1• Allenamenti solo per vere omelette

Disclaimer copyright

Questa storia appartiene a me, _AresInVeins_ e a Wattpad. È protetta da copyright, quindi la copia parziale e/o totale è un reato punibile per legge nel mio Paese

This story belongs to me, _AresInVeins_ and Wattpad. It is protected by copyright, so partial and / or total copying is a crime punishable by law in my country

Esta historia me pertenece, _AresInVeins_ y Wattpad. Está protegido por derechos de autor, por lo que la copia parcial y / o total es un delito punible por la ley en mi país.

Cette histoire m'appartient, _AresInVeins_ et Wattpad. Il est protégé par le droit d'auteur, donc la copie partielle et/ou complète est un crime puni par la loi dans mon pays

Эта история принадлежит мне, _AresInVeins_ и Wattpad. Он защищен авторским правом, поэтому частичное и / или полное копирование является уголовно наказуемым преступлением в моей стране.

Diese Geschichte gehört mir, _AresInVeins_ und Wattpad. Es ist urheberrechtlich geschützt, daher ist das teilweise und / oder vollständige Kopieren in meinem Land strafbar

Bu hikaye bana, _AresInVeins_ ve Wattpad'e aittir. Telif hakkı ile korunmaktadır, bu nedenle kısmen ve / veya tamamen kopyalamak ülkemde yasalarca cezalandırılan bir suçtur.

Truyện này thuộc về tôi, _AresInVeins_ và Wattpad. Nó được bảo vệ bởi bản quyền, vì vậy việc sao chép một phần và / hoặc toàn bộ là một tội ác mà luật pháp ở quốc gia của tôi trừng phạt

(scusate l'avviso in varie lingue, dovevo dopo la cosa del sito a specchio vietnamita)

(e ora buona lettura!)

* * *

«Ti prego, basta! Non ce la faccio più! Sono stanchissimo!» esclamò Lucas, rivolgendosi a Reyna. «Nemmeno un po' di pietà per il tuo ragazzo?» Lui e Reyna stavano passando anche quel pomeriggio nell'armeria del Campo Giove: la semidea - come ogni giorno, da quando erano tornati dall'impresa - gli stava facendo fare un mucchio di esercizi, utili - secondo lei - per rafforzare tutti i muscoli che occorrevano ad un buon spadaccino. Lucas aveva provato a dirle che aveva dei muscoli da paura - ed aveva anche tentato di farglieli vedere -, ma Reyna non gli aveva creduto.

«No, nessuna pietà.» ribatté solennemente lei, sorseggiando acqua da una bottiglia. «Su, muoviti!»

Lucas ricominciò a fare l'esercizio che Reyna gli aveva assegnato: un'interminabile sessione di flessioni. «Perché ho l'impressione che tu ti stia divertendo?» le chiese ansimante.

«Non è solo una tua impressione, forse.»

Lucas gemette. «Sapevi che ti amo tanto?» le domandò, tentando un approccio diverso.

«Sì, lo sapevo.» rispose Reyna impassibile.

«Dai, glassa al cioccolato.» disse Lucas, giocando la sua ultima carta. «Lascia stare il tuo cupcake

Inaspettatamente, funzionò. «Va bene.» Reyna sospirò, roteando gli occhi. «Basta così per oggi, cupcake

«Cupcake?» chiese Adria, entrando nell'armeria con una smorfia stampata in volto. Guardò prima Reyna e poi Lucas. «Giornata dura?» chiese a quest'ultimo, notando che era steso a terra col fiato corto, le guance rosse e grondante di sudore.

«Sì. Reyna mi ha strapazzato come un uovo. E ora mi sento un'omelette!»

Adria lo guardò e poi spostò gli occhi su Reyna.

«Oh, ignoralo!» disse lei, voltando le spalle a Lucas - che per attirare nuovamente la sua attenzione le aveva chiesto: «Mi aiuteresti ad alzarmi, Ry?» con un tono di voce dolce, ma non abbastanza da riuscire a smuovere Reyna -. «Sei venuta qui per qualche ragione particolare, Adria?»

«Sì, in realtà. Io e Josh abbiamo fatto tutta quella cosa strana che ci hai chiesto di fare con gli orsacchiotti. Quella che faceva anche quel tizio, Ottaviano. L'eroe che ha salvato il Campo Giove.»

«Ottaviano non era un eroe. Era un idiota.» ribatté Reyna.

«Ehi, bella battuta!» esclamò Adria, dandole una pacca sulla spalla.

Reyna scrollò le spalle. «Non era una battuta. Cos'avete scoperto tu e Josh?»

«C'è qualcosa che bolle in pentola...» iniziò Adria.

«Lo spero, perchè io sto morendo di fame!» urlò Lucas.

