Chap 8
Entrammo in casa. Era un appartamento con una cucina, un bagno, un soggiorno piccolo e una camera. Decidemmo di inaugurarlo subito, se capite ciò che intendo 😏.
Lui era seduto sul tavolo della cucina, le braccia attorno al mio collo. Ci baciavamo appassionatamente, pieni di desiderio dell'altro. La nostre erezioni erano una contro l'altra. Gli tolsi la camicia, prima sbottonandola lentamente, sempre baciandolo, poi sfilata con forza e velocità. Lui si avvicinò di più a me. Anche io mi tolsi la maglia che indossavo. Presi a leccare e lasciare marchi sul suo corpo, succhiandogli anche i capezzoli. Volevo averlo tutto, per un'altra volta ancora e per altre migliaia. Tolsi i suoi pantaloni e mutande contemporaneamente e lui mi slacciò la cintura. Presi a baciarlo ancora. Pensare alla nostra vita che prendeva una svolta così grande tutta di un colpo... Ero felice di iniziare una nuova parte di essa con lui. Lo ero davvero. Volevo continuare a vivere assieme a Katsuki per tutta la mia esistenza. Nell'aria intanto c'era sempre quel suo tipico odore. Lui era un alpha, certo, ma da un po' avevo capito che anche io, un beta, contavo. Soprattutto per lui.
Iniziai a preparare un poco il suo sedere, anche se ormai era abbastanza abituato a... beh, prenderlo nel culo. "Eijirou, veloce".
Tirai fuori il mio membro e lo inserii. Lui era disteso sul tavolo di legno della cucina, con le gambe attorno alla mia schiena. Io stavo sia spingendo che sfregarandolo. Lui faceva i soliti versi, che ormai conoscevo alquanto bene. "Ti amo tanto Katsuki" dissi. "A-anche io ah" rispose lui tra un respiro e l'altro. Comunque usavamo il preservativo da quella volta che temeva di essere incinto. Ci baciammo ancora, assaporando il sapore della bocca dell'altro, che pur avendolo sentito più e più volte, non mi avrebbe mai stufato.
Venemmo insieme dopo un po'.
Giorno seguente
La casa era pulita, compresa la cucina. Stavamo aspettando i nostri genitori, che avevamo inviato a far vedere la casa. Ormai eravamo tutti una famiglia, anche se per esserlo davvero mancava un anello, ma per quello avremmo aspettato ancora un pochino. Io e sua madre ci divertivamo a vedere le sue foto da piccolo. Il pranzo era un allegra chiacchierata. "Quindi, ragazzi? Avete inaugurato la vostra nuova casa?" Io e lui ci guardammo straniti. "Intendo se avete fatto s..." Avevo interrotto le sue parole sputando l'acqua che stava bevendo. "MAMMA SEI IMPAZZITA!?" lui era alquanto arrabbiato. "Pf. Cosa credete? Che quando lo facevate a casa nostra non sentivamo niente? O forse sbagli, Aiko (nome a caso però non ho trovato da nessuna parte il nome della madre di Kirishima)?"
"No, no. Tutto vero, Mitsuki. Credetemi non eravate delicati, ragazzi".
Io e lui eravamo rossi come pomodori. Volevo sotterranei sotto terra.
Alla fine l'argomentazione venne cambiato e la giornata passò normalmente.
La sera vedemmo un film, stretti tra le coperte a mangiare ramen istantaneo. La cena era leggera e economica, ma abbastanza buona. Appoggiammo le tazze sul tavolo e restammo lì a coccolarci. Lui mi accarezzava la testa mentre io lo stringevo. Il film era carino, una specie di film post-apocalittico. Io mi addormentai all'ultima parte, sul petto del mio ragazzo.
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Pranzo imbarazzante. Headcanon che la madre di Bakugou e Kirishima sono tipo stra amiche e adorano perculare il figlio da piccolo.
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