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San e Wooyoung, una volta finita la colazione e la discussione che ne era derivata dopo perché il lupo insisteva sul fare la strada insieme, raggiunsero la scuola in perfetto. Nonostante la grandissima voglia di voler stare con il vampiro ogni momento aveva capito che doveva dargli i suoi spazi, così lo guardò allontanarsi fino alla classe e, dopo un leggero sospiro, si avviò nella classe in cui avrebbe fatto il suo tirocinio. Come al solito le urla dei ragazzi, che sembravano essere fin troppo svegli perché fossero solo le otto del mattino. Sospirò nuovamente, preannunciandosi una giornata pesante. Posò la mano sulla maniglia e, con uno scatto veloce, la aprì. Gli studenti nel vederlo fermarono qualsiasi cosa stessero facendo e si sistemarono al loro posto. San entrò lentamente in classe e si avvicinò alla cattedra, sulla quale posò con poca eleganza la borsa. Non aveva alcuna voglia di spiegare un nuovo argomento, sapendo che sicuramente tutto ciò che aveva detto loro fino a quel momento era già stato rimosso dalla loro mente.

<<Oggi>> iniziò, accomodandosi sulla sedia, mentre afferrava il registro di classe <<Ho intenzione di interrogare qualcuno>>

Numerose furono le proteste a quelle parole, ma il ragazzo era irremovibile. Sapeva già come sarebbe andata. Avrebbe ascoltato un paio di loro arrampicarsi sugli specchi alla ricerca di qualche definizione giusta, avrebbe segnato qualche impreparato e successivamente avrebbe aggiornato il suo registro da tirocinante da presentare in università. Gli studenti lo avrebbero detestato, probabilmente, ma non era nel miglior stato per poter fare altro. I ricordi della sera prima erano ancora vivi nei suoi occhi, e il dolore fisico provato da Wooyoung era ancora chiaro sulla sua pelle per via dell'imprinting.

<<Kim Soyun>> disse, con voce decisa, dopo un veloce sguardo all'elenco dei ragazzi.

<<Sì>> scattò questo dal suo posto, con voce tremante e sguardo supplichevole.

Lo stava chiaramente implorando di essere risparmiato.

<<Alla cattedra>> sbuffò lentamente, abbandonando il registro fra le sue mani.

Il ragazzo sospirò arreso, ma prima di muoversi lanciò uno sguardo al suo compagno di banco. Lentamente trascinò i piedi fino a sistemarsi vicino a San, che lo guardò di sott'occhio attraverso gli occhiali tondi dalla montatura leggera.

<<Parlami del sistema circolatorio>> disse il lupo.

San vide subito gli occhi dell'alunno sgranarsi in totale panico. Il suo odore diventò ancora più intenso e ciò gli fece capire che l'agitazione del ragazzo aumentasse da secondo a secondo. Lo osservò attentamente, mentre i suoi occhi vagavano velocemente fra lui e i suoi compagni in cerca di un suggerimento o qualsiasi cosa che avrebbe potuto salvarlo da quella situazione. Solo una persona era la sua unica speranza, Song Hyonyi, unico ad avere pieni voti in anatomia. Nel momento in cui i suoi occhi si posarono su di lui però San si frappose fra i due. L'alunno rimase strabiliato dall'accaduto. Si era solo detto di cercare un aiuto dal suo compagno e senza che se ne rendesse conto San era davanti a lui, non più al suo posto.

<<Invece di cercare suggerimenti dal suo compagno ti suggerisco di dirmi sinceramente se hai mai aperto il tuo libro di anatomia o meno>> disse San, a denti stretti <<Risparmiamoci una perdita di tempo>>

L'alunno stava ancora cercando di capire come avesse fatto, l'altro, a capire che avrebbe cercato aiuto così velocemente da impedirgli la sola vista del compagno. Abbassò la testa a quelle parole e la scosse leggermente.

