Capitolo 4 - I Pendragon

Bussai al lussuoso portone in legno accuratamente intagliato della maestosa villa dei Pendragon.
Era una casa stupenda accompagnata da un vasto giardino pieno di alberi e fiori di svariato tipo, la casa in mattoni era su quattro piani, delle maestose finestre padroneggiavano sulla fiancata che dava sul giardino.
Sherlock era al mio fianco, entrambi in attesa che il proprietario, il signor Uther, aprisse la porta.
Dopo qualche secondo di attesa udii dei passi pesanti e lesti, la porta si aprì sbattendo e uscii un uomo dai capelli neri e abbastanza scompigliati, aveva un espressione scioccata sul volto, gli occhi verdi come smeraldi erano ridotti a due fessure.
L'uomo indossava un giacca nera, di nobile fattura e sotto di essa portava una camicia verde sbottonata sul collo che gli riprendeva il colore degli occhi.
L'uomo appena vide Sherlock gli si avvicinò per salutarlo cordialmente:
- Salve signor Holmes
Poi si rivolse a me e mi porse la mano in segno di saluto
- Salve anche a lei signorina
Ricambiai il saluto, poi Sherlock si intromise ponendo una domanda all'uomo
- Commissario Loki, che ci fa lei da queste parti?
- La famiglia Pendragon ha sentito questa notte delle urla provenire dal loro giardino, sono venuto a controllare ma non ho trovato assolutamente nulla
Loki si interruppe e rivolse lo sguardo preoccupato verso il giardino, poi riprese a parlare
- Queste scomparse e morti sospette mi fanno delirare, è sparita perfino Jane Foster, la ragazza di mio fratello Thor.
Sherlock si guardò intorno in cerca di qualche segno particolare, scrutando il luogo con occhio critico, ma non trovò nulla.
Poi disse tutto eccitato e contento quasi urlando
- Questo caso delle scomparse si fa sempre più intrigante! Non trovate che sia fantastico?! Troverò questa mente diabolica che è la causa di tutto ciò! Fantastico!
Io e Loki ci scambiammo un occhiata interrogativa e poi scoppiammo una risata trattenuta per via del comportamento del uomo dagli occhi azzurri.
Trovo inquietante quando Sherlock si comporta in questo modo, sembra felice di queste scomparse.
Ma meglio non interrogarsi sui suoi pensieri, si sa che è uno un po' strambo, troppo strambo.
Mentre a me queste scomparse mi mettevano una tale ansia addosso, per me non si aveva a che fare con un criminale qualsiasi, tutto ciò sembra architettato da qualcosa di superiore, la visione che ho avuto sembra confermarmelo.
Forse questa città è maledetta veramente.
No! Ma che sto dicendo? Sto iniziando a pensare come Hermione!
La porta di legno massiccio sbatté per la seconda volta facendomi ritornare alla realtà dei miei pensieri, questa volta uscì un uomo sulla sessantina con un volto pallido e abbastanza stressato.
Sherlock gli corse subito incontro
- Uther, è un piacere rivederti!
Il proprietario della casa salutò a sua volta
- Sherlock, vecchio mio, accomodati pure in casa e ovviamente entra pure anche te, Vivian, quanto a lei commissario Loki, scusi se prima l'ho allontanata in modo brusco, la strana situazione mi dà alla testa, se vuole invito anche lei per una tazza di te.
Loki scosse il capo
- Al momento ho davvero troppo lavoro da svolgere, devo andare, ci si vede in giro
Poi l'uomo si allontanò salutando con un rapido gesto della mano.
Uther ci fece cenno di entrare, appena misi piede in quella casa i miei occhi non poterono non notare il lussuoso arredamento in legno.
Mobili artigianali, oggetti in cristallo e quadri arricchivano quel luogo.
Il salone, la stanza che comunicava con l'esterno, era immensa, al centro do essa vi era un divano in pelle posizionato davanti ad un grande televisore.
Su questo divano tre giovani che dovevano avere più o meno la mia età, sui vent'anni, giocavano animatamente con la playstation.
Tra il trio un ragazzo biondo urlò:
- Ma non è possibile! Ho perso nuovamente! Morgana smettila di vincere sempre te!
Una ragazza dai capelli corvini ripose ridacchiando
- Non è colpa mia se sei scarso!
Il terzo ragazzo si mise la mani tra i capelli accennando un sorriso e ribatté interrompendo i due litiganti
- Ma voi due dovete sempre litigare?
Il biondo stava per continuare a parlare quando Uther chiamò i tre ragazzi che si alzarono immediatamente dal divano e corsero incontro a noi.
Il signor Pendragon prese la parola:
- Vivian, ti vorrei presentare Morgana e Artù, i miei due figli mentre il terzo ragazzo si chiama Merlino ed è un amico di Artù.
I tre ragazzi si presentarono, li trovai simpatici e estremamente gentili.
Sicuramente avrei vissuto bene in quella meravigliosa casa, ero debitrice sia a Sherlock sia a Uther.
Stavo per aprir bocca quando delle urla provenienti dal giardino ci interruppero, Uther e Sherlock corsero in giardino mentre una forte fitta alla testa mi fece cadere a terra.
Poi vidi tutto nero.

..............................
Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto anche se è tremendamente noioso.
Quindi il mistero si infittisce... Spero di avervi almeno incuriosito!
Se vedete qualche errore è perché oggi, quando l'ho scritto, non sto benissimo... Sono a casa con la febbre -.-
Allora vediamo i personaggi!
Loki ---> "Thor" e "Avengers"
Uther, Morgana, Merlino, Artù ---> Merlin (BBC)
Al prossimo capitolo,
RunWithWolf

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top