24


Quando San e Wooyoung rientrarono in casa trovarono tutti i ragazzi riuniti nel salotto. Tutti eccetto Seungkwan e Vernon, che era stato portato di sopra. A detta dei ragazzi avrebbe riposato meglio su un letto che sul pavimento. Era chiaro, dalle espressioni dei presenti, che né Haechan né Youngjae avessero ancora proferito parola sullo stato di Seungkwan. Sicuri che stessero aspettando loro San si avvicinò al gruppo e Wooyoung gli si affiancò. Il vampiro spostò lo sguardo su Youngjae, che aveva preso posto fra le gambe di Jaebum e si era lasciato andare contro di lui, chiaramente esausto. Jaebum gli accarezzava lentamente la schiena, ma su entrambi i loro volti era chiaro il sollievo nel sapere che superato quel momento nessuno dei due avrebbe più sofferto quella situazione. Il colorito pallido aveva lasciato il volto di Jaebum probabilmente nello stesso istante in cui i suoi occhi si erano posati nuovamente sul suo compagno e l'aveva riavuto al suo fianco. Fece scivolare il suo sguardo poi su Haechan e sgranò gli occhi leggermente davanti ciò che vide. Haechan, lo stesso vampiro che si era dimostrato per la maggior parte del tempo totalmente infastidito dalla sola esistenza dei lupi, e di chiunque non facesse parte del loro gruppo di vampiri, si trovava in quel momento fra le braccia di Mark, che lo stringeva a sé. Vide chiaramente il lupo inalare avidamente il profumo del ragazzo e questo chiudere gli occhi in un piccolo segno di rilassamento. Non si sarebbe mai aspettato di vedere il vampiro così a suo agio fra le braccia di qualcuno, fra le braccia di un lupo. Per un momento si domandò cosa avessero di speciale quei lupi, tanto da riuscire a buttare giù ogni loro corazza in quel modo. Non poteva mentire a sé stesso, la situazione nonostante tutto lo spaventava. Aveva accettato tutti i vampiri che facevano parte del suo gruppo, aveva accettato i suoi sentimenti, aveva accettato San, e in parte sentiva di essersi legato a tutti i ragazzi presenti in quella stanza.

"Cosa farò se dovessi perderli?"

Quella domanda comparse nella sua mente come una minaccia, un avvertimento. Sentì l'angoscia e un turbine d'ansia riempire il suo corpo, ed era sicuro che anche San l'avesse sentito poiché subito dopo avvolse il suo braccio intorno alla sua vita e gli baciò dolcemente la tempia.

<<Te l'ho già detto, andrà tutto bene. Non perderai nessuno di noi>> gli sussurrò piano, in modo che potesse essere l'unico a sentirlo.

Wooyougn annuì. Non si sarebbe fatto prendere dal panico, e si fece una promessa.

Non avrebbe permesso più a nessuno di lasciarlo.

<<Come sta?>> domandò Leedo.

Il ragazzo era in piedi al centro della stanza, le braccia incrociate. Per tutte quelle ore aveva cercato di mantenere il controllo di sé stesso e dell'intera situazione. I vampiri lo vedevano come un punto di riferimento e tutti i lupi sembravano provati e preoccupati, non poteva permettersi di crollare. Doveva darsi un contegno per tutti loro. Sapeva però che, dopo il discorso che avevano precedentemente avuto, c'era qualcuno a cui non poteva mentire e che sapeva perfettamente il caos che sentiva dentro. Apprezzò il fatto che Seoho gli fosse semplicemente rimasto accanto, senza accennare al suo stato emotivo. Il lupo era in grado di sentire tutto ciò che provava e ciò instaurò un pensiero nella mente di Leedo, avrebbe dovuto imparare a controllare le sue emozioni per non gravare sul biondo. Ciò che però non sapeva era se ne sarebbe stato in grado. Nasconderle non era mai stato un problema, controllarle...non ci aveva neppure mai provato.

<<È fuori pericolo>> rispose Haechan, la voce tremante dal chiaro sforzo fisico protratto fino a quel momento <<Ma ha bisogno di molto riposo. La sua capacità di rigenerazione è stata rallentata a causa dell'argento e della verbena, ho estratto tutto ma il corpo ne è ancora indebolito>>

Leedo annuì e ragazzi intorno a loro sospirarono di sollievo.

<<Ora che sappiamo che sono entrambi fuori pericolo c'è qualcos'altro di cui dobbiamo parlare>> s'intromise Seoho.

<<C'è stato l'attacco del cacciatore, la vita di Seoungkwan appesa ad un filo e la storia dell'imprinting>> sbuffò Wonwoo portandosi una mano sul viso <<Non è abbastanza per oggi?>>

<<Imprinting?>> domandò Youngjae, che essendo stato assente insieme a Hachaen non era al corrente di ciò che era successo in quella stanza per tutto il tempo in cui si erano occupati del vampiro.