<<Bene>> sospirò San, portandosi una mano nella tasca dei pantaloni ed una fra i capelli <<Qualcuno di più preparato vuole prendere il suo posto o siete così leali da preferire un due collettivo?>> domandò, facendo un cenno con la testa per indicare all'alunno di tornare al suo posto. Così questo fece, a testa bassa.

I ragazzi rimasero in silenzio per qualche secondo, fino a quando non fu proprio Song Hyonyi ad alzare la mano.

<<Vuoi farti interrogare Song?>> chiese il ragazzo <<O vuoi sapere come facevo a sapere che avrebbe putato i suoi occhi su di te in cerca di suggerimento?>>

Il ragazzo rimase sorpreso da quelle parole, e annaspò mentre rispondeva.

<<La seconda opzione, professore>> quasi balbettò.

San lo guardò per qualche secondo, mentre la sua testa diveniva sempre più pesante per via di così tanti ragazzini con troppe domande e supposizioni messi insieme. Si ritrovò a stringere gli occhi per un secondo in cerca di reggere il dolore.

<<Conosco i miei alunni>> rispose velocemente.

Alla fine San decise di porre qualche domanda in modo generico, giusto per far passare l'ora cercando di resistere al suo intenso mal di testa. Quando la campanella suonò quasi si lanciò fuori dall'aula, e solo nel momento in cui chiuse la porta che lo divise da quella mandria di ragazzini poté sentire la testa tornare un po' più leggera.

***

Quando Seoho rientrò a casa quel giorno la trovò vuota. Pensò che tutti gli altri fossero ancora al proprio lavoro, ma sapeva che sarebbero tornati in poche ore e soprattutto affamati. Ne era sicuro per i suoi amici, ma per i vampiri ebbe qualche dubbio. Nonostante tutto si decise di preparare la cena per tutti quanti. Aveva recuperato il contenitore della carne fresca dal frigorifero di riserva nel ripostiglio adibito a dispenza quando sentì qualcuno attraversare il confine del suo territorio, si fermò giusto il tempo di capire di chi si trattasse poi riprese a camminare, e non appena raggiunse la cucina Mingyu e Mark furono al suo fianco.

<<Cerne oggi?>> chiese il più piccolo, con gli occhi che brillavano all'idea della cena.

<<Sì, abbiamo tutti bisogno di un buon nutrimento dopo ieri>> spiegò Seoho con un sorriso leggero, muovendosi tranquillo.

<<Serve un aiuto?>> domandò Mingyu <<Potrei->>

<<No>> lo bloccò immediatamente Seoho, preoccupato <<Lascia stare ci penso io, voi....andate a fare qualsiasi altra cosa>>

I due misero su un broncio che durò pochi secondi e, ubbidendo agli ordini del loro alfa, decisero di approfittarne per fare una doccia. Sarebbe stato più difficile e soprattutto movimentato farlo quando tutti sarebbero stati a casa.

Seoho preparò la cena tranquillo mentre con la mente vagò sul viso di Leedo. Fin troppe volte gli succedeva, anche a lavoro, e la cosa lo stava facendo impazzire. Quel giorno era persino riuscito a chiudere la mano del novellino nello scanner al posto dei documenti perché ripensò alla discussione avuta quella mattina con il vampiro.

<<Stai preparando la cena?>>

Quella domanda arrivò alle sue spalle, e i brividi che questa gli provocarono lo fecero scattare dal suo posto, voltandosi velocemente. Non si rese però di avere le bacchette da cucina, in legno, strette fra le mani e nel momento in cui si voltò queste furono vicine al petto del ragazzo, che gli afferrò il polso.

Lo sguardo di Leedo si abbassò sul polso stretto nella sua presa, sulla mano delicata, e infine sulle bacchette in legno vicine al suo cuore. Alzò gli occhi per puntarli in quelli sorpresi e spalancati dell'altro.

<<Mi vuoi uccidere per caso?>> domandò, con un sorriso così leggero da sembrare quasi impercettibile.

