Lo guardai stranito e confuso al massimo. "I...i maschi possono rimanere incinti?"  "Certo idiota!! Su che pianeta sei vissuto fino ad adesso?! Non hai mai visto per strada coppie di uomini con il proprio bambino?!"  "Pensavo li adottassero!! E poi non c'era scritto niente di tutto ciò nei libri!"  "Si che c'era scritto! Parlavamo di questo anche l'altro giorno in classe, dove hai la testa?!"  "Em... Stavo un po'... Studiando un'altra materia?  Non è questo l'importante! Cosa si fa ora?! SONO PADRE!"  Lo abbracciai per la gioia. "Smettila e togliti di dosso brutto imbecille. Vuoi davvero tenerlo?" Il suo sguardo era sul pavimento.  "Tu non vuoi? Non vuoi veramente un piccolo Kirishima che ti corro attorno gridando 'papà'? Se non lo teniamo cosa dovremmo fare... Abortire? Vuoi dare via il frutto del nostro amore?".
Lui tacque per un paio di secondi.  "Io non so proprio cosa fare. Io volevo solo divertirmi un po' con te e ora mi arrivano addosso queste responsabilità capisci? Non avevi un cazzo di preservativo?"  "Katsuki. Scusa. Ma sei proprio sicuro di avere un bambino? Come lo sai?"  "Sentivo strano in pancia e ho iniziato a vomitare spesso...".  "Aspetta... Non hai fatto ancora il test?! Non è niente di certo allora!!" Mi strinse la maglietta e si avvicinò a me, come un cagnolino smarrito.  "Avevo paura di sapere" sussurró.

Tornammo a casa dopo un po', con un test di gravidanza in mano.

Erano passate un due ore e finalmente Katsuki si era deciso ad andare in bagno con il test.

Una linea. Una. Sola. Fottuta. Linea.
"Ommiodio non siamo padri. Grazie al cielo. Non ora. Non adesso. Non potevo in questo momento. Più avanti cazzo, ma non a 16 anni. Neanche fossi in uno di quei show di merda"
Era evidentemente sollevato. Anche io lo ero, avevo capito che non era il massimo essere genitori a questa età.
Lo abbracciai. "Però un giorno avremmo un piccolo Kirishima aggiro, vero?"  "Forse intendi un piccolo Bakugou". Ridemmo, anche per smorzare un po' lo stress.
"Ma stai bene allora? Hai detto che vomitavi spesso! E la pancia? Ti fa male?!"  "Si sono apposto. Magari sono solo ammalato"  "Questo non è essere apposto! Corri a distendersi nel letto. Io ti farò un po' di porridge".

La giornata la passammo guardando la televisione o leggendo qualche manga, mentre lui era a letto.
Io, da bravo fidanzato, feci da infermiere.

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Scherzavo non è incinta. In verità volevo farlo veramente, ma poi ci ho riflettuto bene e ho detto no. La mia migliore amica deve smetterla di contagiarmi con "16 anni e incinta".
In ogni caso tutto il mio rispetto per le giovani madri.
Giuro che comunque avranno dei figli da adulti, perché ne pretendo.