Anche Haechan sembrò scattare a quella parola, e aggrottò le sopracciglia confuso.

<<Te ne parlerò dopo okay?>> disse Mark e il minore, seppur riluttante, annuì lentamente.

<<Proprio per questo motivo dobbiamo parlarne ora>> parlò nuovamente Seoho <<Non possiamo permettere che qualcosa del genere accada di nuovo. Non possiamo sottovalutare quell'uomo. Questa volta è andata bene, ma nessuno ci garantisce che accadrà di nuovo>>

<<Seoho ha ragione>> concordò Jaebum, che sembrava ormai essersi ripreso quasi totalmente <<Junmin non è tipo da arrendersi facilmente, al contrario. Il fatto di non essere riuscito a catturare Vernon o Seungkwan, o entrambi, non farò altro che accentuare la sua voglia di combattere e renderlo ancora più pericoloso>>

<<Più una cosa sarà difficile da ottenere più lui ne sarà attratto, e farà qualsiasi cosa pur di ottenerlo>> annuì Youngjae, gli occhi persi nel vuoto, in un ricordo lontano e doloroso.

<<È malato>> sbottò Mingyu.

<<Non c'è più nulla di umano in lui>> concordò Jaebum.

Il silenzio calò nella stanza, ciò durò però solo per qualche secondo.

<<D'ora in poi voglio che nessuno di voi si muova da solo, fatelo minimo in gruppi di due, e fatelo solo per lavoro o se necessario. Qualcuno resterà sempre a casa finché Seungkwan e Vernon si riprenderanno>> parlò nuovamente Seoho <<Mark il tuo lavoro è quello che più ti porta a trovarti fuori o in posti anche abbastanza isolati e privi di grande protezione. Sono sicuro che Junmin troverebbe il modo di liberarsi del tuo staff, credi di poterti prendere una pausa per un po'?>>

Mark sapeva che il ragazzo avesse ragione. Era solito muoversi semplicemente con il suo manager, durante i suoi lavori non era raro che si trovasse solo con pochi membri del suo staff, e non aveva alcuna intenzione di metterli in pericolo.

<<Parlerò con il mio manager e inventerò qualcosa>> annuì.

<<Haechan so che tu non puoi lasciare il tuo lavoro, anche perché è l'unico modo per voi di recuperare il sangue di cui avete bisogno. So anche che sarebbe una situazione, strana, ma credi che ci sia un modo per far sì che qualcuno di noi possa essere nei paraggi senza dar nell'occhio o interferire?>> domandò il lupo al ragazzo.

Tutti gli occhi furono sul ragazzo, che sembrò prendersi del tempo per pensare ad una soluzione. Doveva ammettere che non adorava l'idea che qualcuno dovesse controllarlo ogni momento, ma sapeva anche che data la situazione non poteva rifiutare. Sapeva che da solo non avrebbe potuto combattere contro il cacciatore ed uscirne indenne.

<<Passò la maggior parte del tempo in sala operatoria, sullo stesso piano ci sono sia il bar che la libreria dell'ospedale, immagino che se qualcuno passasse del tempo lì non darebbe nell'occhio né sembrerebbe sospetto. Potrebbe semplicemente essere scambiato come visitatore per qualche paziente>>

<<D'accordo, allora lo farò io>> disse Mark <<Non posso andare a lavoro, ma ciò non vuol dire che ho intenzione di restare a casa a non far nulla. Proteggerti è compito mio>>

Haechan arrossì sorpreso da quelle parole inaspettate, e seppur avesse voluto protestare non riuscì a farlo.

<<Non darti troppe arie>> si limitò a borbottare, fra sé e sé.

<<Credo vada bene>> annuì Leedo <<Chiuderò la clinica anche io per un po', e farò delle ricerche su quei vampiri anziani e su tutti i tipi di erbe e pozioni possibili, anche un minimo indizio può esserci d'aiuto>>

***

Il silenzio era ormai calato all'interno della casa. Ognuno aveva raggiunto la propria camera, bisognosi di riposare e schiarirsi le idee. Dormire quella notte sarebbe stato difficile per tutti per via dei vari pensieri che affollavano le loro menti. Seungkwan e Vernon riposavano nella loro camera, e l'udito degli altri era rivolto verso di loro per qualsiasi necessità. Nell'intera casa vi era un'alta carica di tensione, ma in una stanza in particolare questa sembrava quasi poter distruggere ogni razionalità.

<<Hai intenzione di restare in silenzio per sempre?>> domandò Mark.

