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I due si erano seduti l'uno accanto all'altro, abbassando lateralmente il collo della maglia che indossavano a mostrare il marchio. Questo spiccava rosso sulla loro pelle chiara, specialmente su quella del vampiro. Il segno era chiaramente profondo, la pelle intorno al marchio era arrossata e gonfia, ma da esso si poteva chiaramente avvertire del potere magico impazzito, come se i loro veleni stessero combattendo con la forza del loro legame. Haechan lo fece apposta, voglioso di ritagliarsi un piccolo piacere personale. Si avvicinò a loro a posò le mani, senza alcuna premura, sui loro marchi. Gli occhi di Leedo saettarono dal rosso al marrone scuro per qualche secondo prima che un ringhio gutturale gli vibrasse per la gola, poi puntò lo sguardo di rimprovero ed esasperato sul vampiro più giovane. Seoho al suo fianco sobbalzò e rilasciò un rumoroso piagnucolio prima di guardare il guaritore con occhi preganti.

<<Ops scusate>> disse atono il vampiro, poi senza indugiare oltre chiuse gli occhi. Una luce verdastra riempì lo spazio fra le sue mani e le spalle dei due, mentre le espressioni di questi lentamente si rilassavano visibilmente. Pochi secondi ancora, e quando si allontanò quella che all'inizio non sembrava essere altro che una brutta ferita divenne un chiaro, pulito e perfettamente cicatrizzato segno di un morso. Ogni singolo dente era tanto chiaro da poterlo identificare senza alcun problema. Anche la magia che si percepiva da questo sembrò stabilizzarsi e trovare il proprio equilibrio.

<<Grazie>> lo ringraziò, con un sorriso sincero Seoho.

Il vampiro biondo al contrario si limitò ad annuire, combattendo dentro di sé per non afferrare il più giovane per il collo dato il poco tatto avuto, volontariamente. Haechan sembrò percepire quella lotta interiore e ne approfittò.

<<Non c'è di che>> disse, con un sorriso canzonatorio e soddisfatto.

Leedo ringhiò, e il più giovane fece in tempo a fare un salto all'indietro ridacchiando prima che la loro attenzione venisse catturata da qualcuno che correva per il corridoio superiore. Wonwoo si presentò immediatamente davanti a loro come fosse comparso dal nulla.

Il vampiro incrociò tutti gli sguardi su di sé prima di parlare.

<<Sì sono svegliati>>

Quelle parole bastarono perché tutti i presenti nella sala si precipitassero di sopra. Decisero di evitare di riempire totalmente la piccola stanza, perciò si sparpagliarono più che poterono. Wooyoung e San si appollaiarono sul ramo dell'albero che si trovava proprio fuori dalla finestra della camera dei due ragazzi, in quel modo avrebbero comunque sentito e visto qualsiasi cosa fosse accaduta, potendo intervenire senza alcun problema. Mingyu e Wonwoo si posarono proprio contro i battenti della finestra vicina al ragazzo, mentre Jaebum e Mark rimasero contro lo stipite della porta d'ingresso. Leedo e Seoho si trovavano al centro della stanza, proprio davanti al letto in cui i due erano ormai seduti contro la testiera del letto. Accanto a loro vi erano Haechan e Youngjae.

Il più giovane allungò le mani lasciando che l'altro gliele afferrasse, in modo tale da poter lasciar confluire un po' del suo potere in lui. Haechan doveva ammetterlo, affrontare l'altro come un nemico con quel potere era estremamente fastidioso, ma come alleato era una vera benedizione. Dividere il suo potere con Youngjae non intaccava assolutamente il suo stato fisico, né mentale. Se avesse dovuto curare i due da solo dubitava ne sarebbe uscito illeso.

In silenzio passarono le loro mani sui corpi dei due, poi annuirono facendo capire che stessero entrambi bene, seppur ancora non totalmente in forze.

<<Ve la siete vista brutti>> parlò il più giovane <<Specialmente tu>> aggiunse voltandosi verso Seungkwan.

Il ragazzo in questione si sistemò meglio al suo posto.

<<Beh, sapevo che mi avresti salvato>> ridacchiò, la voce stremata dalla fatica.

Haechan sbuffò. <<Beh>> lo canzonò <<Cerca di ridurti più in questo stato perché non ho intenzione di sfinirmi ancora>>

Il silenzio calò nuovamente nella stanza. Era arrivato il momento delle domande, e sapevano che quello sarebbe stato il compito di Leedo e Seoho. Si erano fatti un'idea di cosa fosse successo, ma con gli unici ragazzi che avrebbero potuto dare loro le risposte su ciò che era accaduto veramente quelle non erano altro che ipotesi.