«A chi lo dici!» concordò Adria.

«Ragazzi.» li richiamò Reyna, rivolgendo ad entrambi un'occhiata gelida.

«Uffa.» borbottò Lucas, rotolando su un fianco e mettendo su un'espressione offesa.

«Dicevo.» esordì Adria. «Abbiamo letto l'augurio e c'è qualcosa di strano. Sappiamo che effettivamente Ermes sta rapendo i suoi figli, ma non siamo riusciti a scoprirne il perché. Inoltre, abbiamo notato che c'è un'altra strana forza, irata quanto lui. Siamo quasi sicuri che sia di origine divina, ma non sembra essere né greca, né romana.»

Reyna annuì lentamente. «Ne avete parlato con Rachel?»

Adria scosse la testa. «Non ancora.»

«Fatelo.»

«Possiamo parlarle dopo cena?» le chiese la figlia di Ade, con l'aria speranzosa.

Reyna sospirò. «D'accordo. Anzi, ne parleremo domani.»

«Credo di amarti!» esclamò Adria, guardandola con un'espressione adorante.

«Ehi.» fece Lucas dal pavimento. «Giù le mani.»

Adria rise. «Vi lascio soli.» li informò, varcando la soglia dell'armeria. «Ci si vede a cena!»

«Sto morendo!» dichiarò in fretta Lucas, con aria melodrammatica. Naturalmente, era tutta una recita per accaparrarsi un po' delle attenzioni di Reyna e - perché no? - anche qualche bacio. Sapeva che Reyna stava cercando di distrarsi il più possibile tramite i suoi allenamenti. Era per quel motivo che Lucas cercava sempre di farla ridere per non farle pensare a quel problema che ormai era entrato nelle vite quotidiane di tutti. La ragazza cercava di non far rendere conto a nessuno del fatto che tutta quella situazione di Ermes che rapiva i suoi figli la inquietava e la preoccupava. Quel trucco poteva funzionare con il resto della legione, ma Lucas era il suo ragazzo e certe cose erano palesi ai suoi occhi.

«Sai cosa ti ci vorrebbe?» gli chiese la ragazza, mentre si avvicinava a lui.

«Un bacio?» propose lui.

«Una corsa.» ribatté Reyna, come se Lucas non avesse detto nulla.

Il figlio di Ecate scattò in piedi. «Okay.» Corse verso di lei e le diede un bacio sulle labbra. «È stata bella, no? Come corsa, intendo.»

«Non è esattamente il tipo di corsa che intendevo, ma comunque...» La semidea alzò le spalle.

«Che ti ha detto Adria?» le chiese Lucas, facendosi improvvisamente serio.

«Non stavi ascoltando?»

«Ma che...scherzi? Io stavo morendo!» replicò Lucas, assumendo di nuovo il tono di voce scherzoso di poco prima.

Reyna inclinò un angolo della bocca all'insù. «Comunque, meglio parlarne domani.»

«Okay.»

I due uscirono fuori dall'armeria e si incamminarono verso la zona in cui solitamente tutta la legione si riuniva per mangiare. Arrivati a quel punto, Lucas decise di fare una deviazione, nonostante il suo stomaco brontolasse a causa della fame. Seduti attorno ai tavoli, i semidei avevano già iniziato a cenare. Seduti su alcuni cuscini, Lucas intravide i suoi amici.

«Forse è meglio che io vada prima a farmi una doccia.» disse a Reyna.

«D'accordo. Io vado a sedermi con Frank e Hazel.» lo informò.

Lucas annuì. «Va bene.» La salutò con un bacio sulla guancia e si incamminò verso le terme.

Reyna, invece, fece per dirigersi verso il tavolo di Frank e Hazel, ma vedendoli assorti in una conversazione piuttosto intima, decise di lasciar loro la privacy che meritavano.

Si lanciò una rapida occhiata attorno, notando che tutti erano concentrati sui propri piatti pieni di cibo o a parlare con i loro amici. Reyna iniziò a sentirsi piuttosto a disagio e stava giusto per fare dietrofront e andarsene a dormire senza cena, quando udì qualcuno chiamarla: «Ehi, Reyna!» Era Adria.

«Vieni a sederti con noi!» la incitò Kimberly, battendo una mano sul pouf situato accanto a sé.

Reyna aggrottò le sopracciglia, poi si disse di darsi una mossa e si diresse verso il tavolo attorno al quale erano seduti Josh, Adria, Daniel e Kimberly. «Ciao.» li salutò, sedendosi con la schiena ben diritta sul posto indicato da Kimberly.

«Ti abbiamo messo qualcosa da parte.» Adria le indicò il suo piatto.

«Grazie.»

«Dove stavi andando prima?» le chiese Josh.

