MI VIENE UNA STRAFANTASTICA IDEA
Tutto iniziò quel giorno. Non so esattamente cosa mi abbia preso, forse l'amore mi aveva annebbiato la mente anche perché non stavo poi così tanto male negli inferi. Forse era l'esasperazione, la lontananza dalla persona che più amavo al mondo. Solo lei mi mancava della mia vita precedente, perché avevo commesso degli errori, ed uno di questi errori mi aveva fatto perdere la mia famiglia, non avevo più nessuno. Se non lei. Solo che ancora non lo sapeva.
Mi ero svegliato piangendo, ancora una volta. Avevo un sogno ricorrente: io che ero vivo e vivevo felice e contento con Rachel in una casetta modesta vicino al campo Mezzosangue.
Ed il sogno era fantastico, era uno dei pochi momenti in cui stato veramente bene.
Ma il risveglio era disastroso, aprire gli occhi ed accorgersi che la tua vita perfetta non era che un'illusione era terribile.
Ero deciso a porre fine a tutto ciò, non ne potevo più. Letteralmente.
Ogni giorno.
Ogni notte.
Ogni secondo della mia vita... morte direi, pensavo a lei.
Così ho preso una drastica decisione, sarei andato da Ade. Forse avrebbe avuto pietà, forse avrebbe capito... nono aspettate... di cosa sto parlando? No, non contavo sulla pietà di Ade, solo un pazzo povero illuso avrebbe il coraggio di farlo. Contavo solo su di me. Mi credevo al suo livello. Così, pieno di me arrivai al suo enorme palazzo.
Mi feci largo tra le guardie- Toglietevi, sto passando io- dicevo con superbia e superiorità a chiunque si mettesse d'intralcio nel mio cammino. E giunto finalmente al trono... non trovai nessuno... così piano piano con un po' di timore mi avvicinai alla poltrona reale. Decisi di sedermi, In attesa del ritorno di Plutone... o Ade, beh diciamo in attesa del suo ritorno. Alcuni cercarono di impedirmelo, e allora trovai necessario usare un pugnale che avevo trovato.
Avanti... so che lo state pensando... e si, ho pugnalato dei morti. Non ci vedo nulla di così tanto strano
Era comodo. Molto oserei dire ed In effetti ci stavo proprio bene, sembrava farro apposta per me. Mi sentivo padrone di ogni cosa.
Attesi per ore. All'inizio lo feci volentieri ma poi iniziai a stufarmi- Insomma- sbottai all'improvviso spaventando probabilmente ogni anima presente. La mia voce aveva rimbombato per tutta la sala del trono e ne era uscita amplificata. - Non ho intenzione di aspettare ancora per molto.- conclusi dopo poco. Una voce proveniente da un'altra sala disse con un tono di chi sa quello che fa- Aspettare chi? - poi continuò-Sai... ti ho osservato a lungo, e devo dire che la superbia umana mi stupisce ogni volta sempre di più. Ma ormai stai superando il limite, dovresti sapere che chi pecca di ύβρις è punibile gravemente. Molto. - - Io non ti temo.- risposi subito pronto con quanta più cattiveria possibile.
Stupii persino me stesso. Poi Plutone si avvicinò ancor di più fino a toccare il bracciolo del trono- Allora, a cosa devo questa visita infimo mortale?- chiese con un tono apparentemente calmo. -Sono venuto per riprendermi la vita che mi spetta, me l'hai rubata, mi hai ingannato.- dissi con un tono di disprezzo. -Si, si, è possibile che ti abbia ingannato, ma dimmi perché dovrei restituirti la vita?-
Angolo autrice,
Allora, scusatemi se questi primi capitoli non sono il massimo, ma mi servono per chiarire la situazione. Vi prometto che i prossimi saranno più interessanti. Ditemi comunque cosa ne pensate. E lasciate stelline se vi è piaciuto.
Lisa
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