<<Cos'è successo?>> domandò Seoho, diretto al lupo.

Vernon incrociò lo sguardo di tutti i presenti, riusciva persino a vedere San e Wooyoung sul ramo fuori alla sua stanza osservarlo attentamente. Abbassò lo guardo sulle sue mani. Sapeva che gli altri si aspettavano una risposta precisa, ma sarebbe stato costretto a deluderli.

<<Io non lo so>> parlò lentamente.

I ragazzi si scambiarono uno sguardo silenzioso, ma aspettarono a parlare poiché l'altro sembrava intenzionato a dire altro, gli concessero così tutto il tempo di cui aveva bisogno.

<<Ero nel magazzino a sistemare i rifornimenti arrivati quel giorno quando ho sentito il rumore di qualcosa che cadeva sul pavimento, del vetro rompersi, non appena mi sono voltato una grossa nuvola di strozzalupo mi ha avvolto. Era così tanto che non ho potuto resistere né fuggire, mi ha messo fuori gioco in pochi secondi. L'ultima cosa che ho visto è stata una figura con un lungo cappotto e un cappello nero>>

Seungkwan si voltò verso il ragazzo al suo fianco. Inizialmente avrebbe voluto urlargli contro per essersi fatto mettere fuori gioco così facilmente. Quando aveva sentito però la delusione nella sua voce, la delusione verso sé stesso non riuscì a dire nulla. Se ciò che aveva detto era vero, ed era sicuro che lo fosse perché sentiva il suo cuore battere regolarmente, la quantità di strozzalupo usata dal cacciatore doveva essere davvero elevata per riuscire a placare un lupo come Vernon in pochi secondi. Il vampiro allungò lentamente una mano e la intrecciò con la sua. Non sapeva precisamente il motivo per cui lo aveva fatto. Forse per incoraggiare l'altro a non addossarsi una colpa che non aveva, forse per incoraggiare sé stesso. Forse...perché nella sua mente era scivolata l'immagine del lupo riverso a terra privo di senso, e aveva sentito nuovamente una stretta allo stomaco a cui non aveva dato una spiegazione, o forse...sapeva cosa fosse ma aveva deciso di ignorarla come se quello sarebbe bastato a farla sparire.

Vernon spostò velocemente lo sguardo su di lui e sgranò leggermente gli occhi per la sorpresa. I due si guardarono per qualche istante prima che il lupo rilasciasse un piccolo sospiro, che sembrava essere di sollievo, e ricambiare quella stretta.

Gli occhi dei presenti si spostarono su Seungkwan, e questo capì fosse arrivato il suo momento di raccontare.

<<Ero andato a portare alcune cose che aveva dimenticato a Haechan, ma quando sono uscito dall'ospedale ho subito sentito il forte odore di strozzalupo. Mi sembrava strano dato che essendo un vampiro lui non poteva esserne affetto>> parlò, spostando lo sguardo sul vampiro più giovane che lo osservava in silenzio <<Poi però ho realizzato che il locare di Vernon era proprio vicino l'ospedale. Più mi avvicinavo più l'odore diventava forte e insopportabile. Quando sono entrato mi sono diretto subito nel magazzino dato che non c'era nessuno all'ingresso, e quando sono entrato...l'ho visto lì, svenuto sul pavimento>>

Vernon lo sentì irrigidirsi al suo fianco, perciò strinse la presa sulla sua mano in silenzio.

<<Sapevo che qualcosa non andava, e mentre controllavo che Vernon fosse ancora vivo ho sentito un colpo di pistola. Ho fatto giusto in tempo a spostarmi, il colpo ha colpito il pavimento. In qualche modo quell'uomo riusciva a seguire i miei movimenti perciò non ho avuto molta scelta. Ho dovuto usare il mio potere per accecarlo, prendere Vernon e fuggire>> disse. Spostò lo sguardo sulle sue mani, quella stretta nella presa del lupo al suo fianco e l'altra aperta proprio sotto al suo viso, con il palmo rivolto verso l'alto <<Se non fosse stato per questo potere io...noi...>>

<<Okay ora basta>> lo fermò immediatamente Leedo.

Avevano avuto la risposta alle loro domande, anche se questa non era molto d'aiuto, ma non aveva intenzione di far rivivere ai due quel brutto ricordo ancora. Voleva che lo superassero, si rimettessero in forza e tornassero alla loro vita di sempre.

