Il Bosco
Il ritorno della luce fu celebrato con un "Olè" corale. Finalmente era possibile tornare a festeggiare serenamente. Quando Cristiano tornò da basso tutti stavano guardando il regalo tanto atteso di Mattia. Nello scompiglio generale, Paolo notò il volto smarrito del fratello di Selenia. Si avvicinò a lui. Anche Matteo notò che il suo amico era pallido. Abbassò il volume della musica mentre gli altri invitati si voltarono. Paolo lo guardò ma prima che potesse chiedere come mai era così sconvolto, venne anticipato dalla festeggiata. << Che cosa ti è successo? Sembra che tu abbia visto un fantasma! >>.
Tutti lo guardarono preoccupati.
<< C'era qualcuno in camera >>. I ragazzi si guardarono sorpresi tentando di capire cosa volesse dire visto che nessuno degli invitati era salito apparte lui. << Ma eravamo tutti qui >> rispose sua sorella. Paolo appoggiò la mano sulla spalla dell'amico << Ne sei certo? >>. Cristiano non aveva dubbi. Alcuni degli invitati sorrisero pensando fosse uno dei suoi soliti scherzi. Era bravo a recitare ma il suo punto debole è che ne faceva troppe di bravate e ormai tutti erano al corrente di questa sua passione. Le ragazze sembravano sollevate nell'aver capito che era tutta una messa in scena. Ma Paolo lo guardò convinto di quanto lui stava tentando di dire agli altri. << Sei serio? Non è uno dei tuoi soliti scherzi, vero? >>. Cristiano guardò il suo amico senza proferir parola. Ma fece un lieve cenno col capo.
<< Ascoltate >> disse Paolo richiamando a sé gli altri << Prima di scendere con lui ed Ema in cantina, mi è parso di aver visto qualcosa al di là della siepe. Penso che Cri stia dicendo la verità >>. Matteo ed il resto del gruppo ormai erano del parere che fosse tutta una montatura. << Che fai? Ora ti metti a recitare pure tu? >> chiese Ivan << Paolo tu poi non sei per niente bravo a raccontare cavolate! >>. Gli amici risero. Mattia che conosceva bene Cristiano era in grado di capire quando il suo migliore amico stava scherzando. E cercò di avere dei chiarimenti su ciò che il suo migliore amico stava tentando di raccontare. Il volume delle voci si era fatto di nuovo assordante. Mattia fece cenno di seguirlo nella sala minore adiacente a quella principale. Era sicuramente più tranquillo come ambiente sebbene il caos della festa era comunque ben udibile. Paolo andò con loro. << Ve l'ho detto! Qualcosa o qualcuno era presente in camera mia. Poi appena si è sentito osservato è piombato giù dalla finestra! >>. Paolo si intromise nel discorso dicendo che comunque si stava parlando di un salto di 4 metri: nessun essere umano sarebbe poi riuscito a rialzarsi.<< Ti stupisci di questo quando la parte più incredibile te la devo ancora raccontare! >>. Intanto i tre ragazzi vennero raggiunti da Emanuele. La situazione non pareva interessare gli altri ma Cristiano sembrava davvero sconvolto.
<< Ok, mi è venuta un'idea! >> esclamò Mattia. Salì al piano superiore mentre i tre ragazzi andarono dagli altri. Non passò nemmeno un minuto che il migliore amico di Cristiano era di ritorno con addosso il giubbotto. Porse una torcia a Paolo e le altre le appoggiò sul divano mentre il resto del gruppo lo guardò. << Io credo in lui. Voi fate come volete ma penso sia giusto approfondire l'argomento. Ed ho deciso di andare! >> disse Mattia sicuro di sé. Tutti erano rimasti in silenzio. << Dove vorresti andare? >> chiese Selenia curiosa più che mai. Il ragazzo non staccò lo sguardo dalla sua ex fidanzata accennando un lieve sorriso
<< Nel bosco >>.
