Ethan Dolan
Sbatté ripetutamente l'impasto sul tavolo pieno di farina, con tutta la rabbia che aveva in corpo. Più volte il fratello l'aveva guardato male, ma dalla sua labbra non era uscita neanche mezza sillaba per non infastidire ancora di più il moro.
All'ennesima volta che scagliò contro il legno l'impasto Grayson si alzò e si avvicinò.
-Si può sapere che cazzo ti prende?! Sono venti minuti che continui a tirare questo cazzo di impasto sul tavolo, hai leggermente scocciato!- sbraitò facendo cadere le braccia lungo i fianchi. Ethan lo fissò e in tutta risposta lo rifece, costringendo il gemello a sbuffare ed andarsene in camera sua.
Continuò con i soliti movimenti finché non bussarono alla porta e, infuriati come prima, andò ad aprire.
Non riuscì neanche ad elaborare chi fosse che delle labbra si attaccarono alle sue, lasciandolo di stucco. In pochi secondi riconobbe il profumo della sua amata, e ricambiò il bacio rilassando tutti i muscoli che erano stati tesi fino a poco tempo prima.
-Grayson mi ha scritto che sei infuriato e ho pensato che la mia presenza potesse farti rilassare...- sussurrò staccandosi dal moro ed entrando in casa. Quest'ultimo sorrise e ringraziò mentalmente il gemello che si trovava al piano superiore.
La bruna, nel frattempo, era entrata in cucina ed le era saltato subito all'occhio l'impasto sul tavolo, perciò non perse tempo per avvicinarsi al moro, che l'aveva raggiunta.
-Quale schifezza cercavi di fare?- lo derise Gemma. Ethan le fece il verso e l'abbracciò da dietro, poggiando il suo mento sulla spalla della bruna. La quale sorrise e si girò verso il moro che la osservava incantato dai suoi dolci lineamenti.
-Volevo fare una pizza, ma...- lasciò la frase a metà indicando l'intruglio davanti a loro. In effetti non era dei più belli, ma non significava che avrebbe fatto schifo. Gemma ridacchiò e dopo aver posato un casto bacio sulle labbra del moro, si voltò e gettò l'impasto nel cestino, mentre Ethan sbuffava.
-Mi spiace, ma non sarebbe potuto essere commestibile.- lo derise prendendo la farina e le uova. Il moro ridacchiò e si sciacquò le mani, per poi schizzarla. Quest'ultima rimase a bocca aperta e gli lanciò un po' di farina in faccia: il moro divenne un carinissimo fantasmino, come Casper.
-Casper, mi passi l'olio?- rise sguaiatamente la ragazza, mentre Ethan si levava la farina del viso e raggiungeva la bruna che non si era accorta di nulla. La afferrò per i capelli e la adagiò sul tavolo, mentre urlava di lasciarla andare. Prese un uovo e glielo spaccò in testa, sapeva perfettamente quanto Gemma tenesse ai suoi capelli. Infatti diventò bordeaux e versò dell'olio sui capelli del suo ragazzo, il quale ridacchiò.
-I miei capelli!- sbuffò lamentandosi e cercando di levare i residui di uovo dalle sue lunghe ciocche more. Ethan per farla addolcire adagiò le sue labbra su quelle della bruna. Inizialmente si rifiutò di ricambiare, ma poi le farfalle nello stomaco la travolsero e fu costretta a farlo. Il moro passare le sue mani infarinate sulla schiena dell'amata, sporcando la maglietta nera.
-Eth! Vuoi morire proprio oggi?!- esclamò trattenendosi dal ridere, ma fu impossibile quando il viso del moro si contorse in una smorfia impaurita e triste. Gli lasciò un bacio sul naso e cominciò a fare quel tanto atteso dolce.
Inutile dire che il moro non fu di alcun aiuto, ma a Gemma andava bene averlo vicino, sentire la sua presenza, perché aveva bisogno di questo.
Quando infornò l'impasto si lavò le mani nel bagno al piano inferiore e cercò di sistemare i capelli pieni di farina.
