Nebbia.
Questo scorgeva Fakir davanti a sé, nebbia che sovrastava le acque di quel lago che per lungo tempo era stato per lui fonte di ispirazione.

Dopo la battaglia col Grande Corvo, Fakir aveva deciso di lasciarsi alle spalle il proprio passato e ricominciare da zero.

Quel giorno, proprio come tutti gli altri, era andato al lago in cerca di ispirazione; quando sentì un rumore provenire da dietro di lui. Senza darci importanza, troppo occupato a scrivere comodamente seduto sulla sua sedia, la fonte di quel rumore continuava ad avvicinarsi, sperando che il giovane uomo non l'avesse sentita, con un po di goffaggine riuscì a raggiungere la sponda del lago e si immerse.

Fakir, ancora troppo intento a scrivere il suo racconto, non si accorse della piccola creatura piumata che sguazzava nelle acque gelide di quel lago cosí isolato dalla civiltà.

Si accorse della piccola creatura solo dopo aver sentito un "Quac" insistente; alzó lo sguardo per osservare la fonte di quel rumore, che lo aveva distratto dal suo lavoro, una papera dalle piume giallo oro e dai grandi occhi azzurri come il cielo.
Posó il quaderno e la penna sulla sedia per poi avvicinarsi alla piccola papera, le posó una mano sulla testa e le fece delle carezze, che la papera sembrò apprezzare molto, poi con un filo di voce parlò, una frase che però la papera sentì in maniera distinta, «Ciao Ahiru».

Salve stimati lettori, cosa ne pensate di questo primo capitolo?
A chi non capisce, consiglio di vedere il cartone che si può trovare su Youtube.

Fatemi sapere cosa ne pensate. 😘