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La grande villa si trovava nei meandri del lato sud del bosco. Era quasi l'alba e intorno allo stabile vi era ancora della nebbia che aleggiava, dandogli un'aria misteriosa e spaventosa grazie anche alle particolari decorazioni antiche che imponevano sulle pareti ingrigite. Le scale principali erano ancora ricche di foglie cadute che il vento trascinava di tanto in tanto. La porta principale aveva perso quel lato lucido e colorato venendo sostituito dalla secchezza del legno segnato dagli anni e dalle intemperie. All'interno la l'abitazione, arricchita da regali decorazioni e mobili provenienti da varie epoche ben tenuti, era silenziosa, buia e trasmetteva un'aria inquietante e fredda. Vi erano delle scale interne, affiancate da un passamano laccato in oro, che portavano al piano superiore dove delle tende spesse rosse impedivano al sole di illuminare il corridoio su cui affacciavano diverse stanze le cui porte erano ben chiuse. Fu quando il sole cominciò a sorgere che cinque paia di occhi rossi si aprirono di scatto, in contemporanea. Ognuno dei presenti della casa portò la mano verso il comodino a recuperare l'anello incantato che gli permette di poter uscire al sole per indossarlo e lasciare le loro stanze, dove ogni spiraglio era chiuso ad impedire l'ingresso dei raggi solari. Uno di loro però notò che la sua mano non entrò in contatto con l'anello ma con il piano del comodino. Il ragazzo subito si alzò di scatto e cominciò a cercarlo meglio, tastò anche il materasso e scaraventò via le coperte nella speranza di sentire il tintinnio dell'oggetto cadere sul pavimento, ma non ottenne nulla. Cominciò a pensare che fosse strano, ogni notte toglieva l'anello dal suo dito e lo posava sul comodino, e la notte prima aveva fatto la stessa cosa. L'oggetto non poteva essersi mosso da solo, a meno che...
<<Wooyoung>> cominciò ad urlare Seungkwan dalla sua stanza, spalancando la porta con una forza tale da far tremare i cardini e con uno scatto veloce si lanciò nella stanza del minore.
Il ragazzo si stava ancora lentamente alzando dal letto, il risveglio mattutino per lui era il peggiore, per quel motivo non riuscì a reagire in tempo al movimento del maggiore e in pochi secondi si ritrovò schiantato violentemente contro la parete della sua stanza mentre la mano di Seungkwan lo reggeva per la gola sollevandolo di qualche centimetro dal pavimento <<So che sei stato tu, quindi ora ridammelo prima che ti strappi gli arti uno per uno>> ringhiò mentre gli occhi divenivano di un rosso più intenso.
Wooyoung guardò il maggiore, e si lasciò andare in una risata divertita lasciando che anche i suoi occhi divennero di un colore più acceso. Alzò la gamba e lo colpì sul petto, scaraventandolo dall'altro lato della stanza, non curandosi del fatto che nel volo il maggiore colpì una un piccolo vaso che si frantumò sul pavimento, mentre con uno scatto veloce si mosse verso le tende aprendole e sistemandosi sotto la luce del sole.
<<Qualche problema Seungkwanie?>> lo prese in giro divertito dal fatto che il maggiore si ritrovò costretto a rintanarsi nell'unico punto buio della stanza, mentre la luce del sole quasi gli sfiorava la punta dei piedi.
Seungkwan non poteva avvicinarsi al minore, ma ciò non voleva dire che non avrebbe potuto colpirlo, e c'era un solo modo per farlo. Alzò la mano destra con il palmo aperto verso l'alto e in pochi secondi una sfera di luce cominciò a formarsi levitando sulla sua pelle, diventando sempre più grande nutrita dall'ira del maggiore. Per riflesso Wooyoung fece lo stesso, portò la mano destra tesa e aperta in avanti, lasciando che davanti a lui si formasse un vortice che cominciò a far tremare tutto ciò che si trovava nella stanza.
La situazione stava diventando pericolosa, i due ragazzi erano fra i vampiri più forti e anziani dell'intero modo magico e i loro poteri non erano da meno. L'intensità che in quel momento avevano riversato nei loro poteri avrebbe potuto far esplodere l'intera villa, se non buona parte del bosco.
Wonwoo stava passando proprio davanti alla stanza del minore, già irritato per il suo risveglio, e non appena si trovò davanti alla porta sentì delle vibrazioni attirarlo verso l'interno. Con un cipiglio si voltò a guardare cosa stesse succedendo e notò i due pronti ad attaccarsi, sbuffò infastidito. Si mosse veloce, prima che i due potessero rilasciare i loro poteri, scattò prima contro Wooyoung e lo afferrò per un orecchio poi fece lo stesso con Seungkwan, cercando comunque di contenere la sua forza per non far loro davvero del male.