Seoho sentì il corpo bruciare per via di quel contatto. Sapeva cosa lo scatenava, l'imprinting era qualcosa che non potevano controllare, eppure cominciava a pensare che quella sensazione non fosse così male. Forse...forse avrebbe potuto rivalutare ciò che fino a quel momento aveva considerato fastidioso mentre si scioglieva in quello sguardo così intenso.

<<S-si>> rispose, pensando alla prima domanda che gli era stata rivolta, riguardo alla cena.

<<Si?>> domandò Leedo, inarcando il sopracciglio.

Solo allora Seoho ricordò che il ragazzo gli avesse posto una seconda domanda.

<<No>> rispose velocemente <<No, no, non voglio ucciderti, si preparavo la cena>> cercò di spiegare.

Il biondo piegò leggermente la testa di lato e sbuffò divertito, lasciando andare la presa sul polso del ragazzo, che subito vi passò una mano leggermente, sentendo ancora il contatto dell'altro.

<<Ti do una mano>> disse Leedo <<Dalla quantità immagino tu stia cucinando anche per noi, e dato che sono anche io il capo devo dare il mio aiuto>>

<<Non c'è bisogno>> rispose, leggermente imbarazzato Seoho, maledicendosi per risultare in quel modo.

<<Va bene>> lo bloccò il vampiro, prima che potesse dire altro <<Fammi fare la mia parte>>

A quelle parole Seoho decise di smettere di protestare, limitandosi ad annuire leggermente.

I due non si erano però accorti che qualcun altro era entrato in casa mentre erano occupati a parlare fra loro sembrandoquasi avvolti da un'aria romantica e accogliente. I nuovi arrivati, vedendoli, si fermarono sulla soglia della porta con lo sguardo fisso sui due.

<<Imbarazzante>> disse Haechan <<Leedocosa fate tu e quel cane bagnato....così>> domandò, muovendo le mani come avoler indicare la situazione in cui si trovavano.

<<Ho i brividi>> aggiunse Seungkwan, abbracciandosi.

<<Qualcuno mi può cavare gli occhi?>> domandò Vernon, con tono fintamente nauseato.

<<Se vuoi lo faccio io con piacere>> propose Wonwoo.

<<Avvicinati di un passo e ti stacco la testa>> gli ringhiò contro il lupo.

<<Se volete uccidervi potete farlo lontano dall'ingresso?>> disse Wooyoung, con le braccia conserte e sguardo annoiato <<Vorrei entrare in...casa>>

<<Potresti entrarci dalla finestra volendo, i pipistrelli dovrebbero saper volare>> disse Vernon, imitando il volo con le braccia.

<<Ti pare che spechi energie per trasformarmi per così poco?>> inarcò un sopracciglio il vampiro.

<<Potreste piantarla di litigare?>> roteò gli occhi San <<E levatevi dalla porta ho fame>> aggiunse poi, spintonando Vernon per farsi spazio ed entrare in casa.

<<Entrate e fatela finita>> ordinò Leedo, e tutti i vampiri lasciarono cadere ogni discorso <<Cos'hai lì?>> chiese poi ad Haechan.

<<La cena>> rispose tranquillo il minore allungando al ragazzo una busta contenente delle sacche di sangue ritirate dall'ospedale <<Dovrestedavvero ringraziare che un angelo come me vi porti la cena>> si vantò poitranquillo.

<<Bene, ne avevamo bisogno>> annuì il biondo, tranquillo.

Nell'istante in cui l'odore di carne si propagò per la casa e la voce di Seoho li chiamò avvisandoli che fosse pronta la cena San, Vernon, Mingyu e Mark si lanciarono verso il grande tavolo da pranzo sistemato in cucina per prendere i loro posti mentre il loro Alfa portava i piatti a tavola. Seungkwan, Haechan, Wooyoung e Wonwoo raggiunsero la cucina e si fermarono sulla soglia della stanza per osservarli.

<<Animali>> sussurrarono. 

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