di ordine nei pensieri». Dico sincera.
Dopo un sospiro che mi permette di prendere aria, gli butto le braccia al collo e lo stringo in un abbraccio, non sono pronta, non sono pronta a dirgli addio. Sento il calore del suo corpo a contatto con il mio e non ricordo sensazione migliore di questa.
Una volta trovato il coraggio ci guardiamo negli occhi, un'intesa tacita passa tra noi, un legame che nessuna distanza o incertezza potrà mai spezzare. In questo momento siamo Sherlin e Austin, la giornalista e il capitano della squadra di football, uniti da un amore destinato alla fine.
Con le mani che tremano leggermente, tiro fuori dalla tasca posteriore dei jeans la busta bianca con il biglietto aereo per Londra. Avrei dovuto usarlo per seguire il capitano, invece... con un respiro profondo gliela porgo, il mio cuore è afflitto ma deciso. Gli occhi del capitano mettono a fuoco quello che gli sto restituendo e un lampo di dolore attraversa i suoi occhi blu. Prende la busta con estrema lentezza, come se sperasse in un cambio repentino di idea, ma questo non succede. Il suo sguardo è attento, la preoccupazione e la tristezza sono dipinte nel suo volto. Sembra pronto ad ascoltare quello che ho da dire.
«Non pensare che per me sia facile, ci ho pensato, ripensato, mi sono presa del tempo e nonostante io provi un amore che va oltre le spiegazioni, per te e per quella che sono io quando sto con te, questo non è abbastanza per abbandonare tutto. Io, te, insomma, siamo giovani, abbiamo la vita davanti, sogni da realizzare, sogni che purtroppo però non viaggiano sullo stesso binario. Ti amo più di quanto io abbia mai amato qualcuno in tutta la mia giovane vita, mi hai fatto vivere le montagne russe, mi hai fatto vivere il mare in tempesta, mi hai fatto capire che bisogna lottare per essere felici, e ti ringrazio, perché dopo di te, la Sherlin Mitchell piena di pregiudizi, concentrata solo sui suoi obbiettivi, abituata a stare in disparte, non esiste più. Mi hai fatto capire che si può amare anche chi non pensiamo faccia per noi, mi hai fatto ridere, mi hai fatto credere in me, mi hai fatto sentire bella, amata, desiderata. Austin Turner, sei stato la storia d'amore che tutte le ragazze, almeno una volta nella vita, sognano e meritano di vivere. Non ho mai creduto nel per sempre, ma con te un po', infondo al cuore, ci speravo. Restituendoti questo biglietto ti lascio in mano un pezzetto del mio cuore che sarà, sempre e per sempre tuo, custodiscilo, sorridi ricordando quello che abbiamo passato, i momenti brutti, quelli belli, quelli incasinati, perché è proprio quello che farò anche io. Sono certa che a Londra troverai la tua strada, non pensare mai che il tuo problema sia più grande di te perché hai dimostrato a me e tutti che niente e nessuno può fermarti. Ti amo capitano, ti amerò per sempre».
Le lacrime affiorano nei miei occhi come un mare in tempesta, ho detto tutto quello che c'era da dire e nel farlo ho sentito il mio cuore rompersi, rompersi per davvero.
Mi domando se ho preso la decisione giusta, mi domando se è davvero ciò che voglio. Non so nessuna delle due cose, ma so che non potevo seguire un destino che non è il mio. Voglio fare la giornalista, il mio percorso di studi l'ho scelto tanti anni fa, sto vivendo la mia vita, sto cercando di costruirmi un futuro, immagino che ad oggi sia la priorità principale, anche se ammetterlo ad alta voce fa male.
Austin si volta dandomi le spalle, impedendomi così di guardare nei suoi occhi e capire che cosa prova. Non può lasciarmi in questo modo, senza una parola, non può farlo, la nostra storia merita un addio migliore di questo.
Non vedo i suoi occhi, il suo volto, ma la sua voce mi arriva forte e chiara alle orecchie.
«Bellezza, vorrei dire che non lo capisco, invece lo comprendo. Sapevo che chiederti di seguirmi era una cosa da pazzi, per un momento ho sperato che dicessi di si, anche se sapevo fin dall'inizio che sarebbe stato un no. Ne ho avuto la conferma quando i tuoi occhi terrorizzati cercavano di darsi una spiegazione alla mia richiesta assurda. Ho sempre creduto che l'amore fosse per deboli, prendevo in giro i miei compagni quando dicevano di essere innamorati, poi sei arrivata tu. Ti ho osservata per molto tempo, ricordo ancora quando ti ho vista la prima volta. Era il tuo primo giorno alla East River, tenevi il naso nascosto dietro la mappa del campus, avevi gli occhi di una che non avrebbe accettato aiuto da nessuno, infatti, mi sono limitato a guardare come te la saresti cavata. Una volta che ti ho vista entrare nell'aula di letteratura ho immaginato che avessi trovato la tua strada. Capelli lunghi, scuri, lucenti, uno sguardo penetrante dagli occhi neri, ricordo di aver pensato di non aver mai visto qualcosa di più bello. Dovevo trovare il modo di farmi notare da te, poi la mia palla ha colpito il vetro della redazione e tu per la prima volta mi hai guardato dritto negli occhi e il resto lo sappiamo già. Non ho mai detto ti amo a nessuna, è giusto che tu lo sappia. Ti ringrazio per essere stata quella ragazza per la quale ne vale la pena, quella ragazza per cui si è disposti a passare oltre anche ad un articolo diffamatorio e a proposito, non ti ho mai odiata davvero, avevo solo paura che avessi finto di essere quella che non eri per tutto il tempo trascorso con me. Hai conosciuto il vero Austin, quello che celo a molti e mostro a pochi. Ti auguro una vita piena di successi, ti auguro un amore grande, speravo di essere io, ma il destino fa le sue scelte e probabilmente ha in serbo per te un ragazzo migliore rispetto ad un mediocre giocatore di football. Sappi che il mio cuore è stato tuo, fin dal primo istante, ancora prima che i tuoi occhi conoscessero i miei. Ti amerò ogni istante di ogni giorno, anche a chilometri di distanza, anche se nella vita incontrerò un'altra, tu sarai per sempre la mia sola e unica bellezza».
Non so esattamente a che punto del suo discorso Austin si sia voltato e tanto meno a che punto i suoi occhi sono diventati lucidi come i miei. Non immaginavo che amare qualcuno potesse ferire in questo modo, non immaginavo che nella vita avrei incontrato una persona in grado di farmi provare delle emozioni così sincere, vere, pure. Maledico il destino, non è giusto che mi abbia fatto conoscere una persona come lui, per poi portarmela via. Austin mi prede tra le sue braccia, è un abbraccio forte, carico di sentimento, un abbraccio che racchiude quello che siamo stati. Mi assaporo il momento, il calore del suo corpo sul mio, il battito del suo cuore contro il mio petto. Mi lascio andare ad un pianto silenzioso, con il cuore infranto ma pieno di amore per questo ragazzo che ancora una volta mi sta tenendo tra le sue braccia. Il mio amore per lui rimarrà scritto nelle stelle che ci stanno guardando e nel cielo buio che ci fa da sfondo.
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