25
Era stato deciso, in comune accordo, di organizzare dei turni in modo che vi fosse sempre qualcuno nella camera in cui si trovavano Seungkwan e Vernon. Nel caso uno dei due si fosse improvvisamente svegliato, trovandoli da soli, avrebbero potuto compiere dei movimenti non opportuni per i loro corpi bisognosi di serrato riposo. Specialmente nel caso di Seungkwan.
Quando Wonwoo entrò nella stanza fu colpito dalla paradossale tranquillità che vi aleggiava. Le finestre erano tenute aperte per permettere all'aria di circolare più facilmente, e per mantenere una temperatura equilibrata. Dovevano infatti tenere Vernon al caldo in modo che recuperasse la sua normale temperatura corporea, per quel motivo sul ragazzo erano state stese delle pesanti coperte, e allo stesso tempo non potevano permettere che le erbe sistemate sulle ferite di Seungkwan si seccassero per il troppo calore.
Il vampiro notò che l'odore del lupo fosse già più forte del giorno prima, segno che si stesse riprendendo abbastanza velocemente dall'avvelenamento eccessivo dello strozzalupo.
Youngjae, che era seduto accanto al letto dei due ragazzi, alzò lo il volto verso il nuovo arrivato e gli sorrise leggermente. La stanchezza era chiara sul suo viso e Wonwoo non ebbe il bisogno di domandarsene il motivo. Il giorno precedente aveva passato ore insieme ad Haechan ad aiutare Seungkwan e, quella mattina era stato il primo a fare ai due dormienti da balia.
<<Avresti dovuto riposare di più>> parlò il maggiore, posando la colazione che aveva portato per lui sul piccolo mobile in legno vicino a loro.
<<Sto bene>> sorrise nuovamente Youngjae, stiracchiandosi leggermente <<Mi fa piacere rendermi utile, e spero possa anche aiutarvi a fidarmi di me>> aggiunse, chinando la testa leggermente imbarazzato.
Wonwoo lo guardò per qualche secondo.
<<Non hai più bisogno di colpevolizzarti Youngjae, nessuno di noi ce l'ha con te ormai>> disse tranquillo, sedendosi sul davanzale della finestra in modo da essere proprio davanti all'altro <<Dopo averci raccontato tutto ciò che sapete del cacciatore e quello che hai fatto ieri con Haechan nessuno ha più dubbi sulla vostra sincerità>>
Youngjae sospirò di sollievo, poi alzò il viso ad incontrare quello dell'altro e sorrise.
<<Questo mi rende davvero felice, e son sicuro che lo sarà anche Jaebum>>
Il sorriso improvviso e luminoso del ragazzo imbarazzo per qualche istante Wonwoo, che non era mai stato abituato a tali dimostrazioni di gioia senza alcun contenimento. Si costrinse a distogliere lo sguardo e tossì leggermente cercando di ricomporsi e metter in chiaro i suoi pensieri.
In realtà, non era stato un caso che fosse stato lui a portare la colazione all'altro vampiro, né si era offerto di farlo per pura gentilezza. Il suo obbiettivo era stato ben definito nella sua mente fino a pochi momenti prima, ma nell'istante in cui era arrivato il momento di parlarne l'imbarazzo e l'insicurezza si erano fatti strada in lui. Sentiva le guance arrossate e la testa pesante. Era sicuro che l'altro si fosse accorto del suo stato, e dentro di lui gli era grato di non averne fatto parola. Wonwoo sapeva però che Youngjae era l'unico che poteva dargli le risposte che cercava.
<<Youngjae io...vorrei chiederti una cosa...se per te va bene>>
La sua voce uscì tremante e le labbra si racchiusero in un piccolo broncio che l'altro, nonostante la sorpresa, trovò adorabile. Si domandò quale pensiero riuscisse a rendere quello che aveva conosciuto fino a poco prima come un freddo e spaventoso vampiro in una copia di un timido adolescente.
