L'OPINIONE DI LAURA: Toc Toc, chi è?... un personaggio personale

Salve, vi piace la nuova immagine? Ho deciso di cambiarla di volta in vola, che ne dite?

Vabbè, bando alle ciance e andiamo all'argomento del giorno.

Come si fa a creare un personaggio che rimanga impresso nella mente del lettore? Questa sembra una cosa molto facile, ma in realtà per far sì che il personaggio della nostra storia venga ricordato anche una volta voltata l'ultima pagina e chiuso il libro ci vogliono dei piccoli accorgimenti che non sono così facili da intendere.

Voi come vi regolate quando dovete creare un personaggio nuovo di una nova storia? Dovendo partire da zero, dda che parte iniziate? Ci sono molti modi per dare forma e aspetto ad un personaggio che sia capace di affascinare e/o far innamorare i nostri lettori.

Prima di tutto il nostro personaggio deve avere uno scopo. La storia nella quale vivrà deve metterlo di fronte a delle prove e lui deve superarle sempre in vista del suo scopo personale, che può essere quello di arricchirsi, di trovare un tesoro perduto, oppure di conquistare il grande amore della sua vita.

Per essere ricordato deve avere un modo di fare e di pensare fuori dalle righe. Non si parla solamente di carattere, ma anche di pensiero. In che modo si rapporta ad esempio con la religione? Può avere un carattere ribelle e aggressivo, ma se è molto credente potrebbe abbassare le penne di fronte a certe questioni che riguardano Dio, e infervorarsi se incontra un ateo.

Vi viene in mente qualche personaggio letterario con una o tutte queste caratteristiche?

Ad esempio, tra i personaggi che io conosco maggiormente potrei nominare Don Camillo, prete politicizzato e personaggio umoristico inventato dalla penna di Giovannino Guareschi, costantemente in lotta contro il suo nemico/amico il sindaco Peppone e impegnato tutto il tempo a favorire la propaganda della Democrazia Cristiana, contro l'adesione al comunismo.

Altrimenti, un personaggio diametralmente opposto ma sempre costantemente alla ricerca di qualcosa è senza dubbio Jay Gatsby. Nonostante le sue umili e povere origini, questo personaggio si scopre amante della bellezza e del lusso, e per l'intero racconto è quello che persegue, soprattutto quando conosce la bellissima Daisy Fay. Lei è tutto quello che lui non è, ricca, bella e importante.

Un'altra caratteristica da non sottovalutare in un personaggio indimenticabile potrebbe essere quello di insegnare qualcosa al lettore, di lasciare un'insegnamento di vita importante, o anche il solo aiutarlo a guardarsi veramente dentro e a comprendersi meglio. Deve essere interessante per ciò che dice e che fa.

Uno di questi personaggi potrebbe essere Zeno Cosini, il protagonista del romanzo di Italo Svevo. Cattura l'attenzione del lettore per la sua inettitudine. Zeno è affetto da ipocondria, crede ovvero di essere costantemente malato. Per guarire dalla sua malattia si rivolge ad uno psicoterapeuta e finisce per guarire prima del tempo perché comprende che la sua malattia è una conseguenza della vita moderna, inquinata alle radici. Lo scoprirlo è sintomo di sanità mentale, non di malattia.

Un personaggio che può insegnarci una lezione di vita, pur essendo solo un ragazzo, potrebbe sicuramente essere Huckleberry Finn. Nato dalla penna di Mark Twain, il giovane Huck è un ragazzo di appena 12-13 anni. Assistiamo alla sua crescita durante il racconto, infatti a metà del libro ammette di averne già 14. È una sorta di eroe nel suo piccolo, perché sembra essere caratterizzato dalla straordinaria capacità di sapere sempre quale sia l'azione più giusta e saggia da fare, nonostante i pregiudizi e la mentalità del periodo e del luogo in cui è ambientata la sua storia. Lo dimostra soprattutto quando aiuta il suo amico Jim a scappare dalla sua condizione di schiavo negro. L'onestà e l'ingenuità della fanciullezza porta con sé qualcosa che si perde con la crescita.

Che sia un personaggio positivo o negativo, deve emozionare il lettore. Deve sconvolgere le emozioni del lettore in modo che questi abbia un'opinione personale del protagonista.

Chi vi viene in mente? Opterei per Doryan Gray, protagonista del libro di Oscar Wilde. Bellissimo, giovane, aristocratico, Dorian cattura l'attenzione di tutti per la sua avvenenza e i suoi modi di fare. Lo stesso Dorian si rende conto del privilegio che la sua avvenenza può portargli, e pur di non perderla, in pratica vende l'anima al diavolo... o al suo ritratto.

Come sarà il vostro prossimo personaggio? Assomiglierà a uno di questi che ho citato o state ancora brancolando nel buio?

Non fatevi scoraggiare se ancora non sapete dove sbattere la testa e guardatevi intorno, sicuramente conoscete qualcuno che potrebbe ispirarvi. Potrebbe essere un vostro amico d'infanzia, o anche un vostro amico immaginario. Ad esempio, la stessa Alice Lidell, per cui è stata scritta la storia di "Alice nel paese delle meraviglie" era una cara amica di Lewis Carroll.

Insomma, il vostro protagonista deve avere qualcosa di unico, che non deve essere per forza un aspetto positivo, può anche essere un personaggio dall'aspetto poco comune, come ad esempio Jane Eyre, raffigurata da Charlotte Brontë come una ragazzina indipendente e intelligente ma piuttosto bruttina. Oppure come la più celebre Rossella O'Hara protagonista di Via col vento. No, non sto parlando del film, ma del libro di Margareth Mitchell. Misrosela, come la chiama Tati, è ricca, frivola, vanesia, ma nasconde un'arguta intelligenza e spirito di osservazione, oltre ad una forza interiore non indifferente.

In pratica, per finire, fate in modo che il vostro personaggio viva di vita propria. Donategli un carattere unico, magari un tic o un soprannome che possa aiutarlo ad essere ricordato. Vestitelo in una maniera diversa o particolare rispetto a tutti gli altri e, cosa molto importante, fate in modo che crei la storia nella quale vive, non lasciate che gli eventi gli girino intorno rendendolo un personaggio passivo.

Laura Pafumi, autrice di "Il mio bacio salato" e "Il cuore ha le sue ragioni".

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