•CAPITOLO 21•
Sono immersa nella vasca e sto facendo un bel bagno rilassante con tanta schiuma e acqua bollente.
Oggi dovrebbe essere il mio grande giorno.
Diciotto anni! Sono maggiorenne.
Sono il traguardo che tutti non vedono l'ora di raggiungere pensando che la loro vita cambierà potendo decidere da soli, potendo fare ciò che si vuole, senza sapere che se non hai una propria autonomia, un lavoro, uno stipendio dovrai contare sempre sull'aiuto della propria famiglia e sottostare alle loro regole.
Io amo la mia famiglia e con loro sto molto bene per me quindi è un giorno qualunque, non mi cambia proprio niente a parte un anno in più sulle spalle e il fatto che ora posso prendere la patente.
E poi ho il morale a terra.
Ho capito che Thomas non vuole più saperne di me altrimenti mi avrebbe cercata o quantomeno risposto a tutte le mie chiamate e messaggi.
Intorno e dentro di me non riesco a vedere più nulla.
Solo nero, solo freddo.
Il buio ha preso il sopravvento.
Possibile che appena arrivi uno spiraglio di luce a illuminare la mia vita, a farmi sentire un po' felice, a risollevarmi dal dolore, il buio torni a beffarsi di me?
A rendere la mia vita solitaria, dolorosa e così vuota?
Oltre il buio troverò mai qualcosa di bello come l'amore vero, quello per cui vale la pena ridere, gioire, soffrire, piangere e lottare?
Prendo l' asciugamano e lo avvolgo intorno al mio corpo.
Mi asciugo, mi vesto e passo a salutare mia madre.
"Auguri e benvenuta nel mondo dei grandi amore mio!" mi dice baciandomi mentre l'abbraccio e tirando fuori da sotto il cuscino due buste.
Una contiene dei soldi " ti serviranno per festeggiare stasera con i tuoi amici" mi dice sorridendo.
L'altra è sigillata.
Non so perché ma davanti a quella busta le mani mi tremano.
Faccio per aprirla ma vengo subito bloccata.
"No! Quella ora sai che esiste ma la potrai aprire solo quando te lo dirò io, o meglio......hai capito vero?"
Faccio segno di sì con la testa. Le parole non mi escono per la troppa emozione.
"Mettila dentro al mio cassetto per ora, quando non ci sarò più la troverai lì".
A malincuore obbedisco poi l'abbraccio di nuovo ed esco dalla stanza.
Sto facendo colazione in cucina quando vedo mio padre rientrare a casa con una scatola in mano.
"Auguri tesoro! Qui ho la torta che poi mangeremo insieme " mi dice mentre la ripone in frigorifero.
"Cosa ti piacerebbe mangiare oggi?" dice mentre guarda dentro alla dispensa " ti lascio l'onore di scegliere e di non cucinare" .
"Papà non preoccuparti, ci penso io".
"Non se ne parla proprio. Lasagne e pollo possono andare bene?"
"Benissimo papà, grazie " e sorrido vedendolo alle prese con i fornelli e con i miei piatti preferiti.
Abbiamo finito di pranzare e sono sdraiata sul divano a vedere per la dodicesima volta cinquanta sfumature di grigio sul mio iPad quando sento suonare il campanello.
Apro e trovo Lexie e Cody con dei palloncini colorati legati al collo di una bottiglia di champagne.
"Auguri alla nostra amica maggiorenne! " e porgendomi la bottiglia aggiungono "alcool per festeggiare questo giorno unico!"
Mi abbracciano e mi baciano poi mi danno i loro regali.
Lexie un completino intimo tutto di pizzo trasparente nero molto, troppo provocante. Cosa ci farò mai io con questo? Lei come sempre sembra leggermi nel pensiero e mi fa l'occhiolino. Oh Lexie se solo sapessi! Dovrò dirglielo prima o poi ma non oggi.
Cody invece mi ha regalato un profumo di Dior, il mio preferito.
" Grazie ragazzi, siete unici".
"Lo sappiamo ora però fuori la torta e i bicchieri che brindiamo!" dice Lexie euforica.
Questa ragazza è una bomba di allegria, prima che rida la sua bocca le ridono i suoi magnifici occhi verdi.
