Max aveva deciso di lasciare il lavoro a Copenhagen e ne aveva parlato con il signor Gibbs e lui fece di tutto per farlo restare ma fu tutto inutile
"Inutile che insisto vero Max?" era addolorato che se ne andasse era proprio un gran lavoratore e ci sapeva fare in cucina
"Comunque ti ho preparato una lettera con le tue referenze, non troverò nessun'altro come te, ma se cambierai idea ricordati che il posto è tuo"
"Ce ne sono in giro chef migliori di me!" sorrise Max stringendogli la mano.
"No, ragazzo mio, tu sei e sarai sempre il migliore!"
"Mi dispiace molto dover andare ma devo risolvere una cosa che è stata rimandata per troppo tempo".
"Vai ragazzo ti auguro tutta la felicità di questo mondo" gli disse incrociando le dita
"Grazie signor Gibbs"
Avrebbe preso il volo quella sera stessa, ma prima di andare a trovare Nina, sarebbe andato cinque giorni dai suoi genitori, erano quattro mesi che non li vedeva e sarebbe anche passato dai genitori di Nina per procurarsi l'indirizzo, le avrebbe fatto una sorpresa senza avvisarla.
"Mamma se non hai impegni, andiamo a trovare i genitori di Nina?" le domandò Max
"Certo tesoro, mi farebbe piacere, è tanto che non ci vediamo io e Maria, sai da quando Nina è partita loro la vanno a trovare più spesso"
"Che dici se andiamo adesso?"
Sua madre assentì.
Quando furono davanti alla casa di Nina, a Max gli venne un tuffo al cuore, quanti bei ricordi che aveva passato in quella casa...
"Ehi, ti sei imbambolato?" lo scosse sua madre
"Scusami, mi sono venuti in mente dei ricordi.... Ti ricordi quando ci presentarono Nina? Era una bambina spaurita"
"E non sapeva una parola di inglese, glielo hai insegnato tu" tenendolo sotto braccio "Andiamo?"
Quando suonarono il campanello, venne la signora Maria ad aprire la porta e ne rimase sorpresa non si aspettava di vederlo
"Max! Robbie vieni a vedere chi è venuto a trovarci... Max e sua madre!"
"Entrate" disse Robbie "Quanto tempo!"
Li fecero accomodare in salotto e Maria fece cenno a suo marito di stare zitto, ma lui voleva dirlo, doveva sapere che era diventato padre...
"Preferite del tè o caffè?" domandò Maria
"Il tè andrà bene, ho pensato di portare dei pasticcini" Jane le porse il pacchetto.
Max era incuriosito da una foto sopra la mensola del camino, era una foto di un bambino e poi ce ne era un'altra, Nina con il bambino in braccio, rimase di sasso.... Impossibile non poteva essere suo figlio.....
Robbie si avvicinò a lui per vedere la sua reazione e si schiarì la gola
"È proprio un bel bambino.."
"Si... Vero..." balbettò lui, anche sua madre si avvicinò per guardare meglio le foto
"Ma Nina ha avuto un bambino? O è di qualche vostro parente" domandò Jane
Robbie serrò le labbra e gli fece cenno di sedersi, nel frattempo Maria era entrata con un vassoio e sbarrò gli occhi facendo cenno di non dire nulla ma lui era irremovibile
"Max, quel bambino è di Nina.... Ed è anche tuo figlio!" lo disse a bruciapelo che il ragazzo trasalì e sua madre sbiancò
"Scusatemi se ve l'ho detto in questo modo... Ma dovevate saperlo..."
"Max" Maria si avvicinò a lui "Nina non voleva che tu lo sapessi, non darle la colpa..."
Jane non riusciva a parlare, a Max le lacrime gli uscirono copiose sulle guance , la notizia lo aveva sconvolto, allora realizzò quando quella volta si era svegliato nudo vicino a lei
"Perché non me l'ha detto, ne sarei stato felice! Io sono sempre stato innamorato di lei!, cavolo!" urlò alzandosi dal divano e lasciando il salotto ed uscì sbattendo la porta.
Sua madre lo rincorse
"Max aspettami!"
"Ti prego mamma non dire niente, voglio stare da solo, ne sono sconvolto quanto te" la voce gli tremava
A Jane le vennero le lacrime agli occhi vedendo il viso di suo figlio pallido e tirato
"Vai a casa mamma, vado a fare due passi..." alzò il bavero della giacca e si allontanò.
Camminando per le vie del centro, si domandava del perché non gli avesse detto che aspettava un bambino, si accese una sigaretta e espirò molto profondamente, era talmente furioso con lei, doveva andare a Parigi per parlarle e capire la motivazione, cavolo gli sarebbe piaciuto diventare padre e poi avere un figlio dalla ragazza che era innamorato da sempre....
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