26


Seoho aveva deciso di accompagnare Leedo alla clinica. Il vampiro aveva detto che l'avrebbe chiusa per qualche giorno, ma prima di farlo aveva bisogno di recuperare alcuni libri e fialette che gli sarebbero potuti servire nelle sue ricerche. Avrebbe dovuto anche passare dalla loro vecchia villa e vedere se qualcosa, dei suoi tanti studi, si fosse salvato. Il suo studio si trovava proprio nei pressi del salone, quello stesso dove Youngjae si era liberamente scatenato. Nonostante questo nutriva ancora qualche speranza.

<<Ci serve un piano>> parlò Seoho, guardandosi intorno curioso <<E degli alleati>>

Leedo alzò il viso dal borsone che stava riempiendo e lo guardò.

<<Vuoi davvero tirare in mezzo altre persone? O meglio>> disse, inarcando un sopracciglio <<Credi davvero che qualcuno deciderà di aiutarti contro un cacciatore?>>

<<Il buon senso potrebbe spingerli ad aiutarci>> parlò il corvino.

<<Il buon senso dirà loro di fuggire>> lo corresse il vampiro <<Ed è ciò che faranno>>

<<Fuggire>> ripeté Seoho <<E per quanto? Se il cacciatore riuscirà a sconfiggere noi poi andrà certamente a cercare altre creature, perciò non potranno fuggire per sempre>>

Nonostante la sua volontà non riuscì a nascondere la tristezza e la preoccupazione nel suo tono di voce. Il biondo tornò a guardarlo e, per quanto fosse un eufemismo, gli si spezzò il cuore a vederlo in quello stato. Sospirò e dopo averlo preso per un polso se lo trascinò fino a sedersi sulla sedia davanti alla scrivania, tirandolo poi a sedere sulle proprie gambe. Seoho si sorprese non poco dal gesto, ma non appena sentì l'altro accarezzargli dolcemente la schiena portò per riflesso le mani sulle sue spalle.

<<Capisco la tua preoccupazione, perché è anche la mia>> ammise Leedo. La sua mano cominciò a muoversi lentamente sulla schiena dell'altro, disegnando movimento circolari lenti e ripetitivi. Seoho sembrò rilassarsi immediatamente sotto il suo tocco, tanto da chiudere gli occhi e respirare avidamente il suo profumo prima di tornare a concedergli la sua attenzione. Il biondo rimase in silenzio, dando all'altro tutto il tempo di cui aveva bisogno. Capiva perfettamente i suoi sentimenti <<Non gli permetterò di far del male a nessuno di voi>>

Per quanto quelle parole avessero smosso il cuore di Seoho, perché sentiva che l'altro avesse preso a considerazione anche il suo branco e non solo i vampiri, non poteva far si che si facesse carico di tutto da solo.

<<So che faresti qualsiasi cosa per proteggerci>> disse il ragazzo, portando una mano nei capelli biondi del vampiro, che sembrò irrigidirsi per qualche istante prima di lasciarsi andare al tocco dell'altro.

Leedo, in tutti i suoi anni di vita, non aveva mai condiviso del contatto fisico con qualcuno perciò per quanto, stranamente, gli riuscisse in qualche modo naturale toccare Seoho si sentiva sempre strano quando era l'altro a prendere l'iniziativa. Non era mai successo che qualcuno lo avesse mai toccato, forse...perché nessuno ci aveva mai neppure provato, troppo terrorizzati dalla sua prima impressione fredda e impassibile.

<<Ma non puoi occuparti di tutto da solo. Io sono al tuo fianco, e anche tutti gli altri lo sono>> parlò ancora Seoho <<Ma credo che, con un nemico come quel cacciatore, potrebbe non essere sufficiente. C'è un branco numeroso nel territorio ad est, proviamo a parlarne con loro>>

Leedo, doveva ammetterlo, stava avendo delle difficoltà a mantenere il controllo di sé stesso. Il tocco di Seoho, i suoi occhi, le sue labbra, e il suo profumo di lavanda lo stavano lentamente facendo impazzire. Non ne capiva il motivo, ma avrebbe potuto giurare che quel ragazzo fosse stato l'unico, nei suoi lunghissimi anni di vita, ad avere quell'effetto su di lui. In più, odiava il modo Seoho sembrava essere così terrorizzato dal cacciatore. Non voleva vedere quel viso scurirsi dalla paura. Sembrava poter essere persino sul punto di piangere. Eppure, un'altra parte del vampiro amava come l'altro si mostrasse in quel modo solo in sua presenza.