Tornata nel salotto notò che il ragazzo stava facendo qualcosa col computer, perciò si avvicinò e la prima cosa che le saltò all'occhio fu la scritta 'Tantifilm.it', così colse l'occasione e gli strappò l'aggeggio di mano. Uno sbuffo abbandonò le labbra del moro, anche se non era realmente scocciato, sapendo che la bruna avrebbe messo quel film col suo attore preferito.
-Che Mean Girls abbia inizio!- esclamò cliccando sul tasto 'play' e accoccolandosi nella grande coperta. Ethan l'afferrò per la vita e l'avvicinò a se, lasciandola sprofondare la testa nel petto.
Il film procedeva, ma lui passava il tempo a fissare quella ragazza per cui aveva perso la testa, ed il cuore, ed no intendeva riprenderseli. Quella ragazza che con i suoi occhioni verdi lo avevano incantato al primo sguardo, con quei capelli che lo faceva stordire ogni volta che li sventolava, con quei sorrisi che nascevano spontaneamente sul suo dolce viso, con quegli sbuffi che abbandonavano ogni tanto le sue labbra, con quelle facce buffe, lui era innamorato di tutto ciò che la riguardava.
Era talmente concentrato sui suoi pensieri che neanche si accorse che la bruna lo stesse fissando, ma quando lo fece si ritrovò in totale imbarazzo davanti a quegli occhi così puri.
-Cosa c'è, Eth?- domandò curiosa girandosi completamente verso il moro, quest'ultimo non seppe cosa rispondere, lasciò che le sue guance si tingessero di una tonalità di rosso che scaturì una risata da parte della ragazza.
-Io...Uhm... Credo di... Sì... Credo di amarti.- disse imbarazzato e si volle schiaffeggiare sapendo quanto Gemma odiasse quei 'forse'. Lei preferiva le cose sicure, lei voleva sicurezze, non le sue stupide incertezze, o i suoi stupidi 'Credo'. Ma al contrario di ciò che si aspettò la bruna lasciò che un sorriso occupasse il suo volto, lasciando di stucco il moro.
Mise in pausa il film, che entrambi non stavano seguendo, e fissò sorridente il proprio ragazzo.
-Volevo dirtelo da un po' anch'io: ti amo. Ti amo più di ogni altra cosa, ti amo più di quanto io possa amare il letto e il cibo, più della neve, più del Natale, più di una bella dormita, più del tramonto in estate, più della fotografia, più delle serate con gli amici, più del viaggiare, più delle serie tv, più della musica. Ti amo più della mia stessa vita, ti amo perché mi fai sorridere senza problemi, ti amo perché sei buffo, ti amo perché sai essere dolce e premuroso, ti amo perché sei l'unico a tollerarmi quando ho le mie cose, ti amo perché mi accetti per quello che sono, ti amo perché hai stravolto la mia vita, ti amo per mille e più motivi, e non potrei amare nessun altro all'infuori di te perché ormai hai preso il mio cuore e l'hai trasformato in qualcosa di tuo, che non posso riavere indietro, ma va bene, mi fido di te e so che non mi feriresti mai intenzionalmente. Ti amo, Ethan.- disse con le lacrime che ormai le rigavano il dolce viso, ma non erano lacrime di tristezza, ma di gioia. Perché Ethan era la sua più grande gioia, felicità. Alla fine del suo lungo discorso seguirono vari secondi di silenzio, dove la bruna temette il peggio, ma accadde l'incontrario: Ethan attaccò le loro labbra in un dolce e lungo bacio pieno d'amore.
-Ti amo anch'io, Gem.- le sussurrò sulle labbra. Forse non l'amava quanto lei amava lui, ma questo non importava a Gemma, a lei bastava sapere che lo faceva. A lei bastava che non amasse nessun'altra all'infuori di se stessa, a lei bastava poco per essere felice, a lei bastava averlo tutto per se, a lei bastava un suo sorriso, a lei bastava lui, ed a lui bastava lei...
Spazio me!
I know fa schifo, mi spiace. Ci ho impiegato anche tanto tempo, ma avevo 0 idee.
Spero ti vada bene illuminatiiDolan , che poi non ricordo neanche se eri tu ad avermelo chiesto, scusa ancora.❤️
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