Il lupo era seduto sul bordo del letto, le braccia abbandonate sulle gambe e lo sguardo fisso su Haechan, in piedi vicino alla finestra occupato a guardare un punto impreciso della foresta buia. Il ragazzo, come accennato precedentemente, gli aveva parlato del suo imprinting. Il vampiro aveva, sorprendentemente, ascoltato ogni sua parola in silenzio e inizialmente Mark ne fu grato. Quando però questo cominciò a prolungarsi in un tempo quasi infinito il lupo cominciò a preoccuparsi.

<<Quindi il tuo interesse nei miei confronti non era altro che il tuo imprinting?>> domandò il ragazzo.

Mark sospirò.

<<Hai davvero ascoltato ciò che ti ho detto?>> si lamentò <<Il mio interesse iniziale è scaturito dall'imprinting, sì non posso negarlo, ma ora non si tratta più solo di quello. Sono innamorato di te Haechan, del tuo carattere irritatamente esasperante, del tuo modo di stuzzicare, della tua lingua fastidiosamente tagliente>>

Haechan strinse i denti, gli stava facendo dei complimenti o lo stava insultando.

<<Sono innamorato del fatto che cerchi in tutti i modi di sembrare forte per nascondere la tua debolezza. Innamorato del tuo voler sembrar freddo quando in realtà ti preoccupi degli altri, di come nei tuoi occhi posso vedere la determinazione a non arrenderti non importa quanto possa essere difficile la situazione>>

Mark si alzò e lentamente camminò verso di lui, fino a posare la mano sulla sua guancia e Haechan sciolse le braccia incrociate per riflesso, incatenando i suoi occhi a quelli dell'altro.

<<Puoi cercare di nascondere il vero te agli altri, ma non puoi farlo con me. Sono in grado di sentire tutto ciò che senti tu, posso sentire ciò che sei veramente, ogni essenza di te. Che tu decida di credermi o meno sono totalmente, completamente, perdutamente innamorato di te>>

Haechan abbassò lo sguardo leggermente. Non poteva negare che le parole dell'altro erano riuscite colpire quella parte di lui che credeva essere riuscito ad assopire una volta per tutte. O forse...Mark era riuscito a risvegliarla?

<<Non puoi amarmi>> sussurrò il vampiro <<Se solo sapessi...se solo vedessi....>>

<<Permettimi di vederlo allora>> rispose prontamente Mark. Era intenzionato ad aprirsi una volta per tutte, voleva che l'altro conoscesse a pieno i suoi sentimenti, voleva che l'altro l'accettasse.

<<Cambieresti idea>> disse ancora Haechan, con voce tremante.

Mark sorrise debolmente.

<<Non sottovalutarmi>>

Haechan lanciò uno sguardo all'esterno. Aprì velocemente la finestra e dopo aver afferrato il polso dell'altro lo trascinò fuori. Attraversarono la foresta e in poco tempo furono in uno dei quartieri più malfamati della città. Intorno a loro vi era un silenzio inquietante, uno di quei silenzi che nasconde in realtà pericolo e angoscia.

<<Perché siamo qui?>> domandò il lupo.

<<Ti mostrerò quanto è superficiale il tuo amore>> rispose Haechan <<Ti dimostrerò che nessuno può amarmi veramente>>

Mark non rispose. Sapeva che ciò era impossibile, ma sapeva anche che l'altro aveva bisogno che glielo dimostrasse. Poteva sentire quella sensazione di ansia e terrore che gli attanagliava lo stomaco, poteva sentire la testa vagare nel caos. Delle voci catturarono la loro attenzione e ancor prima che il lupo potesse identificarne i proprietari Haechan si mosse verso il vicolo alle loro spalle, infiltrandosi in quell'ambiente scarsamente illuminato. Mark lo seguì in silenzio. Davanti a loro si presentarono due figure e non ebbero bisogno che di vederli per capire cosa stesse succedendo. Un ragazzo che poteva avere sui trent'anni, a vedere il suo viso, stava vendendo della droga a quello che era chiaramente un ragazzino. Questo sembrava spaventato, dubbioso su ciò che stesse facendo.

<<Avanti, vedrai che con questa ti divertirai>> disse l'uomo, avvicinando una bustina al ragazzo, con fare invitante.

Il ragazzino ingoiò pesantemente il groppo che gli stringeva la gola e avvicinò la mano tremante a ciò che l'altro gli tendeva. Non riuscì però ad afferrarla perché Haechan lo fece per primo.

<<Va via e non osare mai più venire qui>> ordinò perentorio al ragazzino. Questo sobbalzò sotto quegli occhi di un rosso intenso e corse via senza voltarsi indietro.

<<Hey, hai intenzione di rovinarmi gli affari? Vuoi morire?>> si lamentò l'uomo, afferrando il vampiro per la felpa che indossava.

Mark rimase immobile ad osservare, nonostante l'istinto gli dicesse di far a pezzi quell'uomo. Si trattenne con difficoltà, sicuro che Haechan non si stesse comportando in quel modo per nulla.