<<D'accordo>> sospirò, in fondo tentare non avrebbe procurato loro alcun danno <<Ci proveremo>>

Seoho si sentì immediatamente più leggero all'idea di poter assicurare più protezione a coloro che considerava la sua famiglia e, in un gesto spontaneo, lasciò un veloce bacio sulle labbra dell'altro.

Era probabilmente egoista da parte sua voler trascinare in quella che sarebbe potuta diventare a tutti gli effetti un pericoloso e mortale effetto domino, ma accetto quella parte di sé stesso. Perché sì, era onesto con sé stesso e avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvare tutti loro. Avrebbe sacrificato la sua vita, o molte altre pur di salvare quelle del loro ormai ampliato branco.

Perso nei suoi pensieri non si rese conto del modo in cui l'altro lo stesse osservando fino a quando non sentì un brivido di pericolo lungo la schiena.

Era sempre stato un cacciatore, allora...perché si sentiva come una preda in trappola?

Sentì la presa che l'altro aveva su di lui stringersi, e sobbalzò leggermente. Riportò gli occhi in quelli del vampiro per trovarli più scuri e profondi del normale. Ciò che accadde subito dopo fu così veloce che la sua mente ebbe bisogno di qualche secondo per registrarlo.

Un momento prima erano entrambi seduti sulla sedia, quella dopo lui si trovò disteso con la schiena contro la scrivania mentre Leedo, su di lui, gli stringeva con una mano le cosce che erano avvolte intorno alla sua vita.

L'eco degli oggetti che dalla scrivania si ritrovarono sul pavimento riecheggiò per qualche istante intorno a loro mentre i loro respiri si fondevano per la vicinanza dei loro volti. La bocca del vampiro fu subito su di lui, vorace e assetata di qualsiasi cosa lui avrebbe potuto offrirgli. Seoho si aggrappò alla camicia dell'altro, stringendo la presa fino a strapparla verticalmente a metà nel momento in cui Leedo cominciò a baciargli il collo, sfiorando la pelle con i canini, e subito la vista del busto nudo e scolpito del vampiro lo fecero sospirare pesantemente. Il corvino annaspò al quella sensazione così deviatamente invitante. Per un istate si domandò cosa si provasse nel sentire quei canini attraversargli la pelle, e mentre ancora la sua mente era persa in quel pensiero l'altro scattò all'indietro. Gli sollevò la maglia e andò immediatamente ad attaccare un capezzolo con la bocca mentre tirava e stuzzicava l'altro con le dita.

Seoho si lamentava di piacere sotto di lui, rilasciando ansiti e versi soavi che non fecero altro che invitarlo a continuare. Il lupo portò lentamente le sue mani lungo il petto dell'altro, sugli addominali, sui fianchi, poi risalirono lungo la schiena che graffiò leggermente. Leedo ringhiò gutturale a quel gesto e alzò il viso per guardare quello dell'altro. Seoho sorrise di soddisfazione nel vedere gli occhi dell'altro passare dal nero intenso al rosso sangue svariate volte, segno che stesse perdendo il controllo contro le sensazioni e le emozioni che provava in quel momento.

Leedo osservò come l'altro sembrasse godersi del suo stato, perciò pensò di ricambiare il favore. Con un movimento veloce gli sfilò i jeans, gli sollevò le gambe e andò velocemente ad attaccare la sua apertura con la lingua. La testa di Seoho cadde violentemente all'indietro e il gemito che lasciò le sue labbra sembrò più quello di omega pronto a soddisfare il suo alpha, il fatto era che fra i due l'alpha era proprio lui. Doveva essere lui a dover sottomettere gli altri...eppure in quel momento era lui a venir sottomesso.