Reyna rifletté per un attimo, dubbiosa se rivelargli la verità o meno. L'arrivo di Lucas le evitò di rispondere, e tirò un sospiro di sollievo. Voleva evitare di dire a Josh e al resto dei ragazzi che si sentiva fuori luogo in mezzo a tutte quelle persone che parlavano, scherzavano e si confidavano con i loro amici. Reyna aveva l'impressione che nel gruppo formato da Josh, Daniel, Kimberly e Adria non c'entrasse molto: aveva l'impressione di essere di troppo e che loro l'avessero accolta solo perché aveva condotto la loro impresa e perché lei e Lucas stavano insieme. Non aveva la più pallida idea che quel gruppo eterogeneo di ragazzi la ritenesse loro amica già da prima che Lucas entrasse a far parte delle loro vite.

Reyna, per un po', decise di concentrarsi esclusivamente sulla sua cena: ignorò le parole che i quattro semidei stavano scambiando con Lucas e iniziò a mangiare, una dopo l'altra, tutte le fette di pizza che si trovavano nel suo piatto. Non si era resa conto di avere così fame, non prima di aver svuotato il suo piatto in tempi record. Quando finalmente alzò gli occhi da esso per pulirsi gli angoli della bocca con un tovagliolo, notò che Daniel, Kimberly, Adria, Lucas e Josh la stavano fissando con aria sbalordita.

«Sai,» esordì Lucas, rompendo il silenzio, «mi fa piacere che tu abbia appetito. Fa bene tenersi in forze nei periodi di stress.»

«Non mi ero accorta di avere fame.» affermò la figlia di Bellona vagamente, rivolgendo alcune occhiate ai legionari per non dover guardare Lucas in faccia. Non voleva che si accorgesse che quella frase che aveva detto le aveva fatto tornare in mente che c'era un problema e che toccava a lei risolverlo. Ormai tutti si erano abituati alle improvvise sparizioni dei figli di Ermes, ma non per questo esse parevano meno inquietanti e spaventose. In quelle sei settimane erano spariti una decina di figli di Mercurio lì al Campo Giove, nonostante le misure di sicurezza: tutti i guerrieri della legione si occupavano di scortarli da un posto all'altro e di sorvegliarli durante la notte tramite dei turni, ma nemmeno ciò sembrava efficace per evitare i rapimenti, che alla fine avvenivano sempre. A quanto pareva, Ermes - o chi per lui si occupava di quelle sparizioni - non si lasciava intimidire dai legionari armati fino ai denti, che il mattino seguente si ritrovavano sempre addormentati a terra, nonostante fossero convinti di essere rimasti svegli per tutta la notte a sorvegliare i loro amici. Insomma, la situazione era piuttosto critica e in sei settimane nessuno aveva trovato una soluzione. Tutti si aspettavano che Reyna e Frank facessero qualcosa, ma i due non avevano la più pallida idea di come risolvere quella situazione.

Evitare lo sguardo di Lucas non impedì al semidio di capire che Reyna si stava tormentando con i soliti pensieri sulle sue responsabilità in quella situazione.

Però, fu Josh a parlare e a decidere di tranquillizzarla. «Reyna, non è colpa tua.» affermò, senza nemmeno specificare l'argomento.

«No, però è una mia responsabilità tenervi al sicuro. E non lo sto facendo molto bene.»

«Stai facendo tutto il possibile, invece.» ribatté subito Daniel. «Tu e Frank state facendo di tutto....ma nessuno si aspetta l'impossibile da voi.»

Reyna non sapeva cosa rispondere, così puntò lo sguardo verso il firmamento. Le stelle, quella notte, splendevano più del solito, eppure lei non riusciva a godersi appieno quello spettacolo. Aveva l'impressione che quella sera sarebbe successo qualcosa, ma non sapeva se fosse qualcosa di positivo o di negativo. Non aveva idea che quell'impressione si sarebbe presto trasformata in realtà.

Mi era davvero mancato lo spazio autrice! 🤧🤧
Dunque, eccomi qui con il sequel!
Ho deciso di rischiare la vita alla fine! Capirete alla fine della storia il perché di questa espressione!
Comunque, ho deciso di pubblicare tutti i sabati pomeriggio se durante la settimana sarò riuscita a scrivere almeno un capitolo. Se l'aggiornamento salta quel giorno capirete il perché :D
Spero che questo inizio vi sia piaciuto! Quando ho pubblicato l'anteprima sulla prima storia ho notato poca attività nonostante le quasi 100 visualizzazioni! Magari vi piace leggere in maniera silenziosa, ma lasciate almeno un commento o un voto (o quello che volete 😂) così so che avete apprezzato ;)
E nulla, a sabato prossimo! ❤️

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top