Il vampiro si voltò verso l'uomo e questo, non appena vide gli occhi ancora rossi dell'altro, lasciò andare la presa. Non fece però in tempo ad allontanarsi perché il ragazzo lo afferrò per la gola, e subito le sue vene divennero di un colore scuro, quasi nere. Mark continuò ad osservare come anche quelle dell'uomo divennero dello stesso colore. Poté chiaramente vedere come "qualcosa" stesse attraversando il corpo di Haechan per insinuarsi in quello dell'altro. Passarono solo pochi secondi, e il vampiro lasciò la presa sull'uomo che si accasciò senza vita ai suoi piedi.

Gli occhi di Haechan si spostarono sul lupo, poi scatto nuovamente verso la foresta. Cominciò a correre senza aver il coraggio di voltarsi verso l'altro che sapeva lo stesse seguendo. Sapeva che se avesse incontrato il suo sguardo non avrebbe trovato altro che repulsione. Fu però costretto a fermarsi nel momento in cui si sentì afferrato per il polso e bloccato contro un albero che si trovava lì vicino.

<<Cosa è successo?>> domandò Mark, con un'espressione imperturbabile sul viso.

<<Questo è ciò che sono>> rispose Haechan <<La maledizione che il mio potere comporta. Usare il mio potere avvelena il mio corpo, costringendomi una volta raggiunto il limite ad avvelenare qualcun altro per non perdere il controllo. Sono una persona egoista, che uccide gli altri per il proprio bene>>

Gli occhi di Haechan restarono rossi, pronunciando quelle parole. Si aspettava che l'altro cominciasse a guardarlo con disprezzo, eppure ciò non accadde.

<<Perché...non ti disgusto? Mi hai visto uccidere con i tuoi occhi un umano>>

<<Ti ho visto uccidere uno spacciatore il cui obbiettivo era quello di rovinare la vita di un ragazzo innocente>> rispose velocemente Mark <<Il fatto stesso che tu abbia scelto quell'uomo e non quel ragazzo fa capire che persona sei>>

Mark liberò l'altro dalla sua presa e si allontanò leggermente per guardarlo meglio in viso.

<<Se credevi che ciò mi avrebbe fatto cambiare idea di sbagliavi, al contrario, credo di essermi innamorato ancora di più>>

<<Potrei raggiungere il limite e ucciderti solo per salvare me stesso>> urlò Haechan <<Come puoi accettarmi>>

<<Sarei io il primo a sacrificarmi se ciò significasse salvare la tua vita>> urlò Mark <<Senza di te al mio fianco morirei comunque...perciò se la mia vita potrebbe salvare la tua la getterei pur di farti continuare a vivere>>

Delle lacrime silenziose cominciarono a scivolare lungo le guance del vampiro, il colore dei suoi occhi tornò normale e la sua mente si svuotò. Aveva sempre temuto che scoprendo il suo segreto gli altri l'avrebbero abbandonato. Mark però era ancora davanti a lui, e i suoi occhi lo guardavano dolcemente. Mai nessuno lo aveva guardato in quel modo in tutta la sua vita. Aveva provato a stargli lontano, ad allontanarlo in tutti i modi possibili. Non voleva che soffrisse a causa sua, allo stesso tempo però non voleva che l'altro lo abbandonasse.

<<Credi davvero che potrei vivere ancora dopo qualcosa di simile?>> singhiozzò il vampiro, aggrappandosi alla giacca dell'altro in modo bisognoso, posando la testa contro il suo petto.

Mark sgranò gli occhi, sorpreso di vederlo mostrare la sua fragilità.

<<Io...non voglio...vivere senza di te>>

Nel momento in cui Haechan alzò lo sguardo Mark si ritrovò a perdersi in quegli occhi che non chiedevano altro che essere amati. Mark annullò la distanza fra loro e unì le loro labbra in un bacio disperato, che sigillò una volta per tutte tutto ciò che sentivano l'uno per l'altro. Fu un contatto lento, dolce e intenso. Quando si separarono Haechan posò nuovamente la testa contro il petto dell'altro. Si sentiva debole, come se ogni peso che per tutti i suoi lunghi anni di vita si fosse finalmente dissolto. Mark lo sorresse, tenendolo fra le braccia e con un sorriso felice e soddisfatte cominciò a dirigersi verso casa. Il vampiro, se si fossero trovati in un'altra situazione, avrebbe certamente protestato. Per una volta, solo per quella volta, decise di lasciarsi andare. 



Scusate se vi ho fatto aspettare tanto. Non posso dire di essere tornata a ritmo costante, ma credo che d'ora in poi riuscirò ad aggiornare di volta in volta. Spero che siate ancora interessati alla storia e che il nuovo capitolo vi piaccia. Credo di essere tornata con un piccolo Boom haha.

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