" Vi dispiace se andiamo però in camera dei miei? Volevamo mangiarla insieme. Sapete, mamma sa che stasera andrò a festeggiare con gli amici, lei vorrebbe così, e io gliel'ho lasciato credere".
"Abbiamo capito tutto, ma Jessie, se ne accorgerà! "
"No se voi sarete miei complici nel lasciarglielo credere. Stasera tu mi farai uno squillo per dirmi che stai uscendo e io le dirò che ti sto raggiungendo. Andrò a fare una passeggiata verso il mare mentre lei penserà che io stia andando a divertirmi insieme a voi e agli altri.
"Ok, conta pure su di noi anche se una piccola festa avresti potuta farla" e prendendo tutto l'occorrente andiamo in camera dei miei.
"Auguri sorella! " mi dice baciandomi mio fratello.
Sono sorpresa, è uscito subito dopo aver pranzato e non pensavo mai che sarebbe rientrato per mangiare la torta con noi.
È arrivato mentre stavamo per brindare e con lui c'è anche la moretta.
Devo ammettere che è molto bella.
Scopro che si chiama Nicole.
Brava Nicole, penso tra me, hai saputo incastrare mio fratello.
Perché di una cosa sono certa: se mio fratello ha presentato per la prima volta una ragazza ai miei genitori deve essere una cosa seria.
"Questo è per te" mi dice lui porgendomi una scatoletta rossa di una gioielleria.
La apro e ci trovo una magnifica catenina con il mio nome in oro bianco.
Devo dire che non me lo sarei mai aspettata da lui.
Lo abbraccio e lo stringo forte a me come facevo quando ero più piccola e volevo sposarlo. Lui contraccambia e ride di cuore.
Tutto questo sotto gli occhi emozionati di mia madre.
Brindiamo ai miei diciotto anni tutti insieme e per la prima volta dopo tanto tempo lascio da parte la mia tristezza e mi lascio cullare dalla gioia e dalla serenità che sento aleggiare intorno a noi.
Mi preparo per uscire.
Mia madre non deve accorgersi che sto barando altrimenti le darei un grande dolore.
Per lei le promesse sono sacre perciò scelgo un paio di jeans chiari, un top in pizzo azzurro e, per prendermi in giro da sola, infilo l'intimo che non copre niente che mi ha regalato Lexie.
Ma come le è venuto in mente dico io!
Ok, non pensiamoci anche perché addosso è proprio bello e poi non lo vedrà nessuno, quindi che bisogno c'è di farsi tante paranoie?
Adidas nuove ai piedi, capelli lasciati liberi al vento, un po' di ombretto sugli occhi, un po' di lucida labbra, un telo mare nascosto nella borsa insieme ad un giubbino di jeans e sono pronta per andare in spiaggia.
Sì, è lì , nel mio piccolo paradiso che ho deciso di festeggiare da sola.
Seduta su di una roccia osservo la magnifica luna piena e il cielo stellato che è sopra di me.
Sono già tre ore che sono qui e dovrò starci ancora un po' altrimenti mia madre capirebbe.
Osservo il mare.
È così nero di notte!
Mi viene da piangere quando ripenso che tutto è iniziato qui con Thomas.
Può finire una storia così, senza neanche una spiegazione, senza un motivo valido?
Si sarà sicuramente reso conto che non gli piacevo abbastanza e non ha voluto prendermi in giro perché conosco sua sorella.
Forse invece di maledirlo e piangermi addosso dovrei ringraziarlo per non avermi usata.
Si, devo ringraziarlo anche se per colpa sua sto così male.
Prendo senza pensarci due volte il mio cellulare dalla borsa e cerco il suo nome.
A Thomas amore:
Grazie.
E premo il tasto invio.
Faccio per rimetterlo in borsa quando lo sento vibrare tra le mani.
Non ho il coraggio di guardare lo schermo.
Non ho il coraggio di leggere il nome.
E se non fosse lui?
E se fosse lui, mi avrà mandata al diavolo?
Coraggio, mi dico, guarda e leggi.
È lui.
Apro e leggo
Da Thomas amore:
Grazie a te.
Continuo.
A Thomas amore:
Per cosa?
Invio.
Tremo ma non per il freddo.