La sua mente si svuotò totalmente nel momento in cui alla lingua del vampiro si sostituì un dito, che andò a violare l'apertura del ragazzo che gemette rumorosamente. Leedo si alzò per torreggiare sul corvino, e nel momento in cui vide che gli occhi dell'altro fossero divenuto definitivamente di un rosso intenso si leccò le labbra tirate in un ghignò vittorioso. Il ragazzo sotto di lui era un disastro di gemiti, sospiri e lamenti. Il petto si alzava e si abbassava velocemente in cerca di ossigeno. La sua erezione era dura e gocciolante, ma non l'avrebbe toccata, non ancora. Si chinò nuovamente sulle sue labbra in cui fece breccia con la lingua, iniziando una lotta con l'altro che vinse facilmente.

Le mani di Seoho vagavano sul corpo del vampiro e a questo sembrarono fuoco sulla sua pelle fredda. Il lupo afferrò i capelli alla base della testa del biondo e li tirò all'indietro, costringendolo ad alzarsi leggermente esponendo il collo che il lupo saggiò lentamente in un unico movimento. Dalla punta delle scapole al mento mentre con la mano libera liberò l'erezione dell'altro, ancora limitata nei pantaloni, e la liberò stringendola. Leedo serrò la mascella e in risposta aggiunse un altro dito ai due che già lavoravano a preparare il lupo.

Avevano, silenziosamente, iniziato una gara a chi avrebbe ceduto per primo. Nonostante quello però sapevano che entrambi ne sarebbero usciti sconfitti.

Seoho cominciò a massaggiare l'erezione del biondo, alternando movimenti lenti a steccate secche e veloci in grado di far tremare l'altro.

Fu abbastanza. Leedo sfilò le dita dal ragazzo sotto di lui, che piagnucolò in protesta. Quella lamentela non durò però molto perché non appena sentì l'erezione dell'altro spingere contro la sua apertura Seoho strinse le mani sulle spalle del biondo, e non appena si sentì riempito fino in fondo annaspò violentemente in cerca d'aria. Non ci furono momenti di esitazione, o di stallo. Seoho si aggrappò subito all'altro, spingendo il bacino in avanti e Leedo accolse immediatamente quel muto invito cominciando a spingersi in lui con un ritmo serrato.

Andarono avanti così per diversi minuti. Il rumore della carne contro altra carne riempiva la stanza, i loro odori erano ormai fusi in un'unica afrodisiaca fragranza. I loro respiri s'infrangevano gli uni contro gli altri, le loro mani si cercavano e le loro labbra si chiamavano in una cantilena disperata.

Erano entrambi prossimi alla fine. Più quel limite agognato si avvicinava più i due si stringevano l'uno all'altro, timorosi di poter scomparire da un momento all'altro. Leedo sentiva ormai che le sue spinte divenivano sempre più irregolari, non avrebbe retto ancora per molto. Se doveva cedere in quel baratro di perdizione voleva però che l'altro andasse giù con lui. Portò la sua mano a stringere l'erezione del corvino, fino a quel momento stuzzicata solo dall'attrito dei loro corpi, e cominciò a muoversi seguendo il ritmo delle sue spinte.

Se entrambi non fossero stati creature sovrannaturali nulla sarebbe rimasto dei loro corpi, delle loro ossa, delle loro pelli. Fu una caccia selvaggia e senza pietà dove da preda fece la razionalità. L'istinto, il loro vero io animale e brutale ebbe la meglio.

Seoho sentì la testa svuotarsi, lo stomaco rivoltarsi e nel momento in cui raggiunse l'apice il suo lupo ebbe la meglio su di lui. Afferrò i capelli dell'altro, li tirò fino ad esporre perfettamente la spalla sinistra e affondò i denti in quel lembo di pelle. Leedo rilasciò un ringhio gutturale e rumoroso. Vide rosso davanti a sé, la testa girò vorticosamente e per un momento sentì di rischiare di perdere l'equilibrio ma nonostante questo continuò a spingere, fino a quando in un'ultima spinta non si riversò completamente nel lupo, emulando il suo gesto. Lecco in unica lappata la spalla dell'altro e lo morse, affondando perfettamente anche i suoi canini. Seoho urlò, un misto tra piacere e dolore, e si aggrappò ancora di più a Leedo. Questo fece così forza contro la scrivania nel suo tentativo di ritrovare il controllo di sé che finì per spaccarla in due. Evitò ad entrambi di finire sul pavimento solo perché riuscì prontamente a lasciarsi cadere sulla sedia dietro di loro.