I partecipanti alla festa rimasero sbigottiti dalla scelta di Mattia ma c'è chi pensò fosse una trovata geniale. I ragazzi si recarono allo spiazzo del giardino con le torce in mano. Il gruppo venne diviso in coppie ma non tutti avevano il desiderio di uscire. Matteo e Ivan dovettero andare via poiché l'indomani avrebbero dovuto svegliarsi presto. Cristiano aprì il cancello di casa soffermandosi pensieroso. << Che cos'hai Cri? >> chiese Paolo preoccupato. Il resto del gruppo si strinse intorno a lui. << Chiunque sia stato ad entrare furtivamente in casa, quando è fuggito l'ho visto passare attraverso
le sbarre del cancello. So che non mi crederete mai ma l'ho visto >>. Nessuno parlò ma ci fu una scambio di sguardi. La cosa che più stupiva non era quanto detto da Cristiano ma il fatto che la serietà con cui lo raccontava, faceva capire che non stava affatto scherzando. Emanuele guardò le sbarre del cancello. Tra di esse c'era uno spazio di trenta centimetri: troppo poco per un essere umano capace di passarci attraverso, adulto o bambino che sia. Tutti avevano lo stesso pensiero in testa: chi o che cosa aveva visto Cristiano? Era questa la cosa incredibile che il ragazzo aveva accennato prima a Paolo?
Il gruppo si trovò davanti all'ingresso del bosco a pochi metri da casa di Selenia. Le cime degli alberi si muovevano al primo cenno di vento mentre il cielo stellato per quanto incantevole fosse, non tranquillizzava affatto gli animi dei ragazzi. Mattia e Cristiano furono i primi a metter piede nella selva innevata. Poi fu la volta delle ragazze e infine di Paolo ed Emanuele che chiusero la fila. << Sai per un attimo credevo che la festa si sarebbe conclusa come sempre allo stesso modo: nella noia più totale! Passeggiare nella foresta di notte è davvero un'idea originale! >> concluse Valentina guardandosi attorno. Kiki non fu d'accordo << Beh anche se si fosse conclusa come sempre, a me non avrebbe dato sicuramente fastidio ma penso che improvvisare il programma della serata possa anche farci bene! Solo che, era proprio necessario venire qui a quest'ora della notte? Non si poteva fare un giro in paese? >>. Il vento gelido aumentava sempre più mentre il gruppo si addentrava nel bosco. Le ragazze erano più tese di una corda di violino ma ad Emanuele non importò più di tanto e senza pensarci due volte, urlò nell'orecchio di Marta. Per istinto non solo le ragazze ma anche i ragazzi urlarono dallo spavento. Kiki, Marta, Valentina e Selenia reagirono inseguendo Emanuele tentando di fargliela pagare mentre Paolo e Mattia non poterono far altro che ridere a crepapelle. Cristiano continuò la passeggiata invitando gli altri a non disperdersi. La calma e la tensione tornarono in pochi minuti. Ma fu sempre Emanuele a distrarre il resto del gruppo con una domanda: << E se fossero gli alieni? >>. Questa volta a ridere furono proprio le sue amiche mentre Paolo lo guardò perplesso.
<< Ema stai scherzando o che cosa? >>. Ma il ragazzo era giunto a quella conclusione pensando alla caduta di quella strana meteora. << Se vi ricordate, il telegiornale ha detto che nel momento in cui è stato avvistato l'oggetto celeste, era andata via la luce e le auto si erano spente. Tipica reazione che avviene durante un avvistamento extraterrestre! Anche nel film "Incontri Riavvicinati del Terzo Tipo" accadeva una cosa simile! >>. Kiki senza farsi problemi, disse ad Emanuele che doveva farsi ricoverare all'ospedale psichiatrico. Lui non la prese molto bene e tentò di dare spiegazioni serie per giustificare quanto aveva detto. Ma ricevette solo risate in cambio.
<< Forse ha ragione >> disse Cristiano. Gli altri non riuscirono a credere alle loro orecchie. << Cri! Ema scherza sempre e lo sai! >> disse Paolo abbracciando il suo migliore amico. Ma il fratello di Selenia non scherzava. Gli sembrava di avere ancora davanti a sé quell'ombra che si allontanava da casa sua dopo esser saltata dalla finestra. << E' sopravvissuto ad un salto di 4 metri. Ha corso ad una velocità come mai avevo visto prima per poi oltrepassare il cancello attraverso le sbarre. Tutto questo è impossibile per qualsiasi uomo >> concluse il ragazzo. Nessuno ebbe il coraggio di controbattere: più ripeteva ciò di cui era stato testimone e più gli amici si preoccupavano. Il vento cessò di soffiare per un momento. Un silenzio surreale fece zittire i presenti. I ragazzi guardarono le cime degli alberi che fino a poco prima ondeggiavano senza sosta. Ora tutto fu immobile e ciò fece aumentare la tensione non solo alle ragazze ma anche ai maschi. Poi un urlo agghiacciante echeggiò lontano da loro. Era un verso spaventoso, orribile. Selenia lo riconobbe subito. Deglutì pensando alla descrizione che suo fratello aveva fatto dell'intruso che era entrato furtivamente a casa sua e giunse ad una conclusione.