Altra vibrazione. Ha risposto. Apro.
Da Thomas amore:
Grazie perché esisti.
Non ci sto capendo più nulla.
Mi ha lasciata senza che io abbia potuto spiegare la questione Cody, senza ricevere nessuna spiegazione da parte sua, senza un addio, senza un perché.
È bastato un episodio male interpretato per mettere fine alla nostra storia.
Evidentemente per lui non ero così importante come lo era e lo è, perché ancora lo è, per me.
E ora lui mi scrive grazie perché esisti.
Che significato devo dare a queste parole?
Nuova vibrazione.
Apro velocemente il messaggio, la cosa mi sta incuriosendo troppo.
Da Thomas amore :
Sei bellissima stasera illuminata dalla luna.
Colpo al cuore.
Butto il telefono di fianco a me e istintivamente guardo la luna.
Cosa diavolo ne sa lui di come sono io e dove sto stasera?
Mi alzo in piedi e mi guardo intorno per cercarlo perché a questo punto so che lui è qui. Ma nulla è visibile oltre al buio.
"Grazie di esistere, grazie per essere entrata nella mia vita e averla stravolta. Grazie per tutto. Sei bellissima dentro e fuori ed io sono uno stronzo, un grande stronzo" lo sento sussurrare sempre più vicino a me.
È alle mie spalle e le sue braccia mi cingono la vita.
Il mio cuore rischia di scoppiare di felicità e sgomento.
"Potrai mai perdonarmi per aver dubitato di te? Per non averti cercata e ascoltata? Per essermi lasciato travolgere da una cieca e assurda gelosia?" mi sussurra avvicinandosi al mio orecchio e lasciandoci un piccolo bacio.
"Hai detto bene, assurda. Cody per me è un grande amico, nulla di più e non l'ho baciato, o meglio, non l'ho baciato come si fa con con il proprio ragazzo " chiarisco senza voltarmi.
"Lo so, ci ho messo un po' ma l'ho capito. Avevo deciso di lasciarti perdere perché questa faccenda di Cody mi aveva fatto capire di quanto tu fossi diventata importante per me, troppo e mi sono spaventato. Ho avuto paura che potessimo farci del male a vicenda e non voglio soffrire e farti soffrire".
"Lo hai fatto. Non rispondendo alle mie chiamate, ai miei messaggi, non dandomi nessuna spiegazione mi hai fatta soffrire e parecchio anche".
"Scusami, lo so, ho capito lo sbaglio che ho commesso e forse vale la pena darci una seconda possibilità se anche tu vuoi. Ricominciamo da zero ti prego!"
Mi ha fatto soffrire, mi ha ignorata per giorni, dovrei mandarlo all'altro paese lo so.
Una persona normale lo riempirebbe di parole e schiaffi per poi dirgli addio per sempre.
Ma io lo amo troppo per lascialo andare.
Mi volto verso di lui e avvolgendo il suo viso tra le mie mani lo bacio come fanno gli innamorati. 😜
Seduti con il telo sulla sabbia in riva al mare, distanti quel poco che serve per non farci bagnare dall'acqua sono accoccolata tra le sue gambe con la testa appoggiata al suo petto e le nostre mani intrecciate.
Solo il rumore delle onde che si infrangono contro gli scogli rompono il silenzio intorno a noi.
Il mio sguardo è fisso sul mare mentre il suo me lo sento addosso.
Con il volto mi sfiora i capelli, li annusa.
"Che buon profumo che hanno!" sussurra rompendo il silenzio.
Mi volto lentamente e gli sorrido dolcemente.
I nostri sguardi si cercano e si accarezzano, le nostre bocche si attraggono e si baciano. Con i denti mi afferra il labbro inferiore e lo morde senza provocarmi dolore.
Le sue mani mi accarezzano la nuca, il collo, le spalle e scorrono fino in fondo alla schiena fino a raggiungere i miei glutei.
La sua bocca sul lobo del mio orecchio a lasciare piccoli morsi, lievi soffi e poi più giù lasciando baci sul mio collo.
Si ferma e succhia lasciandomi il segno mentre il mio corpo è scosso da brividi dovuti a tutto ma non al freddo.