<<Siete due bambini viziati>> ringhiò esasperato <<Non vi rendete conto di quello che potrebbe succedere se continuate ad azzuffarvi in questo modo? Dobbiamo passare inosservati non far scoprire a tutti la nostra presenza. Ora piantatela di litigare e risolvete i vostri problemi in modo maturo>>
I due si guardarono da sopra Wonwoo. Entrambi cercavano sempre di non irritarlo, conoscevano bene la forza del ragazzo e a loro piaceva essere vivi, per quanto nel loro stato potesse essere un eufemismo.
<<Ora risolvete i vostri problemi in modo maturo>> disse ancora Wonwoo avvicinando i volti dei due al suo <<O userò le vostre orecchie come portachiavi>> li minacciò.
Sulla soglia della porta, richiamato dalla voce di Wonwoo, Haechan osservava la scena annoiato mentre pensava che quei due bambini non sarebbero mai cambiati. Si voltò per raggiungere la cucina sbadigliando, dove Leedo si gustava una tazza di caffè ignorando ciò che accadeva poiché in fondo non era una novità , valutando se i due non avessero una propensione per il masochismo.
***
Dall'altro lato del bosco, nella parte nord, vi era una grande casa in legno circondata dal verde . Nonostante fosse appena l'alba tutte le finestre della casa erano aperte poiché gli abitanti avevano una temperatura corporea che li portava sempre in cerca di freschezza. Il legno della casa era ben curato e all'interno non vi erano poi molti mobili se non qualche divano, un tavolo da pranzo e delle sedie. Il corridoio del piano superiore era già ben illuminato e i raggi del sole cominciarono a colpire i ragazzi che dormivano profondamente. Il primo ad alzarsi come al solito fu Mark che si mosse tranquillo fino alla cucina per preparare la colazione per gli altri ragazzi. Il ragazzo si prese del tempo per godersi la freschezza mattutina e il profumo della natura inalando a pieni polmoni l'aria che entrava dalla finestra. Quando finalmente la colazione fu pronta chiamò gli altri urlando i loro nomi uno dopo l'altro mentre sistemava i piatti sul tavolo.
Il profumo della colazione preparata dal maggiore cominciò ad aleggiare per tutta la casa, raggiungendo anche le stanze degli altri che cominciarono a svegliarsi pian piano. Seoho e Mingyu scattarono dai loro letti invogliati dal profumo di pancake e si mossero correndo per raggiungere la cucina. Il primo corse come se accanto a lui non vi fosse altro, Mingyu al contrario notò la camera di Vernon aperta e vide che il ragazzo invece di alzarsi si girò dall'altro lato. Divertito dall'idea di infastidirlo di prima mattina ghignò, entrò nella camera, afferrò Vernon per la caviglia e senza troppi complimenti cominciò a trascinarselo dietro ignorando i suoi lamenti assonnati. Nel raggiungere la cucina notò che anche San avesse fatto la stessa cosa di Vernon, si voltò un paio di volte sul letto ma non si alzò. Mingyu lo guardò dal corridoio, per qualche secondo.
<<Vorrà dire che mangerò anche la sua parte>> scrollò le spalle il più piccolo riprendendo la sua strada.
Quando fu davanti alla tavola ben apparecchiata i suoi occhi brillarono. Senza delicatezza lasciò andare Vernon, che gli ringhiò contro, ma che fu prontamente ignorato poiché Mingyu in pochi secondi aveva giù ripulito la sua colazione per poi prendere quella che toccava a San per avvicinarsela.
<<Sei un animale>> gli disse Vernon.
<<Quella è la parte di San>> gli fece notare invece Mark.
<<Ha detto che non la vuole>> mentì il minore.
Proprio in quel momento San, assonnato, li raggiunse in cucina e notò che al suo posto, dove si aspettava di vedere la sua colazione, non vi era nulla. Guardò uno per uno tutto i ragazzi e fu proprio davanti a Mingyu che notò due piatti, uno ormai vuoto e l'altro in procinto di essere finito, e subito capì.
<<Quella è la mia colazione>> ringhiò San lanciandosi su Mingyu sbalzandolo dal suo posto e cominciando a urlargli contro.
<<A quanto pare la colazione la voleva>> ridacchiò Seoho prendendo un boccone della sua colazione, ignorando il fatto che dietro di lui San e Mingyu si stessero azzuffando rotolando sul pavimento fra ringhi e guaiti.
<<Ma si può avere un po' di pace in questa casa?>> sbuffò Mark.
<<Illuso>> lo schernì Vernon, che aveva preso a consumare la sua colazione solo dopo aver girato la sedia per avere una migliore visuale sui due litiganti.
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