<< Oh mio Dio! >> urlò col cuore in gola la ragazza << E' lo stesso grido che emise quella cosa che mi ha inseguita ieri sera mentre tornavo dal coro! Allora è lui l'intruso! >>. Le urla orribili continuavano incessantemente, facendosi sempre più forti. Era chiaro che la creatura si stava avvicinando al gruppo. << Credo che come passeggiata possa anche bastare >> disse Paolo indietreggiando. Cristiano non fu d'accordo. << Proprio ora che stiamo per incontrare l'intruso non possiamo scappare! >>. Il vento tornò a fischiare nel bosco mentre le urla della creatura erano sempre più vicine. Il rumore provocato dai passi dei ragazzi sulla neve caduta in abbondanza in quelle notti, era del tutto irreale e contribuiva ad aumentare la tensione << Ascolta se tu hai detto la verità, allora comincio a pensare che ci troviamo davanti a qualcosa di sconosciuto. E penso possa trattarsi di tutto >> ribatté il suo migliore amico Mattia. Selenia supplicò il fratello di tornare a casa mentre Kiki prese per mano Emanuele per sentirsi più sicura. Marta e Valentina si abbracciarono per vincere la paura. << Pure io sono d'accordo con
Tia >> disse Paolo guardandosi attorno << Forse è meglio tornare quando saremo più preparati. Magari i nostri genitori potrebbero pure aiutarci ma ora mi sembra troppo pericoloso restare qui. Torniamo indietro! >>. Sentirono i rami spezzarsi. La creatura misteriosa si stava avvicinando sempre di più. Cristiano si voltò verso i suoi amici gridando una sola parola: << Scappiamo! >>.
Fu in un attimo che i ragazzi cominciarono a correre come pazzi tentando di non cadere. A quella velocità fu impossibile tenere la torcia ferma. Le luci traballavano e servivano a ben poco. Come se non bastasse ci si mise anche il vento a soffiare contro e la neve non garantiva aderenza sufficiente per correre veloci senza rischiare di cadere. Paolo chiudeva la fila per ultimo e poteva chiaramente sentire le urla dell'essere dietro di lui. Selenia sentiva il suo cuore battere all'impazzata. Non era in grado di sentire nemmeno i suoi passi sulla neve <<Attenta!>> urlò Cristiano. Non fece a tempo di capire di aver inciampato in una radice di un albero, che subito Selenia si trovò a terra. Kiki, Valentina e Marta non si accorsero di nulla e continuarono a fuggire.<< Sele stai bene? >> chiese Emanuele spaventato. La ragazza sentiva un dolore lancinante al ginocchio. Tentò di correre ma non ci riuscì. Mattia la prese sulle proprie spalle e continuò la corsa. Paolo puntò la torcia dietro di lui per cercare la creatura. << Ehi sembra sia sparita! >> urlò contento. Mattia continuò la corsa mentre Paolo raggiunse Emanuele e Cristiano che si erano fermati. Si guardarono intorno. Erano rimasti in tre dentro al bosco e molto probabilmente il resto del gruppo era già arrivato allo spiazzo davanti al cancello di casa. Ognuno puntò la propria torcia in una direzione precisa ma della creatura misteriosa non vi fu traccia. << Che ne dite? >> chiese Paolo << Ci siamo fatti prendere un po' troppo dal panico? >>. Emanuele rispose di si dicendo che quelle grida potevano essere di un qualsiasi animale notturno del bosco. Cristiano continuava ad avere i suoi dubbi. Forse Paolo ed Emanuele la pensavano così o forse era solo un modo per smorzare la tensione e la paura che si erano andate a creare per via della strana situazione. Nessuno del gruppo era mai stato nel bosco a notte fonda. Ogni minimo rumore poteva essere scambiato per quello che non era grazie all'immaginazione.
<< Che facciamo? >> chiese Emanuele rivolgendosi a Cristiano. Lui guardò oltre gli alberi, fin dove la luce della sua torcia riusciva ad illuminare.
Poi si voltò verso i suoi amici.
<< Torniamo dagli altri >>.
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