Notte inoltrata.
un'altra giornata
della mia mesta esistenza...è volata,
come etere.

Quanto tempo avrò passato
a odorare il tuo profumo?
più non mi sento il corpo rosato
ora spossato
impallidito:
a cibarsi si è abituato
del solo dolore
solo come un sole
in un cielo d'estate.
giacché nella noia
l'astro si diletta
assai
a incenerire gli animi
col suo torrido
ardore
asfissiante.
fuori l'aria è fresca;
qua si fanno intensi
il sudore
l'invadente
fetore.

Quanto tempo avrò passato
a impregnarmi del tuo profumo?
tanto ne trascorse
perché il tuo giovine effluvio
fugace
si dissolse.
senza di esso
mi lasciasti sola
col mio torpore
sul talamo giacente.
gioia...gioia mia
ma altro vo' dirti:
lo scuro fa entrare
una flebile luce;
la mia malinconia
sembra esser finita.
l'odore del Supplizio
è una dolce poesia
e ora io bramo
il Suo sordo richiamo.

Mi alzo e trascino
i miei drappi biancastri
mi affretto ad uscire;
il fetore qui dentro
è fittizio
e opprimente;
putridume polare
io bramo.
io cerco il Tuo richiamo.
luce ed ombra si confondono
in questo ambiente surreale
irrimediabilmente mortale...
arriva il traghettatore.
- mi faccia entrare
- dove deve andare?
il più lontano possibile:
nell'oscurità totale
La voglio incontrare
o così almeno mi inizia a sussurrare.

Il suo viso è corrugato
a vedermi in quello stato
caron', non ti crucciare!
poco tempo ormai rimane.
parte, e insieme ad esso parte la mia anima
senza alcun pensiero;
spenta è la mia città
comoda nel profondo nero.
la brezza accarezza le ciocche sgualcite
quasi purifica il mio corpo infetto
poco Le importa l'aspetto negletto
soltanto le labbra vanno abbellite.

uno, due, tre passate...

||||||||||||

Ti sento...sento il Tuo richiamo
Più non posso attendere
Te ne prego, andiamo.

Ah! Sublime, Agghiacciante Vista
Gelida è l'aria
Gelida la mia anima.

È arrivata la mia ora
Ma sono fiduciosa
Che aldilà m'aspetta una vita dignitosa

°

Vergine Rosa
Ricorda Una Cosa: Dopo La Notte
Vien L'Aurora

È Giunta La Tua Ora
Ti Prendo Come Sposa

Uno...
Due...
Tre.

Riposa