26) L'ultimo aiuto

L'arrivo a Beacon Hills fu abbastanza turbolento, metà di noi arrivarono dall'aereoporto con il furgone di Alan, gli altri stipati nella jeep di Stiles. Quando salii sul veicolo grattai con il trolley sull'esterno del baule per sbaglio e Stiles sembrò avere un attacco di cuore. Sembrava ci tenesse a quella vecchia jeep.
Ci ritrovammo in una casetta di quartiere dove ad accoglierci venne una bella signora con addosso un camice da infermiera.
«Scusate, sono appena tornata dal lavoro - si scusò. - Scott che ne dici di presentarmi questi ragazzi?»
«Ciao ma' loro sono Caterina, Andrea e Yuri che è un licantropo. Ragazzi, lei è mia madre Melissa»
Melissa McCall ci fece accomodare nel salotto e portò da bere per tutti.
Poco dopo arrivò un signore. Sarebbe passato per un normale uomo americano con camicia e barba se non fosse stato per il fucile a tracolla e le due pistole nelle fondine. Conobbi quindi il nostro informatore Chris Argent.
Dopo le varie presentazioni ci radunammo attorno al tavolo e il cacciatore tirò fuori una mappa.
Rappresentava tutto i continenti come una comunissima mappa anche se sembrava un po' datata. Sette pallini rossi campeggiavano in varie parti del globo e vidi che uno era proprio sopra di noi mentre un altro sopra Lione.
«Quindi questi sarebbero.... i Nemeton?»
«Tutti quelli ancora esistenti, per quanto ne sappiamo» rispose Chris.
«E dovremo andare a zonzo per il mondo per impedire a Monroe di riattivarli?» chiese Cate.
«Per come stanno le cose temo proprio che non ci sia altro modo»
Guardai sbalordito la mappa. Brasile, Egitto, Groenlandia, Cina e Russia avevano ciascuno un pallino rosso.
In quel momento suonò il campanello e poco dopo un grande scatolone di legno si trovava sul tappeto del salotto.
Malia lesse il cartellino informativo e alzò gli occhi al cielo:«Siete seri? Canne di organo austriaco?»
«Hey - si difese Stiles. - non potevamo mica scrivere "corpo di Demone Lupo", no?»
Scott e Liam tirarono fuori Deucalion e lo misero a sedere sul divano, stava tutto irrigidito ma i suoi occhi scrutavano ogni parte della stanza.
«Così è leggermente inquietante sapete?» sussurrò Cate.
Lydia si mostrò d'accordo con lei.
Dopo aver messo sdraiato il corpo («Magra consolazione» mi disse Cate), ci rimettemmo a parlare quando fummo interrotti dalla Banshee.
«Deucalion mi sta parlando, zitti tutti un attimo!» esclamò. In effetti gli occhi del Demone Lupo era diventati rossi.
Stemmo tutti qualche minuto in silenzio mentre la faccia di Lydia impallidiva sempre di più e capimmo che qualcosa non andava.
Alla fine l'Alpha degli Alpha chiuse gli occhi e Lydia si lasciò cadere sulla poltrona.
Si teneva la testa con le mani e borbottava sottovoce preoccupata. Finalmente si decise a parlare.
«Scott... credo che... - lanciò un occhiata a Liam.- dovremmo discuterne in privato. Alan, verresti anche tu?»
I tre si incamminarono verso le scale e lasciarono nella stanza un silenzio di tomba.
«Yuri, ci ho pensato adesso, la scuola inizia tra un mese e mezzo e... beh pensi che questa vicenda si concluderà in tempi brevi?» Mi chiese Andre.
«Non so quando si concluderà ma ora siamo parte del branco, se Monroe vuole fare un genocidio soprannaturale questo include anche me. E io non voglio morire»
Dopo circa un quarto d'ora i tre scesero con aria grave.
«Liam, vieni qui per favore» disse Alan.
«Deucalion in questi giorni mi ha detto tutto il possibile per aiutarci e adesso ci ha offerto il suo ultimo, e forse più grande, aiuto. Nessuno in fatto di esperienza sul campo è come lui, nel bene o nel male. Adesso però si è reso conto di non poter essere più utile se non...» Lydia si interruppe.
«Se non donando i suoi poteri» concluse Scott.
«?» chiese Liam.
«Penso che tu lo sappia. E dato che lui è il Lupo per eccellenza solo un altro licantropo può farlo» rispose il Vero Alpha.
«La poca vitalità rimasta di Deucalion fa si che un solo rapido colpo alla gola, non necessariamente troppo profondo, sarebbe immediatamente fatale» riprese Alan.
Liam era immobile e respirava lentamente. Potevo immaginare cosa stava pensando. Gli era stato offerto un potere che lo avrebbe reso potentissimo. Per quanto ne sapevo poteva anche diventare più forte di Scott.
Lo guardavamo tutti in silenzio mentre si avvicinava a Deucalion e trattenni il fiato quando alzò il braccio.
Poi si fermò.
«No»
Liam si girò verso Scott e scosse la testa «Sono molto vicino al diventare un Vero Alpha. Non voglio essere un assassino»
Il Vero Alpha sorrise. Fece un cenno di approvazione e poi si rivolse a noi.
«Non voglio farvi diventare assassini. Questo deve essere chiaro. Questa è una uccisione a tutti gli effetti ma, e mi dispiace dirlo, essendo consenziente e richiesta devo chiedere di eseguirla. Personalmente non vi considererei assassini»
Si rivolse quindi ad Alec che impallidì.
«sono d'accordo con quello che hai detto e tutto ma... io non sono vicino al diventare un Vero Alpha come Liam però non voglio rinunciarci. E non mi sento pronto ad assorbire quei poteri»
Scott gli diede una pacca sulla spalla dicendogli di non preoccuparsi.
La stanza ora era silenziosa e cupa.
«in realtà... - intervenne Theo.- un licantropo con tutti i requisiti e che tecnicamente è già un assassino ci sarebbe...»
Tutto il branco si girò verso di me.

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