due: ricordi e famiglia
📌Maranello, 2023
<andiamo Amelia sei entrata milioni di volte in questa fabbrica da piccola, non puoi avere paura adesso, certo è diverso stavolta ci entri da pilota ufficiale, ma devi solamente prendere il "foglio degli impegni">dice Amelia parlando da sola ma con se stessa.
Prende un respiro ed entra nello stabile, l'aria di casa la travolge un secondo dopo che ha messo piede nella fabbrica.
La fabbrica non è cambiata di una virgola dal duemila nove, anno in cui suo padre ha corso per Ferrari, è la stessa grande fabbrica piena di corridoi di sempre.
Amelia riesce ancora oggi a ricordare la strada per l'ufficio del team principal.
In quell'ufficio l'aspettano Frédérick e John. Nel duemila nove, invece, quell'anno ad aspettare Amelia e suo padre c'era Stefano Domenicali, team principal della Ferrari al tempo, con una caramella e un succo per Amelia e tante chiacchiere per Giancarlo.
Quando era piccola questa fabbrica era come una seconda casa.
Correva per i corridoi seguita dalla pr di suo padre e Sara; faceva finta di essere una pilota salendo sulla macchina del padre; sedeva in silenzio durante le riunioni e disegnava sui fogli mentre i grandi parlavano; ammirava in silenzio le foto più vecchie e si chiedeva se un giorno ci sarebbe stata la sua foto su quei muri.
Oggi quella porta gli fa paura, Amelia fissa quella porta come se fosse l'entrata dell'inferno. Quando finalmente prende coraggio bussa e John Elkann dopo sette secondi netti gli apre la porta e l'accoglie con un sorriso.
<Amelia sei arrivata io e Fred ti stavamo aspettando. Avuto problemi a trovare l'ufficio?> chiede John mentre la ragazza entra nell'ufficio e si ferma ad osservarlo per un momento è cambiato tanto quel posto dall'ultima volta che lei è stata lì.
<ehm no...no, mi ricordo questa fabbrica a memoria quando papà era un vostro pilota ero sempre qui> dice Amelia e John annuisce. Frédérick la osserva attentamente e poi la saluta e gli stringe la mano.
<è come te la ricordavi?> chiede Frédérick
<onestamente si, tranne questo ufficio, Stefano l'aveva arredato in un altro modo. Ma ovviamente ogni team principal lo arreda come meglio crede e nel loro stile> dice Amelia.
<va bene Amelia siediti dai parliamo un po' finché non arriva Charles così vi diamo la lista degli impegni prima dell'inizio di stagione così poi vi lasciamo andare> dice Frédérick e Amelia annuisce per poi sedersi. John gli porga una bottiglietta d'acqua che la ragazza accetta volentieri.
Dopo due anni di gavetta in Haas essere lì in quel momento per lei è un sogno.
Da piccola ha sempre sognato di correre una volta nella sua vita in Ferrari ed ora è seduta nell'ufficio di Frédérick Vasseur, un contratto di due anni firmato.
<ti mancherà correre in Haas immagino tu e Kevin eravate una grandissima coppia di piloti>dice Frédérick
<si, ma solamente perché io e Kevin avevamo una bella connessione fra di noi e mi ha fatto da secondo papà e so che ora potrà trattare bene Mick e farlo crescere come persona e come pilota come ha fatto con me> dice Amelia e i due uomini fanno un piccolo sorriso.
<vabbè ma qui c'è Charles vi conoscete da parecchio vero?> dice John e Amelia annuisce. Dopo poco arriva Charles che saluta tutti e tre e bacia la guancia ad Amelia. I due capi gli danno i fogli con i loro impegni.
📌Barcellona, 2023
Fra gli impegni prima dell'inizio della stagione ci sono anche i test di Barcellona e una marea di interviste da fare. Adesso Amelia è con Charles e Delia.
<papà sta bene, sono viva e ora devo andare ciao> dice Amelia per poi chiudere la chiamata con Giancarlo, ha davvero da fare? No, ma non è in vena di chiacchiere preferirebbe di gran lunga dormire.
<papà Giancarlo che dice?> chiede Delia passando una bottiglietta di energy drink ad Amelia che la accetta e comincia a bere.
<che Luna è tornata da poco dal suo viaggio di lavoro, che mamma ha chiamato e devo richiamarla ma non lo farò e basta le solite> dice Amelia alzando le spalle. Charles la guarda, segue i suoi movimenti e soprattutto osserva con quale disinvoltura ha parlato di sua madre cosa strana.
<va bene, ma dovresti chiamarla. Non vi sentite da un anno Amelia è pur sempre tua madre> dice Delia.
<no, non voglio. Chiama solamente per le occasioni importanti oppure per le feste e quando vado a trovarla non fa altro che criticarmi e parlare di quanto è bravo e bello
Jess, il suo compagno> dice Amelia.
<beh questa occasione è più che importante sua figlia è a Barcellona con la tuta Ferrari che fa i test come pilota ufficiale della rossa> dice Delia e Amelia guarda fuori dal box e scuote la testa. Amelia conosce bene sua madre, sa che se spinge così tanto che Amelia la richiami è perché è al verde un'altra volta.
<ehm io devo andare alla McLaren ho promesso a Oscar che sarei passata> dice Amelia per poi uscire dal box sotto la sguardo rassegnato di Delia.
Amelia sa che sta scappando dal confronto ma sua madre è il tasto più dolente che ci sia per lei.
Da piccola ha sempre sperato che sua madre entrasse nella sua vita in modo regolare e che non facesse fuori e dentro e invece crescendo ha capito che sua madre non sarà mai una costante nella sua vita.
Un anno che non la vede e sente, un anno dove Amelia ha continuato a chiamate i suoi nonni ma mai sua madre ed Amelia ha provato a chiamarla ma non ha mai risposto.
Amelia non ne parla. Certo non è la prima cosa che va a dire alla gente, di sicuro non si presenta in questo modo: "ciao sono Amelia, mia madre non mi parla da un anno e nonostante io sia andata a trovarla non mi ha rivolto parola". Di sicuro non si presenta così alla gente.
Davanti al box papaya i suoi pensieri svaniscono alla vista di una chioma castana. Oscar gli sorride e si avvicina.
<mi hai finalmente raggiunto> dice Amelia
<si è sono pronto a darti battaglia e filo da torcere> dice l'australiano
<sono pronta a batterti> dice Amelia per poi sorridere.
Le sue preoccupazioni e i suoi pensieri svaniscono quando vede Oscar e i suoi occhi...
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