I due sedevano l'uno sopra l'altro. Il biondo si era lasciato andare contro lo schienale tenendo Seoho a sè, e questo era rannicchiato contro la spalla dell'altro, sfiorando con le labbra il marchio lasciato poco prima. Leedo sussultò leggermente al contatto, il dolore era sopportabile non sapeva però se avrebbe potuto dire lo stesso nel momento in cui l'adrenalina sarebbe passata.

<<Stai bene?>> domandò il vampiro, in un tono così stranamente gentile che fece ridacchiare l'altro.

<<Sto bene>> rispose felice <<Anche se non credevo che mi avresti...>>

<<Reclamato?>> chiese Leedo, leccando un rivolo di sangue che scivolò lungo il marchio che aveva lasciato sul corpo dell'altro, facendolo sospirare <<Sono un tipo molto geloso Seoho, non crederai davvero che ti avrei lasciato andare facilmente dopo questo>> aggiunse.

Il lupo guardò il marchio sulla sua spalla, poi quello lasciato sulla spalla del vampiro. Nonostante la conformazione dei loro denti fosse diversa i loro marchi erano perfettamente uguali.

<<Non credevo che lo avrei mai fatto>> confessò <<Non credevo avrei davvero trovato qualcuno di cui...>>

Seoho non riuscì ad andare avanti perché Leedo capì immediatamente cosa volesse intendere e lo fermò. Non perché non volesse sentirlo. Non perché non credesse ai suoi sentimenti. Ma per un motivo che più che poter sorprendere l'altro, sorprese sé stesso.

Seoho lo guardò confuso, preoccupato. Leedo rilasciò uno sbuffò divertito.

Era stato reclamato, ed aveva reclamato. Aveva accettato quell'unione indissolubile e senza limiti. Non avrebbe più potuto nascondere nulla in nessun caso.

<<Ti amo Seoho>> disse lasciando andare la testa contro il petto dell'altro <<Non so quando sia successo, non so come, ma so che non voglio nessun altro al mio fianco che non sia tu>>

Seoho sentì l'emozione far tremare il suo corpo dalla testa ai piedi. Strinse le braccia intorno alle larghe spalle dell'altro e posò la sua testa contro la sua.

<<Ero sicuro che non sarei mai riuscito a sentirtelo dire>> ammise il ragazzo, l'emozione nella sua voce <<Ti amo anche io>>

I due rimasero in silenzio dopo le loro confessioni. Non sarebbe stato necessario dirlo a voce alta, i loro sentimenti orami connessi erano chiari l'un per l'altro. Le loro emozioni scorrevano in loro in modo reciproco. Era una sensazione che nessuno dei due sarebbe mai stato in grado di spiegare. Come se due elementi per natura opposti avessero deciso di fondersi e coesistere. Ghiaccio e fuoco, proprio come Leedo e Seoho.

Passò più di un'ora quando finalmente i due tornarono a casa. Gli occhi degli altri vagavano spesso sulle loro figure. Li avevano sentiti bisbigliare fra loro e non erano riusciti a trattenere i loro sorrisini, ovviamente alle loro spalle.

<<C'è qualcosa di...diverso>> bisbigliò San <<Ma non riesco a capire cosa>>

Wooyoung, che era al suo fianco lo guardò, poi portò lo sguardo sui due leader.

Jeabum e Youngjae ridacchiarono. Avevano capito cosa fosse successo nello stesso istante in cui avevano sentito i loro odori.