<<Certamente, sentiti libero di chiedermi qualsiasi cosa>> rispose il ragazzo dolcemente, sperando di mettere l'altro a suo agio con la sua disponibilità.
Occorsero diversi secondi, forse minuti, perché Wonwoo riuscisse a prendere parola. In quegli istanti però Youngjae rimase semplicemente in attesa.
<<Ieri Jaebum ha parlato di averti marchiato>> iniziò il castano <<Credevo fosse una cosa possibile solo fra lupi, perciò mi chiedevo come fosse possibile che un vampiro venga marchiato da un lupo e che questo sia stato a sua volta marchiato da un vampiro. I nostri morsi dovrebbero essere velenosi per l'altra specie, perciò è davvero possibile? Com'è stato? Com'è successo? Cosa hai provato?>>
Nonostante Wonwoo avesse iniziato a parlare a bassa voce e con tono incerto nel bel mezzo del suo discorso sembrò aver preso sicurezza perché alzò non solo il tono della sua voce, ma anche la velocità con cui le parole lasciavano le sue labbra.
Youngjae fu preso alla sprovvista tanto che si ritrovò quasi a sobbalzare a quella raffica di domande, sgranando leggermente gli occhi per la sorpresa. L'altro lo guardava con leggero affanno e speranza negli occhi, perciò non riuscì a trattenersi. Posò il piatto della sua colazione, ormai vuoto, sul mobile e riprese la sua posizione. Guardò Wonwoo per qualche secondo poi spostò il colletto della maglia che indossava fino a scoprire la spalla sinistra, portando sotto lo sguardo dell'altro quel segno che ricordava chiaramente un morso ormai guarito e ben cicatrizzato.
<<Come puoi vedere tu stesso è possibile>> rispose il ragazzo. Il modo in cui l'altro osservava la sua spalla, in modo attento e curioso, gli fece quasi venir voglia di ridacchiare ma decise di trattenersi. Sentiva che non fosse stato facile per l'altro riuscire a fargli quella domanda <<Su come sia stato possibile non so darti una vera risposta, mi dispiace, anche se credo che l'imprinting di Jaebum e i nostri sentimenti abbiano influito anche su un piano mentale ed emotivo oltre che fisico. Questo è un mio pensiero, ma probabilmente senza un'intercessione dell'imprinting non sarebbe stato possibile. Hai parlato dei nostri veleni, e sì i nostri veleni possono essere letali per entrambe le nostre specie, non ti negherò che entrambi abbiamo sofferto per alcuni giorni per questi marchi. C'erano momento in cui il dolore sembrava svanire ed altri in cui era quasi insopportabile>>
Wonwoo abbassò leggermente il viso a quella risposta, quasi ne fosse rimasto deluso. Youngjae si rese conto di quel cambiamento nel ragazzo, perciò riprese a parlare.
<<Nonostante questo lo rifarei un'infinità di volte>> aggiunse, sorridendo nel veder l'altro tornare a guardarlo <<Non sono in grado descrivere la sensazione che ho provato nel momento in cui si è aperto questo legame con lui, ma è come se le due persone che eravamo si fossero fuse in una sola anima. Qualsiasi cosa lui senta, qualsiasi emozione, sensazione o turbamento riesco a sentirlo anche io. Non esiste più alcun limite, è come diventare parte dell'altro, e far sì che l'altro diventi parte di te>>
Il vampiro rimase in silenzio ad ascoltare quelle parole. Cercando di dar loro un senso all'interno della sua visione mentale, per quanto sul piano teorico fosse quasi impossibile.
