prologo: diavolo e Simba

📌Italia, 2007

Mai e poi mai Giancarlo pensava di potersi ritrovare in quella situazione. Bloccato nel corridoio di un asilo con un genitori che gli urla contro e sua figlia stretta in braccio a lui.

<sua figlia è un diavolo! Ha spinto mio figlio nella sabbia! Lo guardi il grembiule è pieno di sabbia!> dice l'uomo in giacca e cravatta indicando il figlio che è stretto alla madre e piange.

Giancarlo osserva il bambino poi il padre che è diventato rosso di rabbia. Ma mai toccare Amelia Fisichella, la principessa di papà.

<oh la prego è un grembiule e impari a suo figlio le buone maniere, dire a mia figlia che è un maschiaccio solamente perché corre sui kart e segue la formula uno. Mia figlia è molto più sveglia di lei e suo figlio messi insieme!> dice Giancarlo cercando di rimanere calmo. Sa che Amelia ha paura delle urla e non vuole spaventarla ancora di più.

<come scusi?> dice l'uomo

<ha sentito bene e ora mi scusi ma io e il diavolo come la chiama lei torniamo a casa> dice Giancarlo allungando la mano per prendere lo zainetto di Amelia <deve allenarsi per diventare una campionessa> continua il pilota per poi uscire dall'asilo.

<mi dispiace papà> dice Amelia con la fronte appoggiata al collo di Giancarlo.

La voce dispiaciuta della figlia fa sciogliere il cuore di Giancarlo, vorrebbe sgridarla ma come potrebbe? è la sua prima figlia e non sta ancora imparando tutto quello che c'è da imparare sul fare il genitore volume uno.

<non è colpa tua amore certa gente non sa cos'è il rispetto, ora andiamo a casa e cominciamo a fare la valigia per partire va bene?> dice Giancarlo e Amelia annuisce entusiasta.

Giancarlo è un pilota di formula uno, lui è Giancarlo Fisichella, nella pista lotta per vincere ma nella vita di tutti i giorni, oltre che allenarsi, si occupa della sua piccola Amelia una bambina arrivata dal suo precedente fidanzamento.

Evelyn e lui hanno avuto Amelia e cinque anni dopo la sua nascita si sono lasciati.

Evelyn ora è in America insieme a sua madre e suo padre mentre Giancarlo durante l'anno tiene Amelia fino alle vacanze estive e natalizie dove una settimana intera Amelia è con sua madre così lui può provare a ributtarsi nel mercato delle relazioni.

Amelia ha cinque anni, a settembre sei e inoltre a settembre comincerà la prima elementare e Giancarlo è in completa ansia nonostante manchino ancora quattro mesi. La sua bambina sta per lasciare l'asilo ed entrare nel mondo delle elementari.

<signor Fisichella lei è andato a prendere la creatura?> chiede Sara, la tata di Amelia; una volta che il pilota e la bambina sono tornati a casa.

<si, ehm Amelia ha spinto Alessandro nella sabbia solo perché l'ha chiamata maschiaccio e l'asilo mi ha chiamato perché non è la prima volta che succede. Alessandro è un capoccione> dice Giancarlo

<beh la sua tata è un antipatica e da quello che so ci pasa molto tempo> dice Sara cominciando a piegare il grembiule della bambina che ha appena tolto.

Sara è una pettegola nata, lei e le altre tate si ritrovano al parco alle sei e in punto e cominciano a parlare delle loro famiglie. Amelia odia andare al parco a quell'ora semplicemente perché è stanca dopo aver passato tutto il resto del pomeriggio sui kart.

<Sara ti prego> dice Giancarlo <Evelyn ha chiamato?> continua Giancarlo

<sì, ha detto che non potrà tenere Amelia a giugno lei e Jess vanno in Amazzonia per tutto giugno> dice Sara

<stai scherzando spero! Io non ci credo! Quella donna è incredibile, io non capisco perché deve fare così. A gennaio ha firmato le carte dicendo che non voleva rompere il rapporto con sua figlia e poi fa così? E lei pensa veramente che per luglio e agosto gli lascio Amelia e se poi il resto dei mesi la lascia con i suoi genitori?> dice Giancarlo. Sara dice ad Amelia di andare in camera sua e così la bimba fa.

Amelia entra in camera sua e prende fra le braccia il peluche del Re Leone regalato da papà Giancarlo,  è il suo peluche preferito, ci dorme tutte le notti e lo mette nel borsone dei kart come portafortuna. La bambina lo stringe al petto mentre si stende sul letto.

Per lei oggi niente kart. Non per quello che è successo a scuola ma perché il suo istruttore è in vacanza anticipata e perché Giancarlo è troppo stanco per portarla.

<tu dici che mamma e papà torneranno insieme? E tu dici che mamma lascerà mai Jess? è cattivo con me e vuole solo stare con mamma> dice Amelia guardando il peluche di Simba come potesse rispondergli, ma Amelia in cuor suo sa che non lo farà, non parla ma quanto vorrebbe che lo facesse. <tu dovresti parlare!> continua la bambina.

<amelia è vivace non è un diavolo come quello ha detto> dice Giancarlo al piano di sotto mentre Sara annuisce.

<si, la figlia è così e bisogna solo farci l'abitudine> dice Sara e il suo sguardo cambia <come farà a vedere Logan e Oscar se Evelyn non viene a prenderla> continua Sara

<Oscar e Logan chi sono?> dice Giancarlo

<il ragazzino americano e quello australiano con cui parla sempre Amelia alle gare di kart> dice Sara. Giancarlo sospira, bel cazzo di casino.

<chiamerò Evelyn e la convincerò a prenderla già da giugno, in caso la porto con me alle gare. Non è umanamente possibile che quella donna sia rincoglionita così tanto!> dice Giancarlo quasi urlando.

<signora Evelyn era così> dice Sara salendo al piano di sopra per far scendere Amelia.

Appena la tata entra in camera la bambina è rannicchiata sul letto con Simba sul petto che dorme. Sara si avvicina lentamente e gli posa un bacio sulla fronte per poi coprirla con la coperta alla fine del letto.

<dorme?> chiede Giancarlo appoggiato allo stipite delle porta e Sara annuisce. Il pilota fa uscire la tata e si sdraia con la figlia, gli lascia un delicato bacio fra i capelli e gli circonda la vita avvicinandola a lui <andrà tutto bene e un giorno tutto si risolverà papà te lo promette> continua e sente Amelia girarsi appoggiando la testa al suo petto.

<papà ti ama tanto> dice ancora il pilota per poi chiudere anche lui gli occhi.

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