Seoho si occupò di preparare la cena per tutti, canticchiando felice. Non era raro in quello stato, ma non riuscivano a capire quale fosse la motivazione di tale felicità. Mingyu, anche lui incaricato della cena, non riusciva a nascondere la sua curiosità, ma anche la sua confusione. Rimase con un sopracciglio inarcato per quasi tutto il tempo, guardando di sott'occhio i movimenti di Seoho.

Leedo aveva preso posto su una delle poltrone che aveva portato nel salotto e, con gli occhi sul libro nelle sue mani e le orecchie tese al chiacchierio che riecheggiava intorno a loro, aveva difficoltà a restare serio. Sentiva il divertimento di Seoho che gli scorreva nelle vene, credeva che avrebbe potuto sentire la sua risatina riecheggiargli nella mente da un momento all'altro, e il solo pensarlo lo faceva sorridere. La stessa situazione valeva ovviamente per Seoho, e nel momento in cui i due ragazzi sorrisero in contemporanea gli altri sentirono i brividi lungo la schiena al vedere la scena.

L'attenzione fu distolta dai due nel momento in cui Haechan e Mark fecero il loro ingresso. Fu un sollievo per tutti gli altri vederli rientrare in perfetto stato. Il vampiro si avvicinò a Seoho in cucina e gli tese una borsa termica.

<<Ho recuperato delle buste di sangue, ne abbiamo bisogno se vogliamo mantenerci in perfette forze >> disse guardando Leedo, che annuì<<Ho portato anche della morfina, credo che se assunta nelle giuste dosi potrebbe essere assunta da voi come un integratore >> aggiunse poi guardando Seoho.

Il castano lo guardò e lo ringraziò con un sorriso, avvicinandosi per prendere la borsa. Fu lì che Haecahn sentì qualcosa di diverso nell'altro. Si avvicinò a lui, e respirò intensamente. Si voltò a guardare Leedo, che ricambiava il suo sguardo. Poi tornò a guardare Seoho.

<<Perché l'odore di Leedo è così forte su di te?>> domandò confuso <<Sembra quasi che venga...dalla tua stessa pelle>>

Successivamente a quelle parole, e forse proprio grazie ad esse, un lampo di realizzazione cadde fra tutti i presenti. Mingyu smise di tagliare la carne e rimase con il coltello a mezz'aria. San scattò in piedi e Wooyoung spalancò gli occhi. Mark che per tutto il tempo era rimasto accanto a Haechan cominciò a spostare velocemente lo sguardo da uno all'altro.

<<Lo sapevo>> urlò San <<Lo sapevo che era successo qualcosa>>

<<Cosa?>> urlò Wooyoung, incredulo.

<<Vi siete marchiati>> seguì Mingyu, indicandoli con la punta del coltello fra le sue mani.

Jeabum e Youngjae assistevano alla scena divertiti.

<<Lo avete fatto davvero?>> domandò Mark curioso <<Non riesco a crederci, non credevo che...>>

<<Com'è stato?>> domandò immediatamente San mettendo una mano sul viso dell'altro lupo per zittirlo, ricevendo un ringhio di protesta.

<<Voglio i dettagli>> aggiunse Mingyu.

<<Io no>> dissero in coro Haechan e Wooyoung <<O almeno non prima di cena>> continuò il secondo.

<<Fa male?>> domandò Mark.

Leedo guardò Seoho e si voltò verso il lupo che gli aveva posto la domanda.

<<Un male cane>> disse con una risata mista ad un lamento.

<<Ehi>> protestò immediatamente Seoho, per il paragone <<Però è vero>> ammise.

<<Forse>> parlò Youngjae <<Il potere di Haechan può aiutare>> fece notare.

Subito lo sguardo di tutti fu sul ragazzo che sospirò.

<<Credo che comincerò a farmi pagare o continuerete a sfruttarmi...>>

<<Prendilo come un allenamento>> ridacchiò Mark, abbracciandolo da dietro <<Se funzionerà sul loro marchio saprai già come agire quando avremo i nostri>>

Haechan, paradossalmente, sentì un'ondata di calore avvolgerlo e l'imbarazzo avere la meglio su di lui.

<<Se ti avvicini ti strappo la giugulare>> 

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