<<Però...>> parlò, qualche secondo dopo <<Nel momento in cui uno dei due affronta un momento difficile, o viene ferito, soffre anche l'altro>>
<<Sì>> annuì Youngjae. Se l'altro voleva sapere riguardo al marchio voleva dire, a parer suo, che avrebbe dovuto conoscere non solo i lati positivi, ma anche negativi <<Se l'altro viene ferito è come se quella stessa ferita si trovi anche sul tuo corpo, il suo dolore, lo senti scorrere nelle vene come fosse il tuo. Può essere così insopportabile da farti impazzire, ma credo che anche questo debba far parte di una coppia>>
Wonwoo lo guardò confuso e l'altro non poté certamente biasimarlo. A quanto aveva capito nessuno di loro aveva mai avuto una vera relazione. Anche lui era un vampiro, e sapeva benissimo che nelle loro famiglie non sempre si fosse così fortunati da crescere in una famiglia amorevole, perciò interagire con il prossimo con naturalezza o imparare cosa volesse dire amare veramente qualcuno era ben lontano dalla loro comprensione. Nonostante la sua fortuna di aver avuto una famiglia unita lui stesso aveva capito cosa fosse l'amore e tutto ciò che esso comportava dopo aver conosciuto Jaebum.
<<A nessuno piace attraversare momenti difficili da solo>> parlò ancora, cercando di spiegarsi nel modo più chiaro possibile <<Grazie a questo legame hai la consapevolezza di non esserlo, e che non lo sarai mai. Anche se il tuo compagno non si troverà fisicamente al tuo fianco dentro di te saprai, e sentirai, che non ti abbandonerà mai>>
Youngjae si zittì, aspettando un segno da parte dell'altro che gli facesse intendere che avesse capito. Questo arrivò poco dopo, quando l'altro puntò i suoi occhi nei suoi.
<<Come avete deciso di...?>>
Tutto l'imbarazzo che fino a quel momento era in Wonwoo si trasferì su Youngjae. Questo avvampò e arrancò leggermente.
<<Non abbiamo deciso di...ecco...è solo successo durante...>
Youngjae non sapeva come affrontare il discorso direttamente. Non ne aveva mai parlato con nessuno. Tecnicamente avendo vissuto per anni segretato con Jaebum non ne aveva avuto nemmeno il bisogno. Dentro di lui però doveva ammettere che gli sarebbe piaciuto avere qualcuno con cui poter parlare senza alcun tipo di imbarazzo.
I due ragazzi si guardarono per qualche istante per poi scoppiare in una risata liberatoria. Da quanto tempo, entrambi, non ridevano così spensieratamente?
<<Ti ringrazio Youngjae>> disse finalmente più tranquillo Wonwoo <<Mi hai davvero aiutato a schiarirmi le idee>>
<<Non c'è bisogno di ringraziarmi>>
Nessuno dei due disse nulla al riguardo, ma dentro sentivano di essere riusciti ad avvicinarsi di più l'uno all'altro. Ed entrambi ne furono sollevati. Il loro...branco...aveva bisogno di essere unito il più possibile, specialmente data la situazione.
***
Wooyoung e Haechan non riuscivano a credere a ciò che avevano sentito. Erano saliti al piano di sopra perché il maggiore avrebbe dovuto dare il cambio a Youngjae mentre l'altro voleva semplicemente controllare come stessero Seugnkwan e Vernon. Quando però, arrivati davanti alla camera da letto grazie al loro udito, avevano sentito ciò di cui Wonwoo e Youngjae stessero parlando si immobilizzarono. Rimasero per tutto il tempo in silenzio, posati contro il muro del corridoio ad ascoltare. Dopo le parole di Jaebum anche Wooyoung si era chiesto come fosse stata possibili quella loro unione, per Haechan era al contrario la prima volta in cui ne sentiva parlare e non riuscì a vincere la curiosità.
Fu una versa sorpresa per loro che proprio Wonwoo avesse deciso di chiedere di più all'altro, ma in fondo sapevano che prima o poi qualcuno di loro si sarebbe comunque fatto avanti. Avevano bisogno di saperne quanto più possibile al riguardo.
Avevano appena accettato il fatto di provare dei sentimenti verso coloro che, per natura, avrebbero dovuto essere loro nemici naturali.
Erano davvero pronti ad affidarsi così ciecamente a qualcuno?
Erano pronti a prendersi veramente cura di qualcuno con così tanta devozione?
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