CAPITOLO 13: IL PASSATO RITORNA SEMPRE

PERIDOT RACCONTA:

Dopo che Lapis finì la sua storia io sentii un forte rimorso nei confronti del padre di lei...
Come si può essere così insensibili e crudeli?!
Dal mio punto di vista era meglio non avere un padre piuttosto che avere un padre del genere.

Peridot: Lapis mi dispiace non pensavo che tu stessi così male...

Lapis: No, Stavo male solo fino al giorno in cui ti ho incontrata...
Tu sei la mia vita, è per te la rifarei tranquillamente quella scelta.

Mi venne da arrossire, Lapis mi vedeva come la sua salvezza e per me era lo stesso

Peridot: Anche tu sei la mia vita Lapis... ti amo con tutta me stessa... con ogni singolo atomo del mio corpo.

La baciai forte con la lingua, ma fummo interrotte dalle nostre amiche che venivano verso di noi...

Garnet: Stai bene Lapis?

Jasper: Ma quanto è odioso quel tuo padre omofobo di m**da deve ringraziare solo che sono una tipa che non alza mai le mani perché se no sarebbero stati guai per lui...

Perla: JASPER!!! MA TI SEMBRA IL CASO?!

Jasper: .....😅😅😅

Lapis: Non vi preoccupate non è successo nulla adesso però voglio andare a casa... se voi volete andare alla festa andateci pure senza problemi

Steven: Ne sei sicura?

Ametista: Già Steven ha ragione, ti senti bene?🧐🧐🧐

Garnet: Ragazzi lasciate in pace Lapis.
È un momento delicato avrà bisogno di tranquillità e riposo...     se ha detto di voler andare a casa lasciate che vada.

Ametista/Steven: Ok Garnet...

Peridot: Io rimango con Lapis, godetevi la festa.

Steven: Ok a domani

Io e Lapis tornammo a casa e ci mettemmo a letto...
Lapis per quanto stressata si addormentò subito, mentre io ci misi un po' ad addormentarmi...

Mi ritrovai d'un tratto in una stanza vuota... davanti a me c'era una figura voltata di schiena la girai e la riconobbi subito; Era Lapis, ma dalla sua bocca e dai suoi occhi usciva incessantemente acqua...
Tutto d'un tratto si formò una enorme ondata che mi sommerse completamente e, non so come mi trascinò su una spiaggia.
Mi misi in piedi e, sbigottita, cominciai a camminare verso quello che sembrava un complesso di antiche rovine, ma invece, formate da edifici odierni...
Ci misi diversi minuti a capire che quello che stavo guardando era ciò che rimaneva di Beach City...
Guardavo inorridita ciò che rimaneva del Ciambellone quando notai un'ombra tra le ombre che mi fissava.
Quello che le ombre nascondevano era una creatura gigantesca, alta almeno 10 metri, con occhi che si illuminavano di una luce blu e un volto che, anche se nascosto dalle ombre, infondeva fiducia...
Dopo qualche secondo di silenzio la creatura parlò con una voce profonda, calma e rassicurante

Creatura misteriosa: Ciao Peridot... era da tempo che dovevamo incontrarci...

Dopo quella affermazione diversi pensieri confusi presero forma nella mia mente, ma, prima che potessi dargli voce, la creatura mi parlo...

Creatura misteriosa: Non devi preoccuparti sono un amico venuto a preperarti...

Peridot: Prepararmi a cosa?!

C.M.: Vieni con me...

Senza aspettare un assenso si girò e inizio a camminare costringendomi a seguirlo...
"Dove stiamo andando?" e "chi sei?" erano le domande che mi frullavano in testa...

C.M.: Io sono qualcuno che vuole aiutarti...
E stiamo andando la dove tutto è iniziato...

Non sapevo se avesse sparato a caso le risposte o se mi avesse letto nel pensiero, ma ciò passò in secondo piano quando mi ritrovai in una strada semideserta dove però in realtà c'era qualcuno. Vicino a una macchina rovesciata c'era un'uomo che portava in salvo una bambina piccola dai rottami dell'auto prima che andasse in fiamme...
Non capivo nulla di quello che vedevo, una persona stava fuggendo anch'essa attraverso la boscaglia lontano dall'auto in procinto di esplodere...
All'interno dell'auto notai due persone moribonde, un'uomo e una donna...
L'auto esplose uccidendo le persone all'interno e producendo della luce appena sufficientemente da poter far leggere il cartello stradale affianco alla macchina che diceva "Benvenuti a Beach City"...
La persona che aveva salvato la bambina cercò di cullare la bambina piangente per consolarla cercando di asciugarle gli occhi che versavano lacrime a dirotto...
Una teoria prese piede nella mia testa e rimasi meditabonda per qualche secondo a guardare le sirene dei pompieri farsi sempre più vicine.
A un certo punto mi feci forza e iniziai a dire...

Peridot: Q-questo è q-quello che è s-successo quella notte?!

C.M.: Si

Peridot: P-perche me l'hai fatto vedere!?

C.M.: Devi essere pronta ...

Ebbi un tonfo al cuore...

Peridot: Ma a cosa?!

C.M.: Un'altra volta, ora è tempo di svegliarsi... ciao Peridot e... occhio a ciò che sta arrivando, devi farti aiutare da Lapis e stalle vicino per aiutarla, solo insieme potrete uscirne...

Mi svegliai di colpo il sogno che avevo fatto mi aveva messo talmente tanta ansia che riuscì a rilassarmi solo sentendo il suono della voce di Lapis...

Lapis: Stai bene, sembri inquieta?!

Peridot: Sto bene non ti preoccupare... tu invece... va meglio?!

Lapis: Con te vicino va sempre tutto a meraviglia... però se vuoi sapere se sono un po' scossa per quello che è successo ieri...
Beh allora si sono un po' sorpresa per l'arrivo dei miei non me l'aspettavo e mi ha un po turbata...

Mi ricordai ciò che mi aveva consigliato la creatura del sogno e dissi...

Peridot: Se hai bisogno di parlare sono disponibile.

Lapis: Lo so Miss Tecna...
Ma ora vorrebbe cortesemente scartare il suo regalo di compleanno?!...😈😈😈

Mi disse mentre mi saliva sulla pancia per iniziare a massaggiare il mio seno con un faccia da pervertita eccitata...

Peridot: È domani il mio compleanno... ma ogni suo desiderio è un ordine per me, Miss Lazzuli...

Le dissi io mentre con due rapidi movimenti invertivo le nostre posizioni e mentre la denudavo di maglietta e reggiseno...
Andammo avanti per un po', per scaricare la tensione con un po' di azione erotica... poi stanche ci stendemo sul letto sudate lei con la sua testa appoggiata sulla mia spalla mentre mi posava un braccio intorno al collo e uno sull'addome.
Ci mettemmo a parlare della nostra vita sentimentale e poi uscì fuori un particolare interessante...

Lapis: Peridot...?!

Peridot: Si?

Lapis: Ti piacerebbe l'idea di sposarci?

Voltai la testa di scatto e, in soggezione a quello che aveva detto, la  guardai muta per qualche secondo, poi le risposi che un sorriso a trentadue denti...

Peridot: Si... ti sposerei senza pensarci nemmeno una volta di troppo.

Lapis: Oh Pery... ti amo!🥰🥰🥰

Peridot: Ti amo anch'io!🥰🥰🥰

Tornammo a dormire stanche, ma felici di essere l'una a fianco all'altra.
Anche perche non avevo idea di cosa ci avrebbe riservato il futuro, o cosa significasse il sogno precedente...

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