Lettera alla vita
Cara vita, ciao.
Ti scrivo perché stai per finire.
Ma non sono triste. Sei sempre stata crudele con me, quindi in un certo senso sono felice. Come me, morirai anche tu. E la colpa è solo tua.
Tua, perché invece di startene tranquilla e non preoccuparti per me ti sei affannata in ogni modo per far sì che ogni mio desiderio risultasse impossibile o si distruggesse appena realizzato. Tua, perché hai reso ogni mio singolo attimo il precedente a qualcosa di brutto, terribilmente doloroso. Tua, perché al posto della luce, in fondo alla strada mi hai sempre mostrato il buio. Tua, perché tra tutte le tue povere vittime, hai scelto proprio me per procurarmi tutto questo male.
Però, nonostante questo, trovo che tu mi abbia aiutato moltissimo. Mi hai insegnato in ogni modo a superare anche le più difficili tra le difficoltà, mi hai spiegato come andare avanti senza cadere e fatto capire che bisogna lottare, sempre e costantemente, se si vuole rimanere a galla. Mi hai reso ogni cosa impossibile, ma è proprio questo che mi ha resa così forte. Sono riuscita a superare ostacoli impossibili che altre persone non avrebbero neanche iniziato a scavalcare. E per questo, ti sono grata.
É strano provare odio per qualcosa ma nello stesso tempo ringraziarla, ma è esattamente come mi sento io ora. Perché, nonostante tutto, mi hai fatto capire che ogni cosa ha senso, tutto succede per un motivo anche se apparentemente potrebbe sembrare il contrario. Quindi se adesso io sono qui, a piangere e a scriverti, ho un buon motivo per farlo. Ha un senso questa mia azione, e cioè quella di provare per un attimo ad andare contro il destino. Andare contro alla morte che mi sta allontanando da te e fermare il tempo, che inesorabilmente scorre e cerca di impedirmi di svolgere il mio compito. Quello di dare nuova luce alla vita di chi non ce l'ha più.
E quindi, grazie.
Grazie per tutte le volte in cui mi hai fatto cadere, perché poi mi hai permesso di rialzarmi.
Grazie per tutto ciò che di brutto hai fatto sì accadesse, perché poi mi ha reso più forte.
Grazie per tutte le emozioni che mi hai fatto provare, la gioia, la rabbia, la tristezza, la felicità, la serenità, lo sconforto, la depressione, il disorientamento, la tranquillità, l'agitazione, i brividi.
Grazie perché è stato bellissimo sentire queste sensazioni prendere quasi il posto del sangue nelle mie vene.
Grazie per tutto ciò di cui mi hai privato, perché ho imparato a guadagnarmelo da sola.
Grazie per tutto ciò di superfluo che mi hai fornito, perché mi hai spiegato come sbarazzarmene prima che mi sovrastasse.
Grazie per le belle giornate, i bei momenti, quelli che non dimenticherò mai. Ma anche per quelli brutti, perchè un cuore senza crepe non può essere riparato.
Grazie per esserci stata, perché altrimenti tutto questo non sarebbe esistito.
So che ora mi devi lasciare.
Ma, ti prego, aspetta.
Aspetta l'attimo in cui io, con la mia volontà, ti lascerò andare.
Aspetta l'attimo in cui mi sentirò libera da tutto. Aspetta l'attimo in cui, lentamente, mi lascerò cadere negli abissi e inesorabilmente scivolerò verso il fondo, piano, senza far rumore. Aspetta l'attimo in cui, sicura di me stessa, urlerò al mondo che è stato bello, ma purtroppo è finito. Aspetta l'attimo in cui sorriderò a tutti quelli che hanno fatto lo stesso in vita. Aspetta l'attimo in cui la morte busserà alla mia porta ed io, serenamente, la lascerò entrare.
Addio vita. Ci vedremo dall'altra parte.
Aspetta ancora, però, mi raccomando. Mantieni la tua promessa.
Mi servi ancora per poco, poi, vai pure.
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