Una cosa era però era sicura, e a guardare i volti preoccupati e seriosi degli altri era certo che tutti avessero notato quel particolare. Seungkwan era, dopo il Wooyoung, il vampiro più veloce nel loro gruppo e se quell'uomo era riuscito a seguire i suoi movimenti significava solo una cosa. O aveva un udito sopraffino, in grado di percepire anche il minimo spostamento d'aria, o la sua esperienza di lotta con le creature magiche lo aveva portato a prevedere le loro mosse.

Avrebbero dovuto essere tutti ben cauti, e programmare ogni minimo dettaglio dei loro comportamenti nel caso se lo sarebbero trovati davanti.

<<Come abbiamo già deciso, nessuno si sposterà da solo, e voi due non vi muoverete da qui fino a quando non vi riprenderete totalmente>> parlò Seoho.

<<Ma io sto bene>> protestò immediatamente Vernon, che non aveva alcuna intenzione di restare a letto o chiuso in casa. Non sapeva se gli altri avessero già pianificato una linea d'azione, ma se così fosse stato voleva parteciparvi in pieno.

Seoho spostò lo sguardo su Youngjae, poiché era stato lui a controllare il suo stato.

<<Fisicamente sta bene>> rispose il ragazzo <<Certo vorrei comunque evitare che facesse sforzi fin da subito, non è così mal messo da impedirglielo. Per lo stato mentale...non è una cosa che possiamo curare noi>>

Youngjae aveva sentito il senso di colpa e le accuse che l'altro riversava contro sé stesso. Le aveva avvertite come vibrazioni negative che si propagavano dalla sua mente, ma sapeva che non avrebbero potuto curarlo con la magia. Solo la sua determinazione avrebbe potuto risolvere quel suo stato.

<<D'accordo>> sospirò Seoho, poi puntò lo sguardo su Vernon <<Ma se deciderò che dovrai startene buono lo farai, chiaro?>>

Vernon capì immediatamente ed annuì.

<<Ehi, non ho intenzione di passare il mio tempo in questo letto>> protestò Seungkwan.

<<Tu dovresti ringraziare di non essere morto>> ribatté immediatamente Heachan con tono accusatorio <<Un normale vampiro l'avrebbe sicuramente fatto, hai quasi prosciugato me e Youngjae, e se il tuo corpo non fosse stato così assurdamente resistente saresti cenere per il terreno>>

Seungkwan abbassò leggermente il capo a quelle parole di rimprovero.

<<Un normale vampiro...>> sussurrò lievemente, ma tutti riuscirono a sentirlo.

Haechan trovò strano quella strana sottomissione, e quelle parole. Persino Wooyoung si mise in piedi al suo posto e lanciò uno sguardo confuso a Leedo e questo si accigliò.

<<C'è qualcosa che dobbiamo sapere?>> domandò il biondo.

Seongkwan non rispose a voce, ma l'aver chinato ancora di più il capo, come a volersi chiudere in sé stesso bastò.

<<Seungkwan, sai benissimo che puoi dirci qualsiasi cosa, non ti giudicheremmo mai>> parlò Wonwoo, lentamente. Subito tutti i presenti annuirono lentamente.

Il vampiro li guardò poi sospirò.

<<Io...non sono come voi>> sussurrò.

Tutti si guardarono confusi a quelle parole, non riuscendo a capire dove il ragazzo volesse andare a parare.

<<Che vuol dire?>> domandò Wooyoung <<Cosa intendi per "come voi"?>>

Il ragazzo si prese qualche secondo. Per quanti secoli aveva mantenuto per segreto? Aveva perso il conto del tempo passato. Credeva che mai lo avrebbe detto a qualcun altro. Inizialmente tacque per paura di essere considerato un mosto, dai suoi stessi simili. Quando poi era stato accolto da Leedo e gli altri, cominciando finalmente a tessere dei legami degni di essere chiamati "famiglia" tacque per paura di distruggere tutto e restare da solo. Loro si erano fidati di lui, accogliendolo e prendendosi cura di lui. Seungkwan al contrario non si era fidato di loro credendo che avrebbero potuto allontanarlo. In quel momento realizzò quel pensiero e se avesse potuto morire di nuovo il dolore che sentì nel petto lo avrebbe certamente portato alla morte. Strinse i denti, sperando almeno che in qualche modo avessero potuto perdonare le sue menzogne.

<<Io...non sono un vampiro originale>> 

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