"Ecco, ora lo vedranno tutti!" gli sussurro dandogli uno schiaffetto sul viso e cercando di alleggerire l'atmosfera erotica che si sta creando.
"Così sapranno che sei mia" e con movimento rapido mi ritrovo distesa sotto di lui con le fronti che si toccano e le gambe che si intrecciano.
Il preludio al paradiso.
Le nostre bocche si cercano, le lingue si incontrano in una danza infinita, le mie mani afferrano i suoi capelli. Li accarezzo, mi ci aggrappo senza fargli male.
Lui lascia la mia bocca per scendere fino al collo lasciandomi una scia di baci.
Le sue mani intanto viaggiano su tutto il mio corpo.
Mi sollevano la maglietta e arrivano a toccare il mio seno. Lo sfiora delicatamente. L'aria intorno a noi si è fatta elettrica.
Porta le mani sui miei fianchi e mi bacia ancora.
Lo sorprendo staccandomi e sollevandomi un po' da lui e sfilandomi da sola la maglietta, la getto ai nostri piedi e rimango in reggiseno. "Sei bellissima " mi sussurra rauco con lo sguardo fisso su quel tessuto trasparente che non lascia nulla di nascosto "e questo coso che indossi indurrebbe in tentazione anche un santo lo sai vero?"
"Non pensavo che qualcuno all'infuori di me lo avrebbe visto altrimenti lo avrei lasciato chiuso nel cassetto".
"Scherzi vero? Non oso immaginare il pezzo di sotto".
È meglio che non lo immagina, praticamente è un triangolino inesistente.
"Posso?" mi domanda avvicinando le sue mani ai gancetti.
Acconsento con un breve cenno del capo e con un gesto veloce mi ritrovo con il seno scoperto davanti ai suoi occhi sempre più bramosi.
Gioca con il mio capezzolo, lo lecca, lo morde; con la lingua scende a leccarmi sempre più giù fino all' ombelico poi la pancia fino a raggiungere la cintura dei miei pantaloni. Sento un lieve fastidio sotto, un leggero dolore nelle mie parti intime.
Sono eccitatissima.
Voglio di più.
Mi sento pronta a donarmi completamente a lui, a dargli la cosa più preziosa che ho. Niente ripensamenti, niente pentimenti.
Via la vergogna e fuori l'audacia.
Afferro la sua maglietta e la lancio vicino alla mia.
Le mie mani scendono a toccare il suo petto muscoloso mentre lo bacio sul mento, sul collo, sulla clavicola.
Qui mi fermo e succhio lasciandogli il segno.
"Sei mio" gli mormoro per poi cominciare a leccare ogni superficie libera del suo corpo: viso, collo, petto.
"Cristo Jessie! Mi farai impazzire così!" sussurra sempre più rauco.
" Shh" lo zittisco "è quello che voglio" e prendendogli una mano la poso sui bottoni dei miei jeans.
Lui esita meravigliato dal mio gesto.
"Sicura?"
Faccio cenno di sì con la testa e infilando le dita all'estremità dei miei jeans me li sfila aggiungendoli agli altri vestiti.
Mi guarda con gli occhi accesi dalla passione.
Sorrido, so che lo scioccherò.
"Continua" gli sussurro fissandolo negli occhi.
"Mio Dio Jessie ! Sei sicura? Perché non so se riuscirò a tornare indietro ".
Per tutta risposta afferro i suoi jeans e cerco di sbottonarli. Per quanto mi tremano le mani non ci riesco e ridendo lo fa lui.
Glieli tiro giù e lui li lascia sfilare dai suoi piedi lasciando che finiscano nel mucchio.
Ora siamo occhi negli occhi a guardarci in una muta domanda e senza bisogno di parole e risposte anche le nostre mutande volano via.
Ci baciamo sempre più avidamente cercandoci con le mani, toccandoci dappertutto con il suo membro che preme duro sul mio corpo.
" Jessica quando vuoi che mi fermi basta che tu me lo dica e lo farò " mi sussurra mentre scende a baciarmi lungo il ventre.
Povero illuso, non sa che non lo fermerò, non sa che lo voglio tanto quanto lui vuole me.
Intanto la sua lingua ha raggiunto la mia intimità e sta stuzzicando il mio clitoride facendomi provare sensazioni fino ad ora sconosciute.
Brividi di piacere invadono il mio corpo.
Mugolo ad ogni suo tocco.
Poi si allontana ma solo per andarci con le mani.
"Sei così bagnata!" sussurra eccitato e infilandomi un dito dentro "e così stretta!" aggiunge infilando il secondo dito.
Provo un po' di fastidio ma non importa, la voglia di lui è troppa.
"Vuoi che ti faccia godere così? Io non ho fretta, posso aspettare se non ti senti pronta" chiede continuando a toccarmi lì.
"Fammi tua, Thomas".
"Jessica, poi non si può più tornare indietro lo..."
Lo bacio per farlo tacere mentre le mie mani scivolano ad accarezzare la sua erezione.
Si muovono su e giù in un gesto fino ad ora a me sconosciuto.
Indugiano sulla sua punta per poi continuare a muoversi su e giù.
Non l'ho mai fatto perciò mi sento un po' imbranata.
"Guidami tu " gli chiedo tra le sue labbra e lui mette la sua mano sulla mia facendole muovere insieme su e giù e lascio che mi guidi senza provare vergogna.
Mugolando poi l'allontana ma non ho pietà.
Voglio fargli provare lo stesso piacere che lui ha dato a me.
Faccio in modo di capovolgere la situazione e portare lui sotto con me sopra a cavalcioni.
Con la lingua lecco il suo petto e poi sempre più giù fino a raggiungere il suo membro e inglobarlo nella mia bocca.
Mi afferra la testa e mi guida nel movimento guardandomi con occhi pieni di lussuria e il labbro inferiore stretto tra i denti.
Con scatto felino mi allontana e mi riporta sotto.
Il telo ormai è aggrovigliato sotto di noi e la sabbia si appiccica alla nostra pelle sudata. Non importa.
I nostri respiri si sono fatti pesanti, i nostri occhi si guardano bramosi.
"Sicura? Posso aspettare lo sai" .
" Io no. Voglio essere tua. Ora".
Si stacca da me per prendere un profilattico dalla tasca dei suoi jeans. Rompe la bustina e lo srotola sulla sua lunghezza.
Poi torna su di me facendosi spazio tra le mie gambe.
" Se ti faccio male dimmelo che mi fermo" mormora ormai al limite del controllo.
Gli porto una mano dietro al suo collo e lo spingo verso di me per baciarlo e mentre le mie gambe si avvinghiano dietro la sua schiena lo sento entrare dentro di me con una lentezza estenuante.
Un gemito di dolore mi sfugge dalla bocca facendolo subito ritrarre e guardarmi negli occhi.
"Mi fermo se ti sto facendo troppo male" e in parte è vero ma sapevo che la prima volta sarebbe stato così perciò gli dico "continua ".
Lui resta fermo, indeciso se darmi ascolto, e allora stringendomi ancora di più a lui lo supplico
"Thomas, vai per favore ".
E lui, con un colpo netto e sicuro sotto lo sguardo di una magnifica luna piena, mi porta via la cosa più preziosa che ho da donargli: la mia verginità.😜😍❤️❤️❤️❤️❤️❤️
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🌸
Booooooooooooooooom è successo finalmente😍😍😍😍😍😍😍😜❤️
Eccolo qui il famoso capitolo 21 che tanto aspettavate.
È stato un capitolo non facile da scrivere per me per questo mi sono fatta aiutare da mia madre e dalla mia amica -Federica_ che ringrazio con vero cuore.
È un capitolo che dedico a tutte le ragazze che sognano il loro amore e la loro prima volta così. (Io sono una di queste 😜😜😜😜✌🏽️)
In particolare lo dedico ad un'amica speciale robertapiersi a cui darò anche l'onore di pigiare il tasto pubblica.
Per questo capitolo 21 in particolare voglio tanti ma tanti commenti.
Voglio sapere se vi è sembrato troppo volgare e se devo ritoccare qualcosa. Accetto tutte le critiche perché con esse si cresce e ci si migliora.
Continuerò a pubblicare al raggiungimento di 40 commenti 😎😱😘
A presto
•Ylenia•
Per maggiori informazioni sulla storia
•Pagina Instagram della storia: yleniamarini_books.wattpad
•il mio Instagram personale